MTM n°10
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 3 - Numero 6 - nov/dic 2004
Medicina e infanzia
 



Anno 3 - Numero 6
nov/dic 2004

 

Persino il latte materno può veicolare al neonato sostanze persistenti, come i policlorobifenili




Tutti al parco con le polveri sottili
«Ambiente e infanzia»: il nuovo volume a cura di I. Figà-Talamanca e A. Mantovani

Tutti al parco con le polveri sottiliAnche se i bambini dei Paesi sviluppati appaiono [e per certi versi sono] privilegiati, essi sono anche tra i più esposti a potenziali fattori di rischio attraverso l’ambiente di vita: gli agenti infettivi, l’alimentazione, l’aria urbana, l’ambiente domestico e scolastico, oggetti di uso comune come i giocattoli e stili di vita sono tutte componenti di un quadro complesso ed in mutamento, il principale elemento di preoccupazione è rappresentato dal potenziale incremento di patologie [endocrine, immunitarie, neurologiche, tumorali..] nell’adulto in seguito ad esposizioni nella delicata fase dello sviluppo postnatale, sino alla pubertà. Il bambino non è, infatti, un piccolo adulto. Tuttavia, l’impatto reale delle condizioni ambientali sulla salute dei bambini [e dei futuri adulti] è ancora oggetto di studio; le incertezze sono dovute soprattutto alle complessità metodologiche, e alle difficoltà di valutare con accuratezza l’esposizione ai vari fattori di rischio.
Il volume «Ambiente e infanzia» [Verduci editore Roma, 2004], per la prima volta in Italia, presenta le evidenze scientifiche sugli effetti sulla salute del bambino da agenti ambientali oggi noti, utilizzando un approccio interdisciplinare che vede il contributo di pediatri, epidemiologi, tossicologi, nutrizionisti, appartenenti ad Enti diversi [Università, Istituto Superiore di Sanità, altre strutture del Servizio Sanitario Nazionale, associazionismo, World Health Organization]. Alcuni importanti esempi di danni persistenti sulla salute sono ben documentati. L’obesità infantile è un importante fattore di rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari in età adulta; l’esposizione ad inquinanti neurotossici come il piombo è associata al danno per il sistema nervoso centrale, con riduzione permanente delle capacità mentali dei bambini esposti. Ma oltre agli inquinanti vanno ricordati altri fattori: il ritorno di alcune malattie infettive nei Paesi “sviluppati”, l’esposizione al fumo passivo, i rischi legati all’ambiente di vita [casa, scuola..] come incidenti e avvelenamenti. Si tratta di fattori ben riconosciuti, e che potrebbero essere significativamente ridotti con migliori strategie per la prevenzione e la comunicazione. Accanto a questi vanno considerati fattori emergenti e su cui è necessario aumentare le conoscenze, quali le sostanze con effetti sull’equilibrio endocrino [“interferenti endocrini”] e le specifiche suscettibilità su base genetica a sostanze presenti negli alimenti o nell’ambiente. Un punto critico per la popolazione infantile [ed anche per gli adulti] è la qualità e la sicurezza dell’alimentazione. Persino il latte materno, componente indispensabile per lo sviluppo del neonato, può veicolare al neonato sostanze persistenti, come i policlorobifenili.
In accordo con la nuova strategia Ambiente e Salute [2004-10] della Commissione Europea [http://www.environmentandhealth.org] e, in Italia, con il Rapporto Infanzia e Adolescenza 2003 dei Pediatri di Famiglia, viene sottolineata l’importanza per l’analisi del rischio delle potenziali interazioni fra agenti ambientali e stili di vita [es., fumo passivo, alimentazione errata]; pertanto le strategie di prevenzione dovranno basarsi sia sull’identificazione e controllo dei fattori di rischio sia sull’informazione ed educazione a comportamenti e stili di vita più corretti e consapevoli che coinvolgano gli adulti e, in prima persona, i bambini.


Cuore: intervento su neonataCuore: intervento su neonata
da Adnkronos Salute

Eccezionale intervento salvavita al Policlinico San Donato di San Donato Milanese, alle porte di Milano. I medici del Centro di Cardiochirurgia pediatrica hanno operato al cuore una neonata di soli otto giorni, che pesava appena 900 grammi. L'intervento è stato eseguito il 12 gennaio, ma la notizia è stata data soltanto dopo che gli specialisti hanno dichiarato la piccola ormai fuori pericolo.


Lettera ai colleghi
CARI COLLEGHI, NON SONO TEMPI FACILI PER NESSUNO!
Vorrei condividere con voi alcune riflessioni che riguardano non solo il nostro lavoro ma anche il nostro modo di vivere. Sì, vorrei comunicare con voi della vita, perché, forse troppo spesso, ci dimentichiamo che ogni giorno che passa tra mille impegni è un giorno in meno della nostra esistenza. Non è un pensiero negativo, tutt’altro, è un modo per soffermarci a riflettere a quanta importanza ha per tutti noi la qualità del nostro tempo.
Nel nostro lavoro, non abbiamo a che fare con carte e computers bensì con altri esseri umani dotati di un’anima, di un “bagaglio” derivante da un passato vissuto nonché dalle loro paure ed aspettative. Nell’altro dovremmo riuscire a vedere noi stessi. Ricordiamo che gli altri, pazienti compresi, rappresentano la “palestra” nella quale possiamo allenarci. Chi ha fede già ha la certezza che anche gli ostacoli più ardui possono nascondere grandi occasioni di crescita poiché spesso hanno un significato più profondo di quello che noi riusciamo umanamente a comprendere. Perciò a prescindere dal nostro credo e dalla nostra filosofia di vita, di fronte ad un altro essere umano che richiede cure, vi esorto a considerare la possibilità di valutare non solo il suo caso clinico, le sue reazioni biochimiche, la sua anatomia, ma il suo stato d’animo. Cosa ci stà chiedendo? un sorriso? un sostegno? disponibilità ad essere ascoltato? un incoraggiamento? determinazione ed impegno? chissà? questo è proprio ciò che di volta in volta dobbiamo scoprire.
Cerchiamo di volerci più bene, perché il tempo che dedichiamo agli altri non è una perdita economica, bensì è un grande arricchimento. Scopriamo la fortuna che abbiamo nel poter godere delle piccoli e grandi cose della vita e non facciamo guerre stupide per poter avere due euro in più; anche quelli passano. Vi saluto con una frase del Padre Gesuita M. Pesce che dice : «Un giorno davanti a Dio non porteremo le nostre ricchezze, la nostra cultura, il nostro prestigio, ma l’amore e la carità che avremo avuto verso i nostri fratelli».
Un saluto affettuoso Silvia Romano