Che
cos'è l'Acondroplasia
di Daniela Concolino
Il
termina Acondroplasia [ACP], che deriva dall’unione di tre parole
di origine greca [a:senza, condros: cartilagine, plais: formazione],
è una malattia genetica caratterizzata da un mancato sviluppo armonico
della cartilagine di accrescimento delle ossa lunghe degli arti.
La cartilagine di accrescimento è quella parte dell’osso che nel
bambino non è ancora saldata e che permette l’allungamento progressivo
dell’osso stesso. La malattia provoca perciò gravi disturbi nella
crescita staturale e comporta una grave forma di nanismo [nanismo
acondroplasico] definito “disarmonico” poiché la lunghezza del tronco
è pressoché normale mentre gli arti sono corti soprattutto a livello
prossimale [nanismo rizomelico]. È la più comune causa di nanismo
nell’uomo, colpisce circa 1 neonato ogni 25.000 nati vivi e l’altezza
media in età adulta è di circa 130 centimetri nei maschi e 125 centimetri
nelle femmine. La malattia è già evidente alla nascita sebbene la
lunghezza è solo modicamente ridotta [cm 47] per la presenza di
alcune caratteristiche quali sproporzione tra i vari segmenti del
corpo con testa grande, fronte prominente, radice del naso infossata,
arti corti e tozzi rispetto al tronco, mano corta con dita di lunghezza
relativamente omogenea [mano a “tridente”]. Il ritardo di crescita
staturale e l’accentuazione della sproporzione artitronco tende
a essere sempre più importante nel tempo. La statura continua a
mantenersi simile a quella degli altri bambini fino al primo anno
di vita mentre successivamente comincia ad evidenziarsi il ritardo
di crescita staturale. Spesso i pazienti presentano anomalie a livello
della colonna vertebrale con accentuazione della curvatura in avanti
nella parte bassa [lordosi lombare], limitazione nei movimenti di
rotazione del gomito, anomalie del cavo orale con importante malocclusione
[arcate superiori ed inferiori che non combaciano bene] legate ad
un prognatismo della mandibola, problemi respiratori legati alla
ristrettezza delle vie nasali e dolori alle gambe causati dal restringimento
del canale vertebrale Le persone affette da ACP hanno un’intelligenza
normale. Anche lo sviluppo sessuale e la durata della vita sono
nella norma. La diagnosi sebbene è sospettata sulla base dell’esame
clinico viene effettuata tramite l’esame radiografico dello scheletro
che evidenzia nel neonato e nella prima infanzia un caratteristico
aspetto ovoide e traslucido della parte prossimale del femore. Altre
anomalie scheletriche sono costituite da un aspetto a cubo dei corpi
vertebrali, una riduzione della distanza interpeduncolare e restringimento
del canale vertebrale, le ossa del bacino [ali iliache] sono quadrate
con un peculiare sperone nella parte centrale. Essendo ormai conosciuto
il difetto genetico responsabile dell’acondroplasia la diagnosi
può essere confermata attraverso l’analisi del DNA [analisi molecolare
del gene FGFG3]. Non esiste ancora oggi nessuna terapia in grado
di guarire dall’ACP sebbene si può aumentare la statura finale tramite
allungamento chirurgico degli arti inferiori, che generalmente si
può effettuare dai 12-16 anni. L’operazione chirurgica consiste
nell’allungare le ossa del femore e della tibia, "guadagnando" circa
20 centimetri in altezza, ma comporta un lungo periodo d’immobilità
e un grosso carico fisico e psichico per il paziente.
GENETICA
Il gene coinvolto nell'ACP si trova sul cromosoma 4 e contiene l'informazione
per produrre una proteina chiamata "recettore del fattore di crescita dei fibroblasti
di tipo 3", o più brevemente FGFR3. Questo recettore permette alle
cellule di ricevere una particolare "molecola segnale" che stimola le cellule
stesse a moltiplicarsi. La ACP è causata da alterazioni [mutazioni] nel
gene dell'FGFR3, che lo rendono incapace di ricevere il segnale e trasmetterlo
all'interno della cellula. L'alterazione di questo gene colpisce soprattutto
le cellule della cartilagine di accrescimento che necessitano particolarmente
di questo segnale per moltiplicarsi. Il 99% dei pazienti affetti da
ACP ha la stessa mutazione [G380R], cioè lo stesso "errore" nel gene FGFR3.
Circa 9 casi su 10 di pazienti affetti da ACP nascono da genitori assolutamente
normali, a causa di alterazioni nel gene che avvengono negli spermatozoi
e negli ovuli dei genitori. In questo caso, la possibilità di avere un
altro figlio affetto da ACP è trascurabile, identica a quella di qualsiasi altra
coppia normale. L'acondroplasia si trasmette con modalità autosomica dominante
questo significa che una persona affetta da ACP ha il 50% di probabilità
di avere un figlio affetto. Non esistono portatori sani della malattia.
Notizie utili
Codice Malattia rara: RN: RNG050
A.I.S.AC. [Associazione per l’Informazione e lo
Studio dell’Acondroplasia]
www.aisac.it
e-mail:
aisacass@aisac.it
segreteria@aisac.it
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