MTM n°10
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 3 - Numero 6 - nov/dic 2004
Speciale l'altra medicina - Libertà di movimento
 



Anno 3 - Numero 6
nov/dic 2004

 


Posturologia: Le vie dello Shiatsu


Un modello integrato di terapia dell’ernia discale
di U. Mosca [nella foto], M. Cigada, F. Misitano, F. Rossetti
Shiatsu e armonia del Ki’Qi
di Gabriella Poli
Lo Shiatsu Namikoshi: da una semplice intuizione a una meravigliosa terapia
di Fulvio Palombini
Osteopatia: Il Movimento, questa è la Vita
Boussemart Marjorie


Umberto Mosca
Umberto Mosca

Un modello integrato di terapia dell’ernia discale
di U. Mosca [nella foto], M. Cigada, F. Misitano, F. Rossetti

-Umberto Mosca
, medico chirurgo, specialista in Chirurgia d’urgenza, agopuntore, osteopata DO, presidente Aiki Shiatsu
Kyokai Ithaki - Via Compagnoni 5, 20129 Milano tel/fax 02.2951549 - u.mosca@cites.it
-Mario Cigada, medico chirurgo, specialista in Oftalmologia, psicoterapeuta, Consiglio direttivo dell’AMISI
-Filippo Misitano
, medico chirurgo, specialista in Odontoiatria
-Fabio Rossetti, medico chirurgo, specialista in Odontoiatria


Le vie dello shiatsu sono scuole che interpretano una disciplina dell’estremo oriente. Oggi gli operatori shiatsu sono impegnati nell’acquisizione di un riconoscimento ufficiale della loro arte: si muovono con passione verso gli altri per poter offrire loro benessere.

L'ernia del disco non è una malattia, rappresenta piuttosto un adattamento della struttura del rachide alla malattia vera, che è costituita da un eccesso o da uno squilibrio di carico meccanico sulla colonna, prodotto in genere dall’interazione tra un numero di concause, tra cui le più frequenti sono:
• eccesso di peso
• squilibri muscolari determinati da vita sedentaria, traumi o da abitudini posturali non fisiologiche [posizioni di lavoro, espressioni posturali della personalità] o specializzazioni esasperate [sportivi, musicisti, addetti a lavori pesanti e ripetitivi],
• squilibri posturali originati da disfunzioni occlusali, visive, cicatrici disfunzionali, intolleranze alimentari, stress emotivi, disfunzioni del movimento craniosacrale, etc.
Da questo punto di vista le terapie farmacologiche normalmente usate non hanno che un effetto palliativo in quanto non possono intervenire sul meccanismo eziopatogenetico della “malattia”. Lo stesso si può dire degli interventi chirurgici, che spesso hanno solo l’effetto di aggiungere un altro problema a quelli che il paziente ha già….
Il nostro gruppo di lavoro, che comprende tre agopuntori, uno dei quali è anche osteopata, tre dentisti, un oculista funzionale, un omeopata, una kinesiterapista e diversi terapisti shiatsu, ha sviluppato negli anni un approccio complesso alla terapia dell’ernia del disco che prevede interventi coordinati ed integrati su tutte queste componenti, in modo da riportare la colonna ad un funzionamento il più fisiologico possibile. Quando si eliminano le cause degli squilibri che hanno portato alla protrusione prima e all’espulsione dell’ernia dopo, viene a cessare la spinta meccanica all’espulsione del materiale discale, e quello già espulso viene eliminato nel giro di qualche mese o anno dalle cellule deputate al rimaneggiamento dei tessuti. Questo modello di lavoro si dimostra estremamente efficace sia nella fase acuta che in quella cronica.
Il Snc organizza la posizione e l’assetto del corpo nello spazio contro la forza di gravità sulla base delle afferenze esterocettive che provengono principalmente dal sistema visivo, secondariamente da quello uditivo, e di quelle propriocettive che derivano dal sistema muscoloscheletrico e da quello vestibolare: qualsiasi informazione disfunzionale che provenga da uno di questi distretti è in grado di determinare una disorganizzazione dell’assetto posturale che, in ultima analisi, determina uno stress a livello della colonna.
L’esame posturale permette in genere di evidenziare queste influenze: viene effettuato osservando l’assetto posturale del paziente rispetto al filo a piombo con gli eventuali occhiali o lenti a contatto, ad occhi aperti senza correzioni oculari, ad occhi chiusi, in modo da eliminare le eventuali disfunzioni visive. L’esame viene ripetuto con le stesse modalità dopo aver portato in equilibrio l’occlusione dentale con l’ausilio di tamponi salivari o di una pasta di silicone. Se il paziente non si è ancora allineato sarà necessario eliminare le eventuali disfunzioni vertebrali ancora presenti, le cicatrici disfunzionali e le eventuali disfunzioni del sistema craniosacrale. L’influenza di altre problematiche esistenti [fattori alimentari o psicoemotivi] può essere temporaneamente eliminata da prodotti omeopatici specifici. L’influenza di ognuno dei fattori sopraelencati può essere confermata dai tests di localizzazione terapeutica della kinesiologia applicata.
Al termine dell’esame posturale si può quindi stilare un elenco delle influenze disfunzionali sulla postura e predisporre per ognuna di esse un opportuno piano di trattamento.Il piano di terapia, che sarà personalizzato per ogni paziente, prevederà quindi una serie di interventi con specifiche competenze, diverse ma altamente integrate tra di loro, in modo che ogni atto terapeutico miri allo stesso obiettivo, cioè riportare la colonna ad affrontare la forza di gravità nel modo più fisiologico e, quindi, economico possibile.
[Il testo integrale è disponibile all’indirizzo www.cites.it/documenti.htm]


Lo shiatsu e il Cites
Nel 1955 lo Shiatsu fu riconosciuto come pratica terapeutica autonoma dal Ministero della Salute Giapponese

Con il termine shiatsu [in giapponese shi=dita, atsu=pressione] si indica una forma di terapia manuale elaborata nei primi decenni del Novecento, costituita dalla sintesi tra la tecnica del massaggio tradizionale giapponese anma, caratterizzato da pressioni su punti detti “tsubo”, il massaggio cinese, e le tecniche di terapia manuale di derivazione occidentale come le mobilizzazioni articolari, osteopatia e chiropratica.
Nel 1955 lo Shiatsu fu riconosciuto come pratica terapeutica autonoma dal Ministero della Salute Giapponese. Intorno alla metà degli anni settanta è stato introdotto in Italia dal maestro Y. Yahiro.
Nel 1997 nasce il CITeS [Collegio Italiano dei Terapisti Shiatsu] con l’intento di dare un’identità alla pratica professionale dello shiatsu, nella convinzione, maturata in anni di esperienza clinica professionale, che lo shiatsu è una disciplina efficace ed affidabile anche in campo sanitario. Il CITeS si propone quindi una precisa identità professionale per l’operatore Shiatsu, definendone con precisione competenze e limiti, in un dettagliato profilo professionale che risulta a tuttora l’unico esistente nel genere in Italia.

CITeS (Collegio Italiano dei Terapisti Shiatsu)Queste le scuole aggregate al CITeS con programmi di formazione triennale:

AIKI SHIATSU KYOKAI Via Eustachi 7-Milano tel. 02.29515497
LA MANDRAGORA Piazza V. Veneto 15-Palermo tel. 091.306141
SAMMASATI Via Cincinnati 4- Mestre tel. 041.611635
TIAN DI SHIATSU Pistoia tel. 057.334947
CENTRO SHEN Via S. Santarosa, 10E-Pomezia [Roma] tel. 06.9100249
IL SOLE CENTRO STUDI SHIATSU Via S. Ippolito, 15a-Roma tel. 06.44231923

CITeS (Collegio Italiano dei Terapisti Shiatsu)
Tel. 091.306141
www.cites.it


Gabriella Poli
Gabriella Poli

Shiatsu e armonia del Ki’Qi
di Gabriella Poli
Direttrice Didattica Sede di Roma dell’Istituto Europeo di Shiatsu
Logo

 

 


Consiste in un trattamento mediante pressioni sul corpo con pollici, palmi delle mani, gomiti e ginocchia, usando il peso del corpo rilassato. La pressione è esercitata sulla rete dei Meridiani.

Lo Shiatsu, definito dalla Federazione Italiana Shiatsu[R] come «un’arte autonoma per la salute», è una pratica che nasce in Giappone negli anni venti traendo origine e fondandosi su principi appartenenti alle tradizioni cinese e giapponese. Esso infatti si basa sul concetto del Ki ‘ Qi per i Cinesi - che viene tradotto comunemente, ma in modo riduttivo, come Energia vitale. Il Ki rappresenta il principio base unitario di tutti i fenomeni naturali compreso l’Uomo e si manifesta e può essere percepito come “materia/energia” o come “struttura/funzione”. Secondo la tradizione orientale è il libero ed armonioso fluire del Ki che permette all’Essere Umano di mantenere il suo originale e naturale stato di benessere. L’interagire quotidiano con il mondo esterno, lo stress, i traumi non solo fisici ed i condizionamenti in generale, possono modificare o impedire il libero flusso del Ki nel nostro sistema energetico e quindi alterare un armonioso stato di esistenza. Lo Shiatsu, agendo sul Ki e favorendone il libero fluire, aiuta a ripristinare l’armonia ed il benessere originari. Non si rivolge quindi né al “sintomo” né alla “malattia”, ma all’Essere Umano considerato nella sua unità di Corpo, Mente e Spirito ed è quindi estraneo ai concetti di “malattia” e “terapia” così come comunemente intesi. Lo Shiatsu consiste in un trattamento effettuato mediante pressioni sul corpo del ricevente con pollici, palmi delle mani, gomiti e ginocchia, usando solo il peso del corpo rilassato. La pressione viene esercitata sulla rete dei Meridiani [canali energetici], zone e punti che, tutti insieme, costituiscono la “struttura energetica” dell’essere umano. La formazione professionale dell’Operatore è originale e autonoma e prevede un minimo di tre anni. L’Istituto Europeo di Shiatsu è una Scuola europea che è firmataria dell’accordo Fis/Scuole, e che pertanto garantisce i requisiti formativi da questa richiesti.


Fulvio Palombini Fulvio Palombini

Lo Shiatsu Namikoshi: da una semplice intuizione a una meravigliosa terapia
di Fulvio Palombini

Medico Chirurgo, Docente all’Università la Sapienza di Roma
Direttore della Scuola Italiana Shiatsu


È una delle terapie manuali più efficaci in molte problematiche dell’apparato muscolo-scheletrico ed in numerose patologie del sistema nervoso e gastroenterico


Lo Shiatsu è una tecnica basata sulla digito pressione inventata e codificata dal maestro giapponese Tokujiro Namikoshi. Anche se molti ancora credono il contrario, non esistono testi antichi dove compare la parola Shiatsu [Shi = dito - atsu= pressione]. È una tecnica basata fondamentalmente sulla risposta naturale che l’uomo mette in atto quando prova una sensazione dolorosa : si preme dove si ha dolore. Pensate agli atteggiamenti dei bambini quando hanno un dolore, pensate a cosa fate voi adulti quando sbattete un piede, una mano o quando avete mal di testa, premete dove il dolore è insopportabile, fino a che la sensazione cambia diventando quasi piacevole. Il giovane Namikoshi iniziò questa pratica 90 anni fa ad Okkaido, un’isola fredda del Giappone, quando la madre iniziò a soffrire di dolori reumatici. Il Giappone di allora non aveva il servizio sanitario di oggi. Non c’erano medici o fisioterapisti a cui rivolgersi, ci si affidava all’arte dell’arrangiarsi. Fu in questo contesto che Namikoshi intuì che la pressione allenta il dolore. Alla fine della 2° guerra mondiale il Giappone era totalmente sconvolto. Molte persone cercavano nella medicina tradizionale giapponese un rifugio sia come pazienti. che come terapeuti. Namikoshi, sfruttando la particolare situazione socio politica, lavorò al riconoscimento istituzionale dello shiatsu come “Terapia sociale”. Nel 1957 il suo impegno viene premiato dal Ministero della salute giapponese. Da allora lo Shiatsu diviene una terapia sanzionata e definita con la frase: «Una tecnica manuale non invasiva, basata sulla digito pressione, in grado di dare al corpo quella capacità di auto guarigione che solo il corpo umano possiede». Ad oggi l’unica Scuola di Shiatsu riconosciuta in Giappone è il Japan Shiatsu College di Tokyo, fondata dallo stesso Tokujiro Namikoshi, morto a Tokyo nel 2000 all’età di 95 anni.
In Italia la divulgazione dello Shiatsu la si deve a Rudy R. Palombini primo europeo a diplomarsi al Japan Shiatsu College di Tokyo [1964]. Rudy intuì immediatamente le grandi capacità terapeutiche di questa disciplina. Nel 1979 Palombini apre la Scuola Italiana Shiatsu con l’autorizzazione del maestro Tokujiro e da allora la Scuola di Roma inizia una strettissima collaborazione con la Scuola Giapponese. Dal 1994, scomparso il maestro Rudy Palombini, la maestra Matsuko Namikoshi direttrice del Japan Shiatsu College di Tokyo, presiede gli esami della Scuola di Roma e firma gli attestati rilasciati agli studenti. Possiamo affermare con grande soddisfazione che è l’unica caso di un cosi importante riconoscimento al di fuori del Giappone. Oggi siamo convinti che lo Shiatsu è una delle terapie manuali più efficaci in molte problematiche dell’apparato muscolo scheletrico ed in molte patologie del sistema nervoso e gastro enterico e che pertanto merita un rapido riconoscimento. Ringraziamo gli editori chiudendo questa semplice presentazione con una frase del maestro Rudy Palombini: «Lo Shiatsu deve diventare un diritto per tutti e non un beneficio per pochi».

LogoScuola italiana Shiatsu
Piazzale Flaminio,9 - 00196 Roma
Tel 06.3201908 - Fax 06.3201822
info@shiatsupalombini.it - www.shiatsupalombini.it

 


Osteopatia: Il Movimento, questa è la Vita
Ciò che caratterizza l’uomo è la struttura, è il movimento; ciò che contrassegna lo stato di salute è il mantenimento dell’omeostasi. L’Osteopatia è la metodica terapeutica concepita alla fine del 1800 dal medico A.T. Still, il quale studiò i rapporti esistenti tra il concetto di salute e l’equilibrio funzionale dell’insieme delle strutture del corpo umano. Basandosi sulla conoscenza approfondita delle scienze come l’anatomia e la fisiologia, l’osteopata basa il suo intervento sulla valutazione delle relazioni tra le strutture anatomiche e gli apparati fisiologici ponendo il paziente al centro del progetto terapeutico. Boussemart Marjorie cell.335.81.58.228