MTM n°10
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 3 - Numero 6 - nov/dic 2004
Il medico generico
 


Luigi Guacci
Luigi Guacci

Anno 3 - Numero 6
nov/dic 2004

 


Convenzione, accordo tra Sisac e sindacati
A colloquio con il Dr. Giampiero Pirro, responsabile comunicazione della Fimmg di Roma
di Luigi Guacci

Dr. Giampiero PirroDr. Giampiero Pirro, medico di famiglia dal 1993,
Responsabile della comunicazione della Fimmg di Roma
[Federazione Italiana Medici di Medicina Generale:
una Associazione professionale di Categoria
con attività anche sindacale]

 

Se da un lato è giusto per la parte pubblica spendere correttamente le proprie risorse, dall’altro non è giusto farlo a scapito dei cittadini, con burocrazia e risparmi che stanno minando di giorno in giorno il rapporto medico-paziente. Nel prossimo futuro saranno gli stessi cittadini a rendersi conto di ciò che viene loro tolto. Solo la scienza e coscienza dei medici allora potrà prevalere sui meri calcoli economici. Abbiamo incontrato il dr. Pirro ben conoscendo la sua competenza nei vari problemi che agitano la categoria


Qual è la situazione degli Ecm ?

L’attuale sistema ha di fatto escluso gli Ordini dei Medici dalla gestione dell’evento formativo mettendo a rischio il livello standard qualitativo professionale. La formazione dei medici dovrebbe essere gestita dalle istituzioni [Fnomceo e Ministero] con la condivisione delle categorie interessate.
Peraltro in sede locale le varie regioni hanno indirizzi diversi. In particolare la Regione Lazio, considerando la formazione come parte integrante della attivività del Mmg, ritiene che questa debba essere svolta nell’orario di lavoro. A tal uopo sono stati stanziati dei fondi proprio per la formazione obbligatoria, come da convenzione, per i Mmg. Si attende a breve l’avvio di questa risoluzione.
È stato firmato il rinnovo della convenzione, come è andata?
La concertazione, che è durata circa due anni, è stato il risultato di varie proposte fra parte pubblica [Sisac] e sindacati. Fra le varie proposte alla fine è stato favorito, nonostante le critiche, l’associazionismo. Questa soluzione si teme però possa inficiare il rapporto medico-paziente considerato imprescindibile. È stato accolto l’innalzamento del rapporto ottimale [attualmente 1:1000 e in alcune zone 1:700] a 1:1100. Nel corso della trattativa uno dei tentativi della parte pubblica, ovviamente osteggiata da tutte le categorie mediche e quindi non accolta, è stata quella di sganciare la convenzione dal contratto nazionale, facendo scomparire il Dpr che da anni lo regola e spostando la contrattazione a livello regionale o addirittura a livello locale.
Oltre a quelli nazionali sono stati stipulati accordi a livello regionale e in particolare la Regione Lazio ha stipulato un accordo con i Mmg che prevede l’apertura di studi associati a turnazione per 9 ore al giorno, oltre alla creazione di strutture parallele che dovrebbero diminuire l’affluenza ai Pronto Soccorso, strutture già in funzione dal 30 gennaio.
È una buona convenzione? E che ci dice della posizione dello Snami?
Mi sembra una buona convenzione e per quanto riguarda lo Snami, è l’unico sindacato tra i firmatari che ha abbandonato il tavolo delle trattative. Probabilmente all’ultimo momento ha prevalso un’ala "radicale" che ha portato a disconoscere ciò che era stato in precedenza condiviso.
Cosa ci dice della nuova ricetta?
L’entrata in vigore della nuova ricetta è stata procrastinata di qualche mese [doveva iniziare il 1° gennaio] per permettere lo smaltimento delle scorte del vecchio ricettario e un avvio graduale sia dal punto di vista normativo [cambio dei codici di esenzione ticket che devono essere uguali su tutto il territorio nazionale] sia per evitare disservizi nella consegna ricettari. Il nuovo ricettario è legato al sistema di monitoraggio della spesa sanitaria [Progetto Ts].
La nuova ricetta non comporterà cambiamenti burocratici e prescrittivi da parte dei medici.
Qual’è la sua attività in seno alla Fimmg?
In questi anni la Fimmg ha lavorato affinché i consigli che diamo nei nostri studi escano dalle loro mura e formino il cittadino-paziente per fargli crescere la consapevolezza dei propri malanni. Da 3 anni abbiamo iniziato una attività di informazione televisiva con un programma dal titolo Medicina di famiglia-Percorsi in sanità. Inoltre sono Direttore responsabile della rivista ufficiale della Fimmg Lazio Lo dice la Fimmg.


Dubbi medici
Ma queste Medicine non convenzionali [Mnc] funzionano? Tutte? Nessuna? Qualcuna? E quali? Queste domande sono un vero dubbio amletico per il medico, che spesso si trova a dover rispondere a domande simili rivoltegli dal paziente che non ha trovato nella Medicina allopatica risposte terapeutiche esaurienti. La Fnomceo ha affrontato il problema affermando che le Mnc sono atti medici e che devono essere eseguite da medici [ma non esisteva già il reato di esercizio abusivo della professione?] e proponendo elenchi di medici da tenere presso gli ordini provinciali. Per quest'ultima proposta due obiezioni: chi certificherà l'idoneità dei medici iscritti in questi elenchi che saranno autocertificati; in secondo luogo ve lo immaginate il paziente che ha deciso di rivolgersi ad un medico che pratica una Mnc e che si reca presso l'Ordine per consultare l'elenco. Stranamente nessun portavoce delle Mnc ha mai chiesto con forza l'unica cosa utile al cittadino e alla comunità: lo studio e la validazione di ciascuna Mnc. Da parte sua la parte pubblica si guarda bene dallo stanziare fondi a questo scopo. Un'ultima domanda: come mai alcune Mnc sono riuscite a trovare ospitalità in alcune Asl del Ssn?
luiguacci@virgilio.it