Lo Zirconio Il metallo bio-compatibile
di Ernesto Iusi (odontoiatra), Eugenio Raimondo
(odontoiatra), Luigi Biancolella (odontotecnico) e Alberto Villarosa
(odontotecnico)
Le
sempre più elevate esigenze estetiche, hanno reso necessario lo
sviluppo di tecniche protesiche che associassero alle già comprovate
caratteristiche fisiche delle tradizionali tecniche metallo-ceramiche,
un risultato estetico assolutamente naturale.
Queste nuove esigenze hanno spinto l’industria verso la sperimentazione
di nuovi materiali. Attualmente è stato introdotto in campo odontoiatrico
un metallo le cui comprovate caratteristiche di biocompatibilità
in altri ambiti della medicina ne hanno fatto un materiale di elezione.
Lo zirconio è l’elemento chimico di numero atomico 40. Il suo simbolo
è Zr. È un metallo di transizione bianco-grigio, duro, lucente ed
eccezionalmente resistente alla corrosione I tessuti umani tollerano
facilmente questo metallo, che quindi è adatto per giunti e protesi
artificiali impiantabili, nonché, naturalmente, nella realizzazione
di strutture per protesi dentarie.
Le tecniche di protesi fissa tradizionale prevedono la riabilitazione
di denti gravemente danneggiati o la sostituzione di elementi mancanti
con capsule di metallo-ceramica. Si tratta di presidi protesici
con una sottostruttura in lega d’oro ricoperta integralmente da
ceramica.
La biocompatibilità dell’oro, la perfezione della chiusura marginale
e la resistenza a lungo termine ne hanno da sempre fatto una tecnica
assolutamente affidabile. Nel tentativo di migliorare le caratteristiche
estetiche ed ottiche dei manufatti protesici si è successivamente
introdotta la tecnica della capsule in galvano-ceramica. In questo
caso la sotto struttura viene ottenuta, con una tecnica speciale,
attraverso l’elettrodeposizione di una polvere d’oro.
Questa tecnica permette di ottenere delle cappette molto più sottili
[fino a 0,3 mm]di oro giallo migliorando, quindi, la traslucenza
della capsula e il suo risultato estetico.
Un’ulteriore evoluzione nello studio dei materiali ha portato oggi
all’introduzione di sottostrutture in Ossido di Zirconio materiale
completamente bianco, assolutamente biocompatibile ed estremamente
resistente. Si è arrivati, quindi, all’introduzione di tecniche
assolutamente metal-free con lo sviluppo di capsule prive completamente
di componenti metalliche. L’ossido di zirconio permette di ottenere
spessori estremamente ridotti delle strutture e questo, unitamente,
al suo colore bianco produce un considerevole aumento della traslucenza
con risultati estetici straordinari ed assolutamente naturali.
Oltre alle caratteristiche estetiche indiscutibili, l’ossido di
zirconio presenta un livello di biocompatibilità estremamente elevato
che ne fanno un materiale largamente utilizzato per impianti chirurgici.
L’ossido di zirconio, così come la porcellana di copertura utilizzata,
non presenta solubilità misurabile o potenziale allergico e non
è irritante.

I VANTAGGI DELL'UTILIZZO
DI QUESTO MATERIALE [OSSIDO DI ZIRCONIO]
Materiale estremamente resistente
Materiale ad elevato livello di biocompatibile per l'essere umano
Non crea bordi neri a livello delle capsule
Materiale al 100% senza metallo
Materiale con elevata traslucenza
Materale con elevata precisione [ca. 20 µm]
Permette qualsiasi tipo di preparazione
Si cementa convenzionalmente con qualsiasi tipo di cemento fosfatico
o vetroionomerico permette di riabilitare fino a 14 elementi uniti
Materiale adatto anche per riabilitazioni sugli impianti
Materiale per qualsiasi tipo di restauro.
Per saperne di più
Lo zirconio [dall'arabo zarkûn, a sua volta derivato dal persiano zargûn, "simile all'oro"] fu scoperto nel
1789 da Martin Heinrich Klaproth e isolato nel 1824 da Jons Jakob Berzelius.
I minerali dello zirconio - ovvero lo zircone, la zirconite e lo zaffiro - erano noti nell'antichità e sono menzionati
nelle scritture bibliche. Fu però l'analisi di Klaproth di uno zaffiro proveniente da Sri Lanka [allora
Ceylon] a rivelare che questo minerale conteneva un elemento ancora sconosciuto, che egli battezzò
Zirkonertz.
Il metallo fu isolato in forma impura da Berzelius, che lo preparò scaldando una miscela di potassio e
di fluoruro di zirconio e potassio in un tubo di ferro, provocandone la decomposizione. Lo zirconio puro
fu ottenuto per la prima volta nel 1914. Lo zirconio non si trova mai in natura come metallo puro: la
principale fonte commerciale di zirconio è il minerale di silicato di zirconio, lo zircone [ZrSiO4], che si trova
in giacimenti situati in Australia, Brasile, India, Russia e negli Stati Uniti [è estratto come una polvere
scura e fuligginosa, o come una sostanza cristallina, di un grigio metallico].
- La ceramica di ossido di zirconio è il nuovo materiale per eccellenza nella realizzazione di ponti e
corone
- Lo zirconio, un metallo che associa alla durezza dell'acciaio e alla biocompatibilità del titanio il colore
bianco e una trasparenza estremamente simile a quella del tessuto dentale naturale
- In una protesi in ceramica di ossido di zirconio, la resistenza in corrispondenza dei denti laterali contribuisce
a sostenere in modo affidabile carichi di masticazione di 8-900 Newton
- Le protesi in ceramica di ossido di zirconio sono biocompatibili.
Sono pertanto assolutamente tollerabili, l'ideale per chi soffre
di allergie
- Le protesi in ceramica di ossido di zirconio hanno un'elevata stabilità a lungo termine. Sarà così possibile
risparmiare denaro evitando inutili trattamenti.
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