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Dott.
Eugenio Raimondo
Direttore scientifico
e responsabile
editoriale.
Dott. Ernesto Iusi
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Le recessioni gengivali diagnosi e possibilità
terapeutiche
del Dott. Eugenio Raimondo, perfezionato in parodontologia all’Università
di Gòteborg
e del Dott. Ernesto Iusi, Odontoiatra
Le
recessioni gengivali rappresentano una caratteristica che è comune
nelle diverse popolazioni con conseguenze di natura funzionale ed estetiche.
La recessione gengivale è caratterizzata
dalla migrazione del tessuto gengivale marginale al dente con esposizione
della superficie radicolare.
È una caratteristica comune in popolazioni con un elevato standard
di igiene orale così come in popolazioni con uno scarso livello
di igiene orale. Nel corso dei vari studi è stato dimostrato come
diverse circostanze possono essere responsabili di recessione gengivale:
trauma da occlusione, deiscenze dell’osso alveolare, inserzioni
muscolari alte o trazione dei frenuli, dimensioni gengivali inadeguate,
denti mal allineati; è indubbio comunque che i maggiori fattori
causali sono il trauma da spazzolamento e le lesioni gengivali associate
a placca.
Oggi esistono diverse possibilità terapeutiche che permettono di
ricoprire la superficie radicolare esposta aumentando lo spessore della
gengiva. Le condizioni che rendono necessario l’intervento, sono
di natura funzionale ed estetica. In un soggetto con scarsa quantità
di gengiva che, nonostante un’accurata igiene orale e professionale,
non riesce ad evitare l’accumulo di placca con conseguente infiammazione
e/o lamenta fastidio, l’intervento sarà necessario. Le esigenze
estetiche riguardano, invece, i denti dei settori anteriori dove anche
in assenza di infiammazione e di fastidio si può valutare la necessità
di intervenire.
La ricopertura radicolare che si può ottenere è strettamente
dipendente dalla gravità della recessione e soprattutto dal coinvolgimento
dei tessuti interdentali, cioè dei tessuti molli e duri compresi
fra due elementi dentali.
Un loro interessamento, infatti, rende possibile solo una ricopertura
parziale della radice. Le tecniche chirurgiche utilizzate nel trattamento
delle recessioni possono essere generalmente classificate in (1) lembi
peduncolati, i quali, dopo il loro posizionamento nel sito ricevente
mantengono la loro connessione col sito donatore, e (2) lembi
liberi che, al contrario, non mantengono alcun collegamento con
la regione donatrice.
Ricopertura radicolare tramite
lembi peduncolati di tessuti molli.
Tale tecnica si utilizza quando il tessuto circostante alla recessione
presenti una certa quantità di gengiva cheratinizzata che possa
ricoprire la stessa. Si eseguono dei lembi in queste zone che vengono
successivamente trazionati e posizionati sulla recessione.
Ricopertura radicolare tramite
innesti liberi.
Da una qualsiasi zona di gengiva cheratinizzata intraorale (palato duro,
selle edentule, tuber), viene prelevato un tassello di mucosa gengivale
che sarà poi posizionato sul sito della recessione dopo aver adeguatamente
ripulito la radice dal tartaro eventualmente presente. L’innesto
va adeguatamente suturato al sito ricevente e protetto, insieme al sito
donatore, con un impacco parodontale che verrà rimosso insieme
ai punti dopo 1 settimana.
In ogni caso bisogna ricordare che le cause principali della recessione
sono il trauma da spazzolamento e le infiammazioni gengivali dovute a
placca, quindi, al fine di ottenere un risultato a lungo termine, è
necessario istruire il paziente su come ottenere un buon controllo della
placca senza usare tecniche di pulizia troppo traumatiche
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Foto: casistica
clinica della Medical Team Polo Odontostomatologico |
Recessione da spazzolamento |
Posizionamento
coronale |
Risultato finale |
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Recessione
dovuta a placca e tartaro |
Prelievo dal palato |
Innesto posizionato |
Risultato finale |
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