Posturologia
Guarire con l’anti-ginnastica
di
Marilina Lavecchia e Simona Felsi
Un
corpo fluido come la vita
C'è una casa con il tuo nome. Ne sei l’unico
proprietario, ma molto tempo fa ne hai perduto le chiavi. Cosi rimani
fuori e ne conosci solo la facciata. Non ci abiti. Questa casa,
rifugio dei tuoi ricordi più nascosti, più lontani,
è il tuo corpo.- Così inizia Guarire con l’Anti-Ginnastica
[Mondatori, 1978] di Therese Bertherat, la chinesiterapeuta che
negli anni 70’ ha messo a punto questa tecnica psico-corporea.
Come fare a ritrovare le chiavi? Innanzitutto imparando a conoscere
il proprio corpo, dimenticando tutto ciò che hanno detto
gli altri: -troppo flaccido, troppo debole, troppo grasso, troppo
magro. Scordiamoci di quelle parole perché tutti noi siamo
belli e ben fatti, ma la nostra forma è nascosta da ogni
sorta di contrazioni, rigidità, dolori o deformazioni, assai
raramente congenite. Queste tensioni e contrazioni sono reazioni
del corpo agli eventi della vita, dalla nascita ad oggi ed hanno
dato al corpo l’organizzazione muscolare che ha in questo
momento, eppure nulla è irreversibile a qualsiasi età.
L’antiginnastica ci permette di ritrovare la mobilità
e la vitalità con dei movimenti piccolissimi ed estremamente
precisi che corrispondono alla esatta fisiologia dei nostri muscoli,
senza mai forzare, risvegliando ogni singolo muscolo, dal più
grande al più piccolo, sino al più dimenticato e risvegliare
tutte le zone morte della nostra muscolatura liberandoci da tutta
una serie di dolori e rigidità muscolari, in primo luogo
dal mal di schiena. Il lavoro dell’antiginnastica è
dunque quello di condurre dolcemente la persona, attraverso movimenti
precisi di tutto il corpo, a trovare un allungamento della catena
muscolare posteriore. È questa catena muscolare infatti che
governa tutto, è lei che dà la forma a tutto il nostro
corpo ed è responsabile dei nostri dismorfismi. Se una gamba
è più corta dell’altra, la compensiamo con una
soletta, come se fosse un problema di pareggiare le gambe di un
tavolo. E se fosse la base del dorso che si ritira e che fa risalire
l’anca? Perché non provare allora a lavorare sull’allungamento
della schiena? L’antiginnastica non cerca di sapere le ragioni
delle nostre contratture. Curare le ferite dell’anima può
essere un percorso parallelo. Ciò che importa è che
il corpo torni vivo, fluido come la vita.
Per avere informazioni visitate www.antiginnastica.com
o telefonare a Marilina Lavecchia 3290926524 o Simona Felsi 3473179183,
diplomate Anti-Ginnastica presso il centro Agtb di Parigi e che
svolgono questa attività anche a Roma.
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