MTM n°15
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 5 - Numero 2 - lug/nov 2006
Mostre
 


Olimpia De Caro
Olimpia De Caro

Anno 5 Numero 2
lug/nov 2006

 



Le vie dell’arte
Andrea Mantegna

Padova, Verona, Mantova: un artista per tre città

di Olimpia De Caro

CristoAd Andrea Mantegna, in occasione del V centenario della morte, è dedicata una ricca esposizione, articolata in tre interessanti mostre inaugurate in contemporanea il 16.09.06 e visitabili fino al 14.01.2007 a Padova, a Verona e a Mantova, caratterizzate da più di 350 opere provenienti dai più noti musei italiani e stranieri.
Tre grandi mostre per ricordare e per approfondire una delle figure di spicco del Rinascimento italiano e che danno vita ad un evento espositivo inedito e di grande richiamo, di ampia rilevanza scientifica e culturale, connotato da un taglio decisamente ambizioso che prevede l’esposizione delle opere dell’artista affiancate da quelle dei suoi maestri e dei suoi seguaci, protagonisti insieme a Mantegna di una nuova maniera di espressione artistica.

MANTEGNA E PADOVA 1445 -1460
PADOVA, MUSEI EREMITANI
crocifissioneoNella mostra di Padova sono messi in luce essenzialmente gli anni di formazione del Mantegna presso la bottega di Francesco Squarcione. La città in quegli anni era principale crocevia di notevoli esponenti dell’arte e in essa fiorivano botteghe artistiche di intensa creatività. È a Padova che Mantegna ebbe modo di ammirare le opere di Paolo Uccello, Filippo Lippi e di apprezzare l’arte di Donatello. La mostra, allestita da Mario Botta, riunisce a Padova opere significative nella formazione del Mantegna quali Madonna con Bambino dello Zoppo, prestata in via eccezionale dal Louvre, la Madonna con Bambino e cardellino dello Schiavone, proveniente da Amsterdam.
Sarà possibile ammirare nell’esposizione il restauro della Cappella Ovetari con la ricomposizione di parte del ciclo degli affreschi con le storie dei Santi Giacomo e Cristofaro, distrutti durante la seconda guerra mondiale. Piacevole sorpresa per il visitatore sarà anche l’esposizione della Madonna della Tenerezza, bellissimo dipinto inedito attribuito a Mantegna.

Mantegna e le arti a Verona 1450 -1500
VERONA, PALAZZO DELLA GRAN GUARDIA
MadonnaIl nucleo centrale della mostra di Verona è costituito dal trittico di San Zeno del 1456-59, la cui presenza permette un confronto in diretta con gli studi preparatori e con le indagini riflettografiche all’infrarosso che hanno rilevato oltre al disegno sottostante importanti novità. L’altra opera notevole è la Madonna in gloria tra Santi e Angeli, nota come Pala Trivulzio, eseguita per la Chiesa di Santa Maria in Organo del 1497 e conservata al Castello Sforzesco di Milano. Le due opere dipinte dal Mantegna per Verona esercitarono una notevole influenza sull’arte contemporanea e contribuirono insieme a tante altre a rendere il Maestro uno dei massimi esponenti di un rinnovato linguaggio figurativo. La mostra è corredata anche da sezioni dedicate al disegno, alla miniatura, alla scultura, all’architettura, alla medaglistica, all’editoria che offrono al visitatore un quadro culturale completo del periodo in esame.

Mantegna e Mantova 1460-1506
MANTOVA, PALAZZO - TE FRUTTIERE
A Mantova Mantegna arrivò nel 1460 e vi rimase fino all’anno della morte 1506. A Mantova divenne pittore di corte dei Gonzaga, ponendo il suo talento al servizio esclusivo della famiglia.
Qui venne a contatto con l’arte prorompente di Leon Battista Alberti. Influenzato dalla cultura albertina e dagli studi sui rapporti tra architettura e decorazione dipinta, avviata già negli anni giovanili a Padova, realizzò nella città dei Gonzaga alcuni tra i suoi massimi capolavori che trovarono il culmine nella decorazione della Camera Picta detta degli Sposi, affrescata nel Castello di San Giorgio.
È a Mantova che Mantegna vide la sua fama innalzarsi a livello sopranazionale.
In questa città il grande artista lasciò tracce indelebili del suo stile rivoluzionario e della sua mirabile arte che tanta influenza esercitarono anche sulle generazioni successive.