Sindrome
di... Che cos’è la sindrome di Noonan
La sindrome è associata a
bassa statura ed altre anomalie minori
della Dott.ssa D. Concolino
Cattedra di Pediatria Università “Magna Graecia”
di Catanzaro. Direttore Prof. Pietro Strisciuglio
E' una malattia genetica che porta
il nome di una cardiologa pediatra, Dr.ssa J. Noonan, che la descrisse
nel 1963 in pazienti di entrambi i sessi che giungevano alla sua
osservazione per una patologia di una valvola del cuore [stenosi
polmonare], bassa statura e presenza di caratteristiche facciali
simili. L’analisi cromosomica era normale mentre le anomalie
cliniche apparivano ricorrenti nelle famiglie. Fu inizialmente confusa
con un’altra sindrome, descritta nel 1938 da H. Turner, in
quanto caratterizzata da alterazioni simili, ma diversa poiché
caratteristica del sesso femminile per l’assenza di un cromosoma
sessuale [X oY] e pertanto chiamata erroneamente Sindrome di Turner
maschile; nel 1965 Summit e coll. la definirono come un’entità
clinica a se stante, coniando il termine di Sindrome di Noonan.
La sindrome ha un’incidenza di 1:1000-2500 nati, si trasmette
con un meccanismo autosomico dominante [espressione dominante di
un carattere genetico dipendente da uno dei cromosomi non implicati
nella determinazione del sesso e per questo chiamati autosomi] con
estrema variabilità clinica e colpisce sia i maschi che le
femmine. È presente sin dalla nascita ma la diagnosi, essendo
ancora basata sulle caratteristiche fenotipiche, può essere
fatta a diverse età. Nel neonato i segni clinici sono spesso
sfumati e se non è presente una cardiopatia congenita o storia
familiare positiva, la diagnosi viene posta più tardivamente
per lo più dopo la II infanzia o in alcuni casi persino in
età adulta. Le caratteristiche cliniche della sindrome sono
numerose ed il grado di gravità differisce da caso a caso.
Le anomalie cardiache si riscontrano nell’80% dei pazienti
e sono rappresentate da stenosi della valvola polmonare [ristrettezza
della valvola che porta il sangue dal cuore ai polmoni per essere
ossigenato], cardiomiopatia ipertrofica [patologia nella quale si
verifica un aumento di spessore del muscolo cardiaco], difetto interatriale
[presenza di un foro tra gli atri] e difetto interventricolare [presenza
di un foro tra i ventricoli]. Le caratteristiche facciali sono a
carico dell’occhio dove la palpebra superiore dà l’impressione
di essere pesante per cui copre parte dell’occhio [ptosi palpebrale],
la rima palpebrale è rivolta verso il basso, vi è
una piega cutanea che copre l’angolo interno degli occhi [epicanto]
e un aumento della distanza che separa i due occhi [ipertelorismo];
delle orecchie che possono presentare un basso impianto ed essere
ruotate posteriormente; del naso dove la radice è appiattita
e questo contribuisce a far sembrare aumentata la distanza tra i
due occhi; del collo che appare corto e presenta delle pliche cutanee
che dalla parte superiore del collo si estendono lateralmente sulle
spalle [pterigio]. La bassa statura compare dopo la nascita e nell’età
adulta la statura definitiva è in media di 162.5 cm nei maschi
e 151 cm nelle femmine. In alcuni casi è stato effettuato
trattamento con ormone della crescita ma i risultati delle ricerche
effettuate dimostrano un miglioramento della statura [sia nei soggetti
che presentavano un effettivo deficit di ormone della crescita che
nei pazienti con secrezione normale dell’ormone] a breve termine
[un anno dopo l’inizio del trattamento]; più discordanti
sono i dati relativi all’efficacia del trattamento a lungo
termine e quindi sulla statura finale. Le tappe dello sviluppo psicomotorio
in alcuni casi sono acquisite con ritardo [ad es. acquisizione della
posizione seduta in media a 10 mesi, primi passi a 21 mesi] e nel
33% dei casi è presente un ritardo mentale di solito lieve-moderato
con maggiore compromissione dell’area del linguaggio. La maggior
parte dei pazienti [90-95%] presenta una particolare conformazione
dello sterno, carenatum [sporgente] nella parte superiore ed excavatum
[depresso] in quella inferiore. Altre caratteristiche cliniche sono
un criptorchidismo [nel 60% dei maschi vi è mancata discesa
di uno o entrambi i testicoli nello scroto], problemi di coagulazione,
strabismo e/o difetti di rifrazione, malocclusione ed aumento di
volume del fegato e della milza non in relazione alla patologia
cardiaca. La diagnosi viene oggi effettuata su base clinica sebbene
non tutte le caratteristiche descritte devono essere necessariamente
presenti nel singolo paziente per porre la diagnosi.
Genetica
Un gene chiamato PTPN11, localizzato
sul braccio lungo del cromosoma 12, è stato recentemente
identificato come responsabile della sindrome nel 45% dei pazienti
affetti. Le ricerche di biologia molecolare stanno studiando altri
geni, localizzati su regioni cromosomiche diverse, coinvolti nella
sindrome.
Trasmissione autosomica dominante: in circa il 50% dei casi vi è
una storia familiare positiva per Sindrome di Noonan; in questi
casi la trasmissione avviene attraverso un meccanismo di tipo autosomico
dominante, cioè è sufficiente la mutazione di un solo
gene della coppia genica per determinare la malattia [in tal modo
un genitore affetto ha il 50% di probabilità di trasmettere
la malattia al figlio].
Mutazione de novo: nel restante 50% dei casi l’evento si verifica
per la prima volta nel soggetto affetto come mutazione spontanea
dell’informazione genica. In questo caso la probabilità
che l’evento si ripeta nelle successive gravidanze [rischio
di ricorrenza] è pari al 5%.
Notizie utili
Codice di malattia rara: RN1010
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