MTM n°23
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 8 - Numero 2 - mag/set 2009
Dibattito - Omosessualità
 






Anno 8 - Numero 2
mag/set 2009

 

Le famiglie non hanno regole, né ruoli, né un linguaggio costruttivo per affrontare la scoperta che uno dei propri membri è omosessuale. Non c’è ruolo familiare per gli omosessuali, al quale possano fare riferimento; gay e lesbiche sono stati costruiti socialmente come estranei alla famiglia




Reinventarsi genitori

a cura di A.Ge.D.O.

Essere oggi genitori prevede l’integrazione in nuovi concetti di famiglia e di genitorialità, questa esigenza, ormai sempre più condivisa in ambito sia sociale, sia culturale e politico.
Famiglie nuove quindi che modificano radicalmente il concetto di famiglia nucleare naturale ma anche identità nuove che fino ad alcuni decenni fa non erano così evidenti e reali.
Essere genitori di persone omosessuali non è né facile né scontato poiché l’omosessualità, che è una variante naturale, della sessualità in genere non viene presa in considerazione quando si pensa alla sessualità dei figli.
La ricerca fatta da Chiara Bertone e Marina Franchi nell’ambito del progetto Daphne- Family Matters così tratta l’argomento: «Le famiglie non hanno regole, ne ruoli, né un linguaggio costruttivo per affrontare la scoperta che uno dei propri membri è omosessuale. Non c’è ruolo familiare per gli omosessuali, al quale possano fare riferimento; gay e lesbiche sono stati costruiti socialmente come estranei alla famiglia. Comprendere quali risorse le famiglie mobilitano per capire ed accettare l’omosessualità di un loro membro, sostenendolo nel confronto con il contesto sociale, ma anche come si ridefiniscono le relazioni familiari dopo la scoperta dell’omosessualità, sono passaggi necessari per poter sviluppare strategie e strumenti di sostegno alle famiglie».
La suddetta ricerca, unica del genere in Italia, si è avvalsa principalmente dei genitori dell’Agedo, associazione genitori, parenti e amici di omosessuali, che nelle varie sedi distribuite su tutto il territorio nazionale hanno fatto riempire dei questionari.
Non è stato facile reperire familiari disposti a collaborare poiché il fatto stesso di partecipare, anche se in modo anonimo alla ricerca, significava riconoscere l’omosessualità come parte delle vicende familiari e non come elemento estraneo alla famiglia.
scena del film 2 volte genitoriAncora dal rapporto sulla ricerca fatto da Chiara Bertone e Marina Franchi risulta che: «Per metà circa dei genitori coinvolti nella ricerca, la scoperta che il proprio figlio o la propria figlia si riconosce omosessuale è arrivata inaspettata, più per i padri [53%] che le madri [44%] e più rispetto ai figli che le figlie. Inoltre per il 64% dei casi il disvelamento è avvenuto con una dichiarazione del figlio. Emerge il ruolo centrale delle madri, che solitamente [nel 52% dei casi] sono state le prime a sapere e hanno fatto spesso le mediatrici con i padri….Fratelli e sorelle nelle storie raccolte giocano anche un ruolo importante: non raramente il coming out comincia con loro, come primo passo per svelarsi anche con i genitori».
I genitori dell’Agedo che hanno in tutta Italia punti di ascolto sanno bene che le prime reazioni sono di dolore, di paura, di disorientamento per una realtà nuova e non prevista che non necessariamente sfocia in un rifiuto. Solo un quinto dei genitori hanno reazioni di rifiuto o di rabbia soprattutto nelle famiglie dove più radicata è la frequentazione religiosa.
Molto spesso basta l’intervento dei soci per ridimensionare l’angoscia e lo sgomento delle famiglie.
I contatti iniziano quasi sempre con una telefonata o una mail e poi proseguono di persona anche con l’aiuto di psicologi o psicoterapeuti volontari.
L’istanza più sentita dai genitori è un desiderio di normalizzazione e la prospettiva di una vita di coppia stabile.
Rispetto a questa prospettiva e questo desiderio, colpisce come ribadisce Chiara Bertone nel saggio già citato: «la sostanziale assenza delle istituzioni pubbliche [i servizi sociali e la scuola del figlio], a cui ha fatto riferimento per informazioni e aiuto una parte marginale dei genitori» e la totale assenza di leggi che regolino non solo le coppie omosessuali, ma le diverse forme di famiglie che si stanno formando non solo nel nostro paese, ma in tutto il mondo. C’è da ribadire che uno studio dell’Avvocato Antonio Rotelli appartenente alla rete Lenford dimostra ampiamente che l’Italia è rimasta l’unico paese europeo a non avere una regolamentazione in questa materia.
scena del film 2 volte genitoriQuesta situazione influenza anche la visibilità sia degli omosessuali che delle loro famiglie poiché in uno stato civile ciò che non è regolamentato non ha ragione d’esistere e non esiste.
Rispetto al rapporto genitori figli l’Agedoha prodotto nell’ambito della ricerca più volte citata il film documentario “2 volte genitori” un viaggio nelle famiglie italiane con un figlio omosessuale per mostrare il percorso dall’iniziale sgomento alla consapevolezza che la diversità è una ricchezza.
Reinventarsi genitori è il percorso che porta le famiglie dal buio dell’ignoranza alla luce della consapevolezza e della pluralità.





PER SAPERNE DI PIÙ

L’AGEDO è una organizzazione di volontariato senza scopo di lucro [onlus] che offre solidarietà e aiuto contro il disagio causato dal rifiuto delle persone omosessuali, all’interno e fuori della famiglia. Interviene nelle situazioni d’emarginazione sociale e si offre come interlocutore nelle lotte contro discriminazioni, intolleranza e ingiustizie.

La sede nazionale è a Milano in Via Bezzecca N°4
Telefono 0254122211 e.mail: info@agedo.org.
Sito: www.agedo.org.

L’Agedo opera su tutto il territorio Nazionale con sedi e punti di ascolto; i numeri di telefono aggiornati si trovano sul sito.
L’Agedo è affiliata alla federazione internazionale PFLAG [Parents, Families and Friend of Lesbian and Gay] con sede a Washington- DC [Usa] e cofondatrice dell’associazione internazionale Euroflag con sede a Bruxelles.
L’Agedo ha prodotto insieme all’assessorato alla cultura della provincia di Milano il video NESSUNO UGUALE e nell’ambito della Ricerca europea DAPHNE [Family Matters-Sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche] il video 2VOLTE GENITORI. Entrambi con la regia di Claudio Cipelletti.
Claudio Cipelletti, regista del film 2 volte genitoriIl film documentario 2 VOLTE GENITORI ha vinto come miglior documentario a giugno del 2009 il festival mix di Milano.

CONTATTI E RICHIESTE PROIEZIONI: info@duevoltegenitori.com
regista: claudio@duevoltegenitori.com
Agedo: info@agedo.org
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Sito: www.duevoltegenitori.com