MTM n°11
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 4 - Numero 1 - gen/apr 2005
Attualità - ricerca scientifica - Estetica
 




Anno 4 - Numero 1
gen/apr 2005


 


Seno o non seno? Misure più grandi con la gomma BUST-UP

Per molte donne rappresenta una vera ossessione. Armonioso, seducente, intrigante, sexy, materno, consolatorio, accogliente, caldo: il seno costituisce un oggetto carico di fascino, sensualità, persino di mistero.
Ma i problemi nascono quando la crescita non corrisponde alle aspettative.
Il tormento estetico prende il sopravvento e la caccia alla migliore soluzione che doni un torace più pieno diviene estenuante. Sono passati più di cent’anni, da quando a Vienna il dottor Robert Gersuny tentò di rendere più appariscente il decolleté di una sua cliente iniettandole paraffina nelle mammelle. Da allora il seno femminile è diventato oggetto di ogni tipo di protesi: si sono provati grasso animale e cartilagini, sfere di vetro e avorio, spugne e poliuretano, e persino il pelo. Il materiale più diffuso è stato, per molti anni, il silicone, che tuttavia è stato proibito negli Usa a partire già dal ’91 in quanto sembra favorire malattie autoimmuni. Ora l’ultima originale novità arriva dal Giappone, e si chiama Bust-up, una gomma da masticare che non soltanto aumenta il volume del seno, ma che combatte anche i segni dell’età, aiuta la circolazione e riduce lo stress. Presentato alla Tokyo Healt Fair nella capitale giapponese, il chewing gum miracoloso è aromatizzato alla rosa e va masticato per tre o quattro volte al giorno. Il segreto di Bust-Up starebbe nella “pueraria” mirifica, pianta officinale originaria dell’Asia [la kwao krua bianca thailandese], e suo fondamentale principio attivo.
Come si forma il seno e quali le misure ideali?
Nell’embrione umano di circa quattro settimane di vita sono già presenti i primi abbozzi della ghiandola mammaria in forma di due creste. In seguito le creste formano delle protuberanze emisferiche e simmetriche, che corrispondono alle future ghiandole, che si atrofizzano tutte ad eccezione di quelle situate nella zona toracica, che costituiranno il capezzolo e l’areola. Ogni donna sviluppa un seno diverso: il volume e la forma delle mammelle sono regolati geneticamente, ma a determinarli possono essere vari fattori esterni come l’indice di grasso corporeo, l’alimentazione, lo stile di vita, lo sport. Il seno in genere comincia a formarsi tra i 9 e gli 11 anni e può crescere di volume fino addirittura ai venti. Non esistono misure ideali del seno, anche se c’è chi si è cimentato a ridurre un concetto di bellezza ad una pseudoformula matematica in cui un seno ideale avrebbe una distanza tra bordo inferiore ghiandolare e capezzolo di 6/7 cm, e dal capezzolo al bordo mammario superiore circa 9/10,5 con un volume di circa 250-300 cm cubici. E se non bastassero, provate a masticare.


Cosmetici? No grazie
L’avevamo già detto ed ora la conferma arriva direttamente dagli Usa: dei cosmetici non c’è da fidarsi. La sconcertante affermazione giunge dal recente studio pubblicato dall’autorevole Environmental Working Group di Washington secondo cui solo 18 dei 7.500 articoli oggi in commercio sono completamente sicuri. Dal mascara ai dopobarba e dagli shampoo alle creme per il corpo, quasi nulla si salva dalla lista nera. Il 28% dei 711 prodotti esaminati infatti contenevano ingredienti legati alla formazione di tumori, allergie, intossicazioni, problemi riproduttivi, intossicazioni e malattie respiratorie. Un duro colpo per un mercato con un giro di affari annuo di oltre 35 miliardi di dollari, solo negli Usa. La scoperta ha scosso anche gli organi proposti al controllo come la Food and Drug Administration [Fda -l’ente federale che regola cibi, medicine e cosmetici] che ha minacciato di intervenire con una legge che obbligherebbe i prodotti, la cui sicurezza non sia stata verificata a essere impacchettati, con un’avvertenza: «La sicurezza di questo prodotto non è ancora stata testata. Possibili effetti nocivi sulla salute».
Studio completo sul sito: www.ewg.org/reports/skindeep