L’UNITÀ DI LAPAROSCOPIA
IN CHIRURGIA DIGESTIVA
AL POLICLINICO
AGOSTINO GEMELLI DI ROMA
del Prof. Sergio Alfieri
L'unità operativa di laparoscopia in chirurgia
digestiva afferisce alla divisione
di Chirurgia Digestiva del Policlinico
Universitario “A. Gemelli” di Roma, il cui Primario è il
Prof. Giovanni Battista Doglietto. Quest’ultima dispone
di 25 letti di degenza, effettuando mediamente 100 ricoveri
al mese e più di 1000 interventi all’anno, e 4 letti
di Day Hospital, con una media di 80 accessi al mese.
Afferiscono alla divisione un servizio ambulatoriale di
chirurgia digestiva, di chirurgia dell’ernia e un servizio
ambulatoriale di colon-proctologia. La Divisione di
Chirurgia Digestiva ha ricevuto annualmente dal 2004
ad oggi il riconoscimento come Centro di Eccellenza
per il trattamento dei tumori dell’apparato digerente
(http://www.corriere.it/sportellocancro/).
L’esperienza maturata nel trattamento
chirurgico delle malattie
neoplastiche dell’apparato digerente
è testimoniata dal grande
numero di lavori scientifici pubblicati
in questi anni su prestigiose
riviste nazionali ed internazionali. Le principali competenze,
per quanto concerne la patologia neoplastica,
riguardano il trattamento chirurgico dei tumori gastrointestinali
(esofago, stomaco, intestino tenue, pancreas,
colon, retto e ano, GIST) e delle neoplasie retroperitoneali.
Risultati interessanti si cominciano ad
avere inoltre dall’applicazione delle
nuove terapie integrate, intraoperatorie,
che mirano a personalizzare
il trattamento per singolo paziente
e per singolo tumore, allargando
quindi il numero di pazienti suscettibili
di un intervento chirurgico
radicale. In casi selezionati di tumori gastrici o del colon in cui è presente
contestualmente una carcinosi peritoneale
viene eseguita, dopo l’exeresi
chirurgica del tumore primitivo
e degli impianti di carcinosi peritoneale,
una Chemioterapia Intraoperatoria
Intraperitoneale in Ipertermia
a 41°C.
La maggiore novità di questa terapia
è rappresentata dalla scelta della
via di somministrazione del chemioterapico
e dal timing intraoperatorio.
La somministrazione della miscela di chemioterapico
(circa 2 litri) direttamente nella cavità peritoneale permette
infatti l’azione diretta del farmaco nelle sedi in
cui erano impiantate le cellule tumorali.
Il timing intraoperatorio viene scelto poiché permette
al chirurgo di distribuire manualmente il chemioterapico
su tutta la superficie del peritoneo e sulle anse intestinali
nei 90 minuti di durata della procedura; in tal modo
vengono eliminate eventuali cellule neoplastiche libere
in peritoneo, che altrimenti potrebbero impiantarsi o
microfoci di carcinosi residue che potrebbero accrescersi
nuovamente durante la fase di cicatrizzazione postoperatoria.
L’ipertermia a 42°C permette una maggiore penetrazione
del farmaco a livello peritoneale e determina di
per sé un effetto nocivo sulle cellule neoplastiche.
In definitiva lo scopo di questa procedura è quello
di trattare quelle forme neoplastiche avanzate, che
nel passato e alcune volte ancora oggi vengono considerate
inoperabili e che invece in casi selezionati
ed in centri specializzati possono essere suscettibili
di un trattamento anche con intento curativo. Tale
trattamento viene ancora oggi eseguito solo in pochi
centri, altamente specializzati, come il Policlinico Gemelli, sia per la complessità dei
casi trattati che per le problematiche
intra- e post-operatorie che
richiedono un personale dedicato
altamente specializzato.
Il trattamento radio-chirurgico, che
presenta gli stessi vantaggi della
via di somministrazione e del timing
già descritti precedentemente, ha
trovato invece la sua migliore applicazione
nei tumori del retto medio-
basso (extraperitoneale) localmente
avanzati e per alcuni tumori
del pancreas. Tale trattamento ha lo scopo di ridurre
la percentuale di recidiva locale dopo l’exeresi chirurgica
del tumore primitivo. La somministrazione della radioterapia
intraoperatoria (IORT), che viene eseguita
direttamente nella sede dove era presente la neoplasia,
ha lo scopo di distruggere anche i residui tumorali
microscopici. La Divisione di Chirurgia Digestiva è
stata tra le prime in Italia a sperimentare circa 15 anni
or sono la IORT nel trattamento chirurgico del cancro
del retto. Tale trattamento combinato Chirurgia+IORT
(spesso preceduto da una chemio-radioterapia preoperatoria)
ha dato risultati molto positivi in termini di
sopravvivenza a distanza per le neoplasie rettali, migliorando
invece in misura più modesta i risultati nelle
forme pancreatiche che sono di per sé le più aggressive
nell’ambito gastro-intestinale.
Una buona esperienza è stata inoltre maturata sia nel
trattamento dei GIST (Gastrointestinal Stromal Tumor)
che nelle neoplasie retro peritoneali (Sarcomi, Liposarcomi,
etc.). Entrambe queste neoplasie, che hanno
origine da linee cellulari differenti, comportano spesso
delle demolizioni d’organo multi viscerali per assicurare
una radicalità oncologica e ridurre il rischio di recidiva
locale. La possibilità di effettuare degli interventi di
questa complessità è data non solo dall’alta specializzazione
e perizia dell’equipe chirurgica, ma anche
dall’alto livello di esperienza sia dello staff anestesiologico-
rianimatore che dall’alta professionalità maturata
dal personale infermieristico della divisione di chirurgia
digestiva nel seguire la complessa gestione post-operatoria
di questi pazienti.
La nostra Unità operativa è inoltre specializzata nel
trattamento dei tumori neuroendocrini digestivi, facendo
parte del gruppo interdisciplinare (che comprende
l’oncologo medico, l’endocrinologo, l’anatomopatologo,
etc) dei NET, così da affrontare le problematiche
diagnostico-terapeutiche dei pazienti affetti
da queste neoplasie.
Per quanto concerne le patologie funzionali, vengono
svolti interventi per le patologie infiammatorie intestinali
(morbo di Crohn e retto colite ulcerosa), interventi di
colecistectomia laparoscopica, di ernioplastica in regime
di day hospital, interventi proctologici (emorroidi,
fistole peri-anali, ragadi anali) in parte in day hospital ed in parte in ricovero ordinario,
interventi per l’incontinenza fecale
(sfinteroplastica, neuromodulazione
sacrale, graciloplastica).
La nostra Divisione di Chirurgia
Digestiva ha promosso la realizzazione
di studi multicentrici, che
hanno coinvolto diversi centri chirurgici
nazionali ed internazionali,
sull’utilizzo della nutrizione artificiale
in chirurgia addominale, sull’impiego
o meno del sondino naso
digiunale dopo intervento di gastrectomia totale, sul
problema del dolore cronico dopo chirurgia per ernia
inguinale, sui sistemi di sicurezza in sala operatoria.
Particolare attenzione è stata dedicata all’applicazione,
quando indicato, delle tecniche mini-invasive (laparoscopia).
Attualmente la Divisione è impegnata nella
definizione e realizzazione di studi clinici che riguardano
il trattamento chemio e radioterapico dei tumori dell’apparato
digerente, in particolare
dello stomaco, del colon-retto e del
pancreas. Coopera con numerosi
centri e gruppi internazionali di ricerca
ed è responsabile di diversi
studi multicentrici in corso.
La Divisione di Chirurgia Digestiva
organizza periodicamente Corsi di
Aggiornamento sulla Chirurgia ed
i Trattamenti Complementari nelle
Neoplasie Localmente Avanzate
dell’Addome con lo scopo di fare il
punto sugli aspetti più dibattuti degli interventi per le
patologie infiammatorie intestinali (morbo di Crohn
e colite ulcerosa) ed attuali nel trattamento dei tumori
dell’addome, utilizzando esperienze e conoscenze di
estrazione chirurgica, oncologica e radioterapica; organizza
Corsi di Aggiornamento sulla Chirurgia delle
ernie. Ha inoltre attivato un Master di II livello, durata
annuale, sulla Chirurgia Digestiva Oncologica.
LO STAFF
Prof Giovanni Battista Doglietto, Prof Sergio Alfieri,
Dott Dario Di Miceli, Dott Valerio Papa, Dott Carlo Ratto,
Dott Antonio Pio Tortorelli, Dott Fausto Rosa,
Dott Alejandro Martin Sanchez, Dott.ssa Roberta Menghi,
Dott Francesco Litta, Dott Giuseppe Quero, Dott. Caterina Cina.
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