Alimenti per la salute
L'uso delle erbe come rimedio naturale risale a tempi antichissimi, quando le piante
erano la principale forma di cura presso i popoli di tutto il mondo. Oggi la scienza
conferma la presenza nelle erbe di principi attivi che costituiscono gli ingredienti
primari usati dalla chimica moderna per lo sviluppo di prodotti efficaci per
la cura e la salute del corpo.
a cura della redazione
Aglio
L’aglio fresco ha una buona azione antiaggregante
piastrinica, che viene però quasi
completamente perduta dopo la cottura. La
riduzione dell’aggregazione delle piastrine
riduce il rischio di formazione di trombi nei
vasi sanguigni e delle sue complicanze, la
principale delle quali è l’embolia.
Questa pianta ha la capacità di ridurre il colesterolo,
grazie alla riduzione dell’attività di
due enzimi che favoriscono la produzione di
colesterolo. Uno degli effetti per cui l'aglio è
più conosciuto è quello di abbassamento
della pressione arteriosa. Quest'azione pare
legata alla capacità dell'aglio di causare vasodilatazione.
Per via esterna è fortemente
necrotizzante e si utilizza contro calli, verruche
e duroni.
Dosi elevate di aglio possono portare a nausea
e talora a vomito e diarrea, con forte odore
di aglio nell’alito e nel sudore. L’aglio è
spesso mal tollerato dallo stomaco, soprattutto
in caso di gastrite o di ulcera allo stomaco
o al duodeno e può provocare anemia
per un uso prolungato.
È sconsigliato nei pazienti anemici, in
quelli affetti con ulcera peptica gastrica o
duodenale e/o gastrite acuta, in quelli che
soffrono di allergie di qualsiasi origine e in
quelli con ipotiroidismo di qualsiasi origine.
Sconsigliato durante l’allattamento,
soprattutto per il gusto che conferisce al latte
materno.
Asparago
È in grado di stimolare la filtrazione dell'acqua
e delle scorie azotate da parte del rene,
svolgendo quindi un’azione depurativa
e diuretica. Questa azione è dovuta ad un
diminuito riassorbimento di acqua, sodio,
cloro e scorie azotate da parte del rene, con
conseguente aumento della produzione di
urina. Questa pianta ha quindi un’azione
diuretica e depurativa. Si ricorda che può
conferire alle urine il caratteristico odore
sgradevole.
Carciofo
È una pianta ricca di ferro naturale, che viene
assorbito meglio dall'intestino rispetto al
ferro medicinale e che, al contrario di questo,
non provoca disturbi a livello dello stomaco
e dell'intestino. Inoltre favorisce la digestione
dei cibi, sia perché accelera lo svuotamento
dello stomaco sia perché aumenta
la produzione di bile da parte del fegato.
Questa attività protettiva sul fegato si è dimostrata
molto più forte di quella della vitamina
E, e dipende in buona parte dalla capacità
dell’estratto di carciofo di intrappolare
i radicali liberi prima che possano danneggiare
il fegato.
Il carciofo possiede anche una valida azione
migliorativa sulla bile, che si accompagna ad
aumento della funzionalità delle cellule del
fegato e della secrezione epatica di bile. Ciò
è ulteriormente dimostrato dal fatto che nei
pazienti con problemi epatici l’estratto secco
di carciofo provoca la rapida scomparsa
dell'ittero, con forte diminuzione di sali e
pigmenti biliari nelle urine, ripristino del
normale colorito fecale e notevole diminuzione
della bilirubina.
Può anche aiutare a ridurre il colesterolo nel
sangue e inoltre è ricco di fibre vegetali, utili
per favorire il buon funzionamento dell'intestino.
È una pianta ricca di calcio.
Carota
È ricca di carotene e di carotenoidi, sostanze
che sono dei precursori della vitamina A,
che è una delle vitamine liposolubili. Il Beta
Carotene [Vitamina A] è necessario per la
corretta crescita e riparazione dei tessuti
corporei; aiuta a mantenere pelle liscia,
morbida e sana; aiuta a proteggere le mucose
della bocca, del naso, della gola e dei
polmoni, riducendo così la suscettibilità alle
infezioni; protegge contro gli agenti inquinanti
[azione antiossidante contro gli effetti
nocivi dei radicali liberi]; contrasta la
cecità notturna e la vista debole, ed è quindi
fondamentale per una buona vista; e aiuta
nella formazione di ossa e denti. L'attuale
ricerca medica dimostra che i cibi ricchi di
Beta Carotene aiutano a ridurre i rischi di tumore
ai polmoni [soprattutto nei fumatori
che “bruciano” letteralmente molta vitamina
A] e certi cancri della cavità orale. A differenza
della Vitamina A estratta dall'olio di
fegato di pesce, il Beta Carotene non è tossico.
La carota contiene inoltre vitamine del
gruppo B, PP, D ed E oltre ad altri principi
utili. Per tale motivo la carota è un vegetale
importante per quanti abbisognano di un
apporto vitaminico, come bambini, anziani,
convalescenti. Grazie all'elevato contenuto
di vitamine e minerali, la carota aumenta le
difese dell'organismo e le capacità di resistenza
alle malattie infettive.
Finocchio
È tradizionalmente utilizzato per favorire le
funzioni digestive, specialmente in persone
che fanno pasti abbondanti e ricchi di grassi.
Ha, inoltre, proprietà antimeteoriche
che dipendono sia dalla sua capacità di inibire
i processi fermentativi nel grosso intestino
sia dalla sua azione antispastica sulla
muscolatura liscia del colon. Infatti durante
la fermentazione intestinale, in particolare
quella degli zuccheri, vengono prodotte elevate
quantità di biogas, che fanno rigonfiare
l'intestino e stimolano le contrazioni della
sua muscolatura liscia, provocando senso
di gonfiore, flatulenza e dolori all'addome.
Liquirizia
Le radici di liquirizia, poste in infusione, costituiscono
un buon rimedio per la tosse, in
quanto hanno proprietà emollienti; anche il
mal di gola può essere combattuto masticando
un pezzo di radice. Chi ha la pressione
sanguigna bassa, cioè a livelli inferiori alla
norma, può trarre vantaggio dal consumo
di liquirizia che tende al alzare la pressione.
La liquirizia esercita infine una blanda azione
lassativa. Il principio attivo più importante
della liquirizia è la glicirrizina che le
conferisce un'azione antinfiammatoria e antivirale
[diminuisce la densità e aumenta la
fluidità del muco dei polmoni e dei bronchi].
Azione da cui la moderna ricerca cerca di
trarre vantaggio per nuove prospettive terapeutiche:
terapia dell'ulcera, malattie reumatiche,
malattie croniche del fegato, Herpes
e prevenzione di gravi malattie autoimmuni.
La liquirizia, comunque, va assunta
saltuariamente, facendo attenzione a non
superare il dosaggio di mezzo grammo al
giorno di glicirrizina [cosa che può capitare
assumendo caramelle alla liquirizia o lassativi
ricchi di estratti di concentrati di liquirizia].
La glicirrizina, infatti, ha effetti collaterali
sull'equilibrio dei sali minerali nel corpo;
un abuso di liquirizia, quindi, può provocare
ritenzione idrica, aumento della pressione,
gonfiore al viso e alle caviglie, mal di testa
e astenia. Pertanto le persone predisposte
a ipertensione, ad edemi, i diabetici, le
donne in gravidanza o in allattamento, devono
evitare l'uso prolungato di estratti di
questa pianta.
Peperoncino
Favorisce i processi digestivi, facilitando lo
svuotamento dello stomaco. Possiede anche
attività anti-infiammatoria, particolarmente
evidente sui tessuti molli ma anche a livello
delle articolazioni. Ha azione antidolorifica
e anestetica locale perché paralizza le
terminazioni nervose periferiche che trasportano
le sensazioni dolorose verso il cervello.
Il peperoncino va usato con prudenza
in soggetti con gastrite e/o ulcera dello stomaco
o del duodeno, in quanto aumenta la
secrezione acida dello stomaco e può peggiorare
il decorso di queste malattie.
Rosmarino
Favorisce la digestione dei cibi e aumenta la
produzione di bile da parte del fegato, migliorandone
anche la qualità. Inoltre ha azione
epatoprotettiva, proteggendo il fegato
contro i danni provocati su di esso da molte
sostanze tossiche e anche da alcuni farmaci.
Inoltre questa pianta è ricca di sostanze ad
azione antiossidante e antiradicalica, capaci
di ridurre i processi di invecchiamento dei
tessuti e di proteggere le cellule contro la degenerazione
tumorale. Uno studio in laboratorio
ha evidenziato che il carnosolo, il rosmanolo
e l’epirosmanolo, tutti fenoli presenti
nel fitocomplesso del rosmarino, hanno
un’azione inibitoria sull’ossidazione delle
particelle di colesterolo LDL, che rappresenta
il fenomeno iniziale che causa l’arterosclerosi.
Salvia
Favorisce i processi digestivi, facilitando lo
svuotamento dello stomaco. Ha azione antispasmodica
sulla muscolatura liscia del tubo
digerente, in particolare sulle vie biliari,
regolarizzandone la motilità e riducendo i
dolori addominali tipici ad esempio della colite
spastica. Facilita la produzione di bile da
parte del fegato. Può anche essere utile come
anti-infiammatorio nelle malattie infiammatorie
della bocca sotto forma di sciacqui
locali. Possiede anche un'azione antiossidante,
antagonizzando l'effetto dei radicali
liberi su molti tessuti.
Spinacio
È una pianta ricca di ferro naturale, contiene
discrete quantità di carotene e di carotenoidi,
sostanze che sono dei precursori
della vitamina A, che è una delle vitamine liposolubili.
È indispensabile per la sintesi
della rodopsina, che è la sostanza che permette
la visione notturna.
L’azione positiva dello spinacio sugli occhi
è soprattutto dovuta alla presenza di una
sostanza chiamata luteina, che ha una forte
azione antiossidante/antiradicalica a livello
della retina. Ha una valida azione antiossidante
contro i radicali liberi. Inoltre
stimola la formazione del tessuto osseo ed
è importante per la funzione riproduttiva e
per lo sviluppo embrionale. La carenza di
vitamina A porta a un anormale metabolismo
del ferro con comparsa di anemia da
carenza di ferro e riduce il metabolismo del
calcio causando una ridotta crescita ossea.
È anche ricco di fibre vegetali, utili per favorire
il buon funzionamento dell'intestino,
e di potassio.
Cannella
Ha un' azione antibatterica e antifungina
piuttosto interessante, dovuta soprattutto all'olio
essenziale di cui è ricco. Favorisce i processi
digestivi, facilitando lo svuotamento
dello stomaco. Può anche stimolare l'appetito
e favorire l'aumento di peso. Protegge lo
stomaco contro i danni derivanti dall'iperacidità,
da alcuni farmaci dannosi allo stomaco
come ad esempio gli antireumatici e
dall'alcool. Ha attività antibatteriche, antifungine,
antispasmodica. A dosi elevate è antiulcerosa.
E' efficace contro i livelli troppo
elevati di zuccheri nel sangue. Il principio attivo
sono i polifenoli, in particolare Mhcp ovvero
il metilidrossicalcone-polimero, un
polifenolo ossidante che mima l'attività
dell'insulina, riduce la glicemia ed evita che
il glucosio nel sangue si trasformi in depositi
di grasso. Inoltre stimola le difese immunitarie
e attenua i sintomi del raffreddore.
Thè verde
È stato dimostrato che questa pianta ha una
notevole azione antiossidante, merito della
sostanza ECGC, cento volte più efficace della
vitamina C contro i radicali liberi. Questa
azione potrebbe spiegare la riduzione del rischio
di essere colpiti da alcune forme tumorali
associata all'assunzione del the verde.
Inoltre è noto che l’ossidazione delle
LDL, che sono le particelle di colesterolo cosiddetto
cattivo, è fondamentale per farle
precipitare nelle pareti dei vasi sanguigni e
causare quindi le placche arteriosclerotiche.
Le sostanze polifenoliche presenti nella the
verde hanno una forte azione antiossidante
sulle LDL e proteggono così dall'arteriosclerosi.
Inoltre il discreto contenuto in caffeina
favorisce le performance mentali in
genere e in particolare l'attenzione e la concentrazione
e aiuta la mente a sopportare
meglio la fatica. Va usato con una certa cautela
in soggetti che hanno la pressione arteriosa
alta o che presentano tachicardia perchè
può aumentare la pressione e favorire la
tachicardia.
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