MTM n°17
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 6 - Numero 2 - apr/set 2007
Malattia Rara
 



Daniela Concolino
Ricercatore della Cattedra di Pediatria Università Magna Graecia di Catanzaro. Referente del Centro Regionale Malattie Rare Pediatriche Regione Calabria


Anno 6 - Numero 2
apr/set 2007

 

Colpisce circa 1 neonato ogni 25.000 nati vivi e l'altezza media in età adulta è di circa 130 centimetri nei maschi e 125 centimetri nelle femmine




Che cos'è l'Acondroplasia

di Daniela Concolino

DNAIl termina Acondroplasia [ACP], che deriva dall’unione di tre parole di origine greca [a:senza, condros: cartilagine, plais: formazione], è una malattia genetica caratterizzata da un mancato sviluppo armonico della cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe degli arti. La cartilagine di accrescimento è quella parte dell’osso che nel bambino non è ancora saldata e che permette l’allungamento progressivo dell’osso stesso. La malattia provoca perciò gravi disturbi nella crescita staturale e comporta una grave forma di nanismo [nanismo acondroplasico] definito “disarmonico” poiché la lunghezza del tronco è pressoché normale mentre gli arti sono corti soprattutto a livello prossimale [nanismo rizomelico]. È la più comune causa di nanismo nell’uomo, colpisce circa 1 neonato ogni 25.000 nati vivi e l’altezza media in età adulta è di circa 130 centimetri nei maschi e 125 centimetri nelle femmine. La malattia è già evidente alla nascita sebbene la lunghezza è solo modicamente ridotta [cm 47] per la presenza di alcune caratteristiche quali sproporzione tra i vari segmenti del corpo con testa grande, fronte prominente, radice del naso infossata, arti corti e tozzi rispetto al tronco, mano corta con dita di lunghezza relativamente omogenea [mano a “tridente”]. Il ritardo di crescita staturale e l’accentuazione della sproporzione artitronco tende a essere sempre più importante nel tempo. La statura continua a mantenersi simile a quella degli altri bambini fino al primo anno di vita mentre successivamente comincia ad evidenziarsi il ritardo di crescita staturale. Spesso i pazienti presentano anomalie a livello della colonna vertebrale con accentuazione della curvatura in avanti nella parte bassa [lordosi lombare], limitazione nei movimenti di rotazione del gomito, anomalie del cavo orale con importante malocclusione [arcate superiori ed inferiori che non combaciano bene] legate ad un prognatismo della mandibola, problemi respiratori legati alla ristrettezza delle vie nasali e dolori alle gambe causati dal restringimento del canale vertebrale Le persone affette da ACP hanno un’intelligenza normale. Anche lo sviluppo sessuale e la durata della vita sono nella norma. La diagnosi sebbene è sospettata sulla base dell’esame clinico viene effettuata tramite l’esame radiografico dello scheletro che evidenzia nel neonato e nella prima infanzia un caratteristico aspetto ovoide e traslucido della parte prossimale del femore. Altre anomalie scheletriche sono costituite da un aspetto a cubo dei corpi vertebrali, una riduzione della distanza interpeduncolare e restringimento del canale vertebrale, le ossa del bacino [ali iliache] sono quadrate con un peculiare sperone nella parte centrale. Essendo ormai conosciuto il difetto genetico responsabile dell’acondroplasia la diagnosi può essere confermata attraverso l’analisi del DNA [analisi molecolare del gene FGFG3]. Non esiste ancora oggi nessuna terapia in grado di guarire dall’ACP sebbene si può aumentare la statura finale tramite allungamento chirurgico degli arti inferiori, che generalmente si può effettuare dai 12-16 anni. L’operazione chirurgica consiste nell’allungare le ossa del femore e della tibia, "guadagnando" circa 20 centimetri in altezza, ma comporta un lungo periodo d’immobilità e un grosso carico fisico e psichico per il paziente.


GENETICA

Il gene coinvolto nell'ACP si trova sul cromosoma 4 e contiene l'informazione per produrre una proteina chiamata "recettore del fattore di crescita dei fibroblasti di tipo 3", o più brevemente FGFR3. Questo recettore permette alle cellule di ricevere una particolare "molecola segnale" che stimola le cellule stesse a moltiplicarsi. La ACP è causata da alterazioni [mutazioni] nel gene dell'FGFR3, che lo rendono incapace di ricevere il segnale e trasmetterlo all'interno della cellula. L'alterazione di questo gene colpisce soprattutto le cellule della cartilagine di accrescimento che necessitano particolarmente di questo segnale per moltiplicarsi. Il 99% dei pazienti affetti da ACP ha la stessa mutazione [G380R], cioè lo stesso "errore" nel gene FGFR3. Circa 9 casi su 10 di pazienti affetti da ACP nascono da genitori assolutamente normali, a causa di alterazioni nel gene che avvengono negli spermatozoi e negli ovuli dei genitori. In questo caso, la possibilità di avere un altro figlio affetto da ACP è trascurabile, identica a quella di qualsiasi altra coppia normale. L'acondroplasia si trasmette con modalità autosomica dominante questo significa che una persona affetta da ACP ha il 50% di probabilità di avere un figlio affetto. Non esistono portatori sani della malattia.


Notizie utili

Codice Malattia rara: RN: RNG050

A.I.S.AC. [Associazione per l’Informazione e lo Studio dell’Acondroplasia]
www.aisac.it
e-mail:
aisacass@aisac.it
segreteria@aisac.it