MTM n°16
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 6 - Numero 1 - dic/mar 2007
Mostre
 


Olimpia De Caro
Olimpia De Caro

Anno 6 - Numero 1
dic/mar 2007

 




Le Vie dell'arte
Nobiltà di Piero della Francesca e le corti italiane

Iniziative non-profit
di Olimpia De Caro

Piero della FrancescaSi tratta di un vero viaggio intorno a un protagonista della cultura che ha creato il paesaggio con la sua pittura di luce, che ha unificato il linguaggio figurativo attraverso la sua personale visione della prospettiva e che incoraggia il visitatore a ripercorrere Le strade di Piero.
La mostra su Piero della Francesca costituisce di certo l’evento culturale più atteso del 2007, anche a livello internazionale per la rilettura e il contributo scientifico di altissimo livello per meglio inquadrare la figura di questo caposaldo della pittura italiana del Rinascimento. Saranno presenti oltre cento opere, capolavori realizzati da Piero della Francesca e da artisti a lui vicini come Domenico Veneziano, Leon Battista Alberti, Perugino, Luca Signorelli, Pisanello e altri che sfileranno in questa innovativa rassegna che resterà aperta al pubblico dal 31 marzo al 22 luglio 2007, ad Arezzo presso il Museo Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea. A completamento dell’esposizione ci saranno da ammirare i capolavori realizzati ad Arezzo comprendenti il ciclo di affreschi La Leggenda della vera Croce e La Maddalena, a Sansepolcro, sua città natale, La Resurrezione e il Polittico della Misericordia e a Monterchi la famosa Madonna del Parto.
La mostra, che è stata realizzata grazie all’impegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Regione Toscana e la Provincia di Arezzo, è scandita in dieci sezioni come un affascinante viaggio che partendo dai luoghi di origine dell’artista accompagna il visitatore in un viaggio ideale attraverso le corti italiane del Rinascimento ricreandone clima, cultura, personaggi alla riscoperta dell’arte e della grande intuizione pittorica del Maestro. Trovano spazio nella mostra anche trattati e manoscritti come il De prospectiva pingendi, nella versione conservata presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano e in quella manoscritta della Biblioteca Palatina di Parma, il Tractato de Abaco e il Tractato di pratica di geometria, dedicati allo studio dell’aritmetica e dell’algebra. Non mancano i prestiti eccezionali come La Madonna di Senigallia, proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche, commissionata probabilmente da Federico da Montefeltro in occasione delle nozze della figlia Giovanna con Giovanni della Rovere, il dittico dei Duchi di Urbino, icona, forse la più conosciuta, della straordinaria arte di Piero della Francesca, il ritratto di Sigismondo Malatesta, prestato eccezionalmente dal Louvre, la Madonna con Bambino detta la Madonna di Villamarina conservata presso la Fondazione Cini, il San Girolamo e un devoto, proveniente dall’Accademia di Firenze,nel quale si notano gli influssi della pittura fiamminga. Tutta la vita e l’opera di Piero saranno ricostruiti anche sulla base dei suoi spostamenti e dei rapporti con i pittori dell’epoca. Sulla sua vita finora erano poche le notizie certe ma questa mostra, curata da Antonio Paolucci e da Carlo Bertelli, propone una serie di novità di studi e di contributi critici sulla conoscenza del profilo dell’artista, a partire dalla sua data di nascita che, grazie alla scoperta di alcuni documenti che riportano la notizia di Piero come “socio” e non come “allievo” nella bottega di Domenico Veneziano a Firenze, viene anticipata dal 1420 al 1412.


INFO: TEL. 075 1840000

AREZZO:
MUSEO NAZIONALE D’ARTE MEDIEVALE E MODERNA, VIA S. LORENTINO 8
BASILICA DI SAN FRANCESCO
CAPPELLA BACCI
CATTEDRALE DEI SANTI PIETRO EDONATO

MONTERCHI:
MUSEO MADONNA DEL PARTO

SANSEPOLCRO:
MUSEO CIVICO