MTM n°16
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 6 - Numero 1 - dic/mar 2007
Medicina non convenzionale
 


M. Antonietta Rocchi
M. Antonietta Rocchi

Anno 6 - Numero 1
dic/mar 2007

 

«Il corpo non sa ammalarsi, ma sa invece sopravvivere alle molteplici situazioni di stress alle quali lo sottoponiamo, anche a costo di sacrificare la propria Salute»

Un noto aforisma di Ippocrate così recita: «…che il cibo sia la tua medicina e la tua medicina il tuo cibo»

L’organismo è progettato per sopravvivere a problemi immediati ed è in grado di farlo a qualsiasi costo. Quando però il problema si protrae organi e sistemi diventano esausti e possono comparire sintomi fra cui, non da ultime, le gengiviti




La malattia parodontale e i sistemi tampone

di M. Antonietta Rocchi

cesto di fruttaLa professione dell’igienista dentale, che dedica tutta la sua opera a pazienti con Malattia Parodontale, costituisce un osservatorio privilegiato per registrare un dato oggettivo: spesso il miglioramento, nonostante il lavoro sia svolto con dedizione e diligenza nel rispetto di tutti i protocolli, risulta parziale e temporaneo. Superando tutte le motivazioni che possono risiedere a monte di tale evidenza, interessa in questa sede puntare l’attenzione sul fatto che i risultati sembrano molto incrementati associando una “Dieta Alcalina”. Esistono cibi determinanti un microclima salutare che consente a organi, cellule e sistemi, di non dover affrontare situazioni esageratamente stressanti e, oltretutto, protratte nel tempo. A tal proposito è appropriato l’aforisma di Ippocrate,“… che il cibo sia la tua medicina e la tua medicina il tuo cibo”. La funzionalità ottimale dei sistemi tampone è il requisito indispensabile per il raggiungimento ed il mantenimento dello stato di salute ideale. Nella definizione di un tampone non si può prescindere dall’inquadramento del concetto di pH; “pH” significa potenziale di idrogeno definibile altresì come il logaritmo negativo della concentrazione degli ioni idrogeno. Ciò è sinonimo di potenziale di salute, elemento questo imprescindibile per garantire l’efficienza del sistema immunitario. L’organismo vede il suo ph ideale spostato leggermente verso la basicità, mentre invece in certe situazioni, quale l’infiammazione, esso vira verso l’acidità. Se è vero che nel quadro della più aggiornata fisiopatologia fruttale condizioni infiammatorie rivestono un ruolo necessario, esse sono ritenute utili solo se sussistono per brevi periodi, frangenti in cui ciò è necessario. Cibi come per es. la carne, il pollame, il pesce, le graminacee, le noci e le nocciole, se assunte in grosse quantità, possono produrre una quantità di sostanze acide che non vengono facilmente eliminate. Solamente una dieta contenente l’80% di vegetali e frutta può portare quella quantità di minerali che il corpo può utilizzare per eliminare gli acidi forti prodotti. Questi minerali sono un elemento vitale e determinante per il programma di sopravvivenza. L’organismo è progettato per sopravvivere a problemi immediati ed è in grado di farlo a qualsiasi costo. Quando però il problema si protrae organi e sistemi diventano esausti e possono comparire sintomi fra cui, non da ultime, le gengiviti con conseguente, se trascurata, malattia parodontale. Ciò non significa che per stare bene occorre divenire vegetariani al 100%, oppure non mangiare più carne, ma piuttosto che si deve cercare un giusto equilibrio. Mangiare sano non significa mangiare male. Il fabbisogno proteico giornaliero è del 20%, comprese le proteine contenute nei vegetali. Il risultato di tale dieta è un notevole senso di benessere e un miglioramento dell’efficienza mentale e fisica dell’individuo. La scala del pH varia da 0 a 14: 0 indica la completa ed assoluta acidità, il 14 indica invece la completa alcalinità. Il pH di un individuo sano è di circa 7-7.5 e ciò si ottiene con un adeguato apporto di verdure, frutta e proteine. La determinazione del pH delle urine si può realizzare a livello domiciliare tramite la cartina tornasole inumidita con una goccia di urina prelevata al mattino dopo l’eliminazione del primo getto urinario. Il colore ottenuto consente di stabilire un valore numerico del pH: gialloacidità [5 o inferiore], verde-neutro [7 circa], blu-alcalino [8 o 9]. La finalità della valutazione del pH urinario è quella di monitorare la disponibilità organica di una sufficiente riserva di minerali alcalini, necessari per neutralizzare gli acidi forti contenuti negli alimenti proteici e raffinati. Nei soggetti appartenenti all’emogruppo 0, sarebbero plausibili valori di pH urinario lievemente più acidi rispetto agli altri emogruppi. I pazienti del gruppo sanguigno 0, essendo “carnivori”, hanno pH gastrici funzionalmente più acidi. Per eseguire un corretto monitoraggio del pH sarà opportuno controllare, per almeno 3 settimane, tutte panoramicale mattine al risveglio, il valore del pH salivare ed urinario, utilizzando le apposite cartine tornasole reperibili in farmacia o presso un gabinetto di analisi. L’Urinalisi è una metodica diagnostica agile ed economica da gestire, va eseguita quotidianamente al fine di monitorare la funzionalità dei Sistemi Tampone. I “cibi spazzatura” e i dei cibi ad alta percentuale proteica abbassano il pH, [ristagno di ammonio] caricando di lavoro il sistema digerente. La digestione ha come fine secondario l’eliminazione delle sostanze acidificanti per mantenere l’organismo il più alcalino possibile e, a tal fine, sacrifica anche i minerali. Non sorge alcun problema fintantoché le sostanze acide vengono neutralizzate tramite i minerali provenienti da frutta e vegetali; ma quando l’apporto di minerali con l’alimentazione è insufficiente, l’organismo deve attingere alle riserve interne. Qualora il minerale non venisse rimpiazzato attraverso la giusta assunzione di frutta e vegetali, questi verrà comunque mutuato dal tessuto osseo [come accade ad esempio con il calcio che è un alcalinizzante per eccellenza]. La patologia che ne può conseguire è l’osteoporosi e gravi patologie osteoarticolari che, riportate a livello orodentale, significano: Malattia Parodontale.


FABBISOGNO PROTEICO NEL TEMPO
Le ricerche svolte allo scopo di individuare il fabbisogno giornaliero di proteine necessario al sostegno delle funzioni del corpo umano ad un livello ottimale mostrano che il quantitativo proteico varia nel tempo.

verdura
PERIODO
GRAMMI DI PROTEINE GIORNALIERE
19º SEC.
18 GR.
1935
100 GR.
1955
80 GR.
1974
56 GR.
1990
40 GR.
1993
30 GR. [*]
[*] Ivi incluse anche quelle contenute nelle verdure

Fist Test [o Test del Pugno Chiuso]: la presenza dell’eccesso di ammonio nell’organismo è rilevabile eseguendo il Test del serrare il pugno prima di coricarsi e nel ripetere la medesima manovra al risveglio. Qualora non si riesca nella corretta esecuzione della manovra, utilizzando identico vigore o ci si dovesse addirittura accorgere di avere difficoltà a stringere il pugno, ciò starebbe ad indicare un eccesso di ristagno di ammonio responsabile della rigidità e talora del dolore articolare.
Poiché lo ione ammonio ha pH pari a 9.25, esso è un valido sistema tampone ma contemporaneamente ha un effetto caustico e citotossico sulle articolazioni. Ricordiamo che nel pugno di una mano sono contenute 26 ossa differenti ed in cotante articolazioni la diffusione dell’ammonio potrà essere rilevata con chiarezza tramite l’esecuzione del Fist Test.