Comunità
di Sant’Egidio - Abbasso il grigio 2006
La mostra è il risultato artistico
di un'amicizia che dura da più di trent'anni
di Nicoletta
Alborino
Dopo
il successo di pubblico e di critica dello scorso anno, è
tornata la mostra Abbasso il grigio!. Non è una mostra come
tutte le altre. È il risultato artistico di un'amicizia che
dura da più di trent'anni, con centinaia di disabili della
Comunità di Sant'Egidio e di molte altre associazioni. La
Mostra è stata organizzata dalla Comunità di Sant'Egidio
e da Gli Amici, movimento presente in diverse città italiane
ed europee e composto da alcune migliaia di disabili mentali, che
condividono lo spirito della Comunità di Sant'Egidio. Il
percorso condotto negli ultimi anni da Gli Amici, è stato
alimentato dalla crescente consapevolezza che la disabilità
mentale nasconde intelligenze dai percorsi diversi e utilizza sistemi
di apprendimento non usuali. Nel corso degli anni la manifestazione
ha dimostrato che si possono produrre opere di notevole valore artistico
anche quando si fa fatica ad esprimersi. Dipingere è diventato
per gli artisti un modo per acquistare la stima di se stessi, comunicare
agli altri le "voci di dentro", assumere un'identità
positiva e propositiva di fronte alla realtà. «Dalla
mostra Abbasso il grigio! emerge che quello dei disabili- sottolinea
Monsignor Ambrogio Spreafico, rettore della pontificia Università
Urbaniana- è un mondo che vede; è un mondo che pensa,
in una società che è abituata a non vedere e a non
pensare, specialmente ai problemi di chi è più povero
ed ai paesi lontani. I quadri esprimono una grande cultura. Spesso
i disabili dimostrano di avere una conoscenza ed una attenzione
a ciò che accade nel mondo, anche in mondi lontani come l’Africa,
molto superiore alla media delle persone normali».
Il tema della mostra Abbasso il grigio! del 2006-2007 è stato
il mondo dei bambini: i ricordi, le paure, i sogni, il dolore e
il gioco, le guerre, le favole, il futuro. Il mondo dei bambini,
i bambini nel mondo. Gli artisti, perché questo è
l’unico titolo che meritano questi giovani talenti, sono stati
premiati da una giuria
composta da noti pittori in una cerimonia che si è svolta
in una piazza San Cosimato, gremita di gente o meglio di “Amici”
festanti. Si è percepita la reale emozione di tutti i premiati,
non tanto per il premio ricevuto ma per essere riusciti ad esprimere
al mondo intero la propria energia, la propria sensibilità,
la propria capacità di parlare della grande fragilità
dei bambini, ma soprattutto la propria speranza di un mondo migliore,
in grado di capire la drammaticità degli eventi che colpiscono
i bambini.
Vogliamo sottolineare l’intensità di un quadro in particolare,
non tanto in quanto vincitore della mostra, ma per il suo contenuto,
per il modo profondo in cui l’artista è stata capace
di rappresentare la linea della vita di una bambina entrata in coma
a causa di maltrattamenti. Una linea che da retta senza alcun segno
di movimento comincia a salire, a rinascere, a riprendere il contatto
con il cielo blu della realtà.
Ma un anno scorre troppo velocemente, e tante sono le cose da dire
e tante sono le strade per sperimentare tecniche, materiali e linguaggi
artistici diversi. Per questo la mostra è diventata Biennale,
ma quest’appuntamento del 2006 non è per questo stato
meno ricco.
Nelle edizioni degli anni passati gli artisti hanno affrontato temi
impegnativi, tra i quali la Dichiarazione Universale dei Diritti
dell'Uomo, l'Handicap, il Nuovo Millennio, la Città, l'Amicizia,
testimoniando la loro capacità di giungere al cuore dei problemi.
Lo scorso anno la Mostra aveva come tema l’Africa: fra le
migliaia di ospiti che l’hanno visitata ed apprezzata ce n’è
stato uno particolarmente illustre, il Presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, che ha acquistato una delle opere in Mostra.
MANIFESTO DEGLI AMICI
Siamo tanti.
Ci siamo
conosciuti in tante città, a scuola nelle case, al lavoro.
Non siamo tutti uguali, ma la diversità è l’allegria
del mondo. Siamo tanti ma sappiamo il nome di tutti: Siamo Gli amici.
Sembriamo deboli ed a volte facciamo fatica, ma insieme abbiamo
una grande forza e possiamo fare tante cose: voler bene, cantare,
dipingere, lavorare, aiutare ed aiutarci. Essere felici. Tutti possiamo
essere amici, a chi è solo, a chi è anziano, a chi
è straniero, a chi è triste, a chi è tenuto
lontano da tutti diciamo: «amico sei importante !!»
L’amicizia non mette nessuno da parte e tira fuori il meglio
di ognuno. Non sappiamo tutto ma sappiamo quello che conta. Sappiamo
che tutti sono belli perché sono amati da Dio e che tutti
sono più felici quando trovano un amico. Sappiamo che l’amicizia
fa finire le guerre, rende amici i nemici, fa sentire vicini i lontani.
Difende quelli che non si possono difendere. L’amicizia cambia
la vita. È l’arma segreta che fa superare le difficoltà
più grandi. Può vincere sempre anche quando sembra
impossibile. Per questo siamo gli amici di tutti: Amici della natura,
di tutti i popoli e di tutte le età. Siamo gli artisti dell’amicizia.
Abbiamo una grande voglia di fare festa e di cambiare il mondo.
Cominciamo dalle nostre città. Costruiamo una città
senza barriere e senza muri tra le persone dove tutti stanno a sentire
gli altri, perché non hanno fretta.
È la città amica. È la città degli amici.
W gli amici.
DREAM: UN SOGNO PER L'AFRICA
Anche quest'anno il ricavato della vendita dei quadri di Abbasso
il grigio! È stato destinato a sostenere il programma DREAM.
L'Aids è, attualmente, la quarta causa di morte nel mondo
e la prima causa di morte in Africa. La Comunità di Sant'Egidio
ha avviato dal 2002 il primo programma globale gratuito di prevenzione
e terapia dell'AIDS in Africa: DREAM.
DREAM è presente oggi in Mozambico, in Malawi, in Tanzania,
in Kenia, nella Guinea Conakry, nella Guinea Bissau, nella Repubblica
Democratica del Congo.
Con DREAM la Comunità di Sant'Egidio realizza oggi il più
efficace programma di cure contro l'AIDS in tutta l'Africa sub-sahariana:
oltre il 97 per cento dei bambini nasce senza il virus da madri
sieropositive o malate e più di 9 adulti su 10, con la tri-terapia,
vivono e riprendono una vita normale. I risultati sono tali che
l'Organizzazione Mondiale della Sanità ne ha fatto un case
study e che alla Comunità di Sant'Egidio è stato assegnato
nel 2004 il Premio Balzan per la Pace.
Per informazioni: Rinaldo Piazzoni 335.8382334
Comunità di Sant’Egidio
Piazza S. Egidio 3/A, 00153 ROMA
TEL +39.585661 FAX +39.58566331
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