Architettura e salute olistica La casa e l'arte della vita nella saggezza dell'India antica
dell'Arch. Alessandro Checchi
OBIETTIVO DELL’ARCHITETTURA INDOVEDICA
È LA SALUTE OLISTICA
L’immenso patrimonio culturale dell’India è stato ed è tuttora veicolato
dalla letteratura dei Veda[1] e dalle opere che su di essa si fondano,
fonte di ogni conoscenza fisica e metafisica.
Vastu, scienza dell’Architettura vedica, le cui prime testimonianze
risalgono a più di tremila anni prima dell’era attuale, risulta
straordinariamente utile ed efficace anche nella nostra attualità,
per collocare l’opera umana rispettosamente nella scena del creato.
Vastumira all’ottenimento armonioso dei quattro obiettivi ritenuti
fondamentali nella civiltà indovedica, Dharma, Artha, Kama e Moksha
[giustizia, realizzazione delle proprie aspirazioni personali, soddisfacimento
dei sensi e liberazione dalla sofferenza], alla tensione verso la
Verità, la Sapienza e la Bellezza.
Il termine sanscrito vastu indica uno “spazio abitativo equilibrato
in tutte le sue parti, nelle sue funzioni, in sinergia con le Leggi
di Natura, in sanscrito dharma”. La casa è considerata nella tradizione
dell’India classica come strumento di Yoga [2] a nostra disposizione
per operare una trasformazione positiva del carattere e della coscienza,
per dare una mano a chi vuole uscire dalle turbolenze dell’ego,
aprendo alla visione della nostra realtà superiore.
Dalla grande Natura, in sanscrito prakriti, nascono le tre qualità
principali o guna [3]: Sattva, Rajas e Tamas. Per l’evoluzione della
coscienza è necessario ridurre Rajas e Tamas e incrementare Sattva.
PROTOCOLLO VASTU
Scopo principale dei saggi della Tradizione indovedica è quello
di svelare la fitta rete di correlazioni che collega il mondo delle
cose a quello della coscienza, l’oggetto al soggetto, riconducendo
la molteplicità del reale alla sua Sorgente unitaria, essenza dell’universo.
LA PERSONA HA STRUMENTI PER CONOSCERSI
L’ambiente domestico in particolare non costituisce solo un rifugio
contro le tempeste del mondo, ma è un vero laboratorio per conoscere
sé stessi attraverso i gesti della vita quotidiana. Il risveglio
di buon’ ora, la pulizia del corpo fisico e di quello energetico,
la pratica della concentrazione, la meditazione, la pulizia del
cuore con recitazione dei mantra [4], la contemplazione di simboli
eterni, nutrirsi di cibo santificato, l’esercizio dell’equilibrio
e del rispetto verso tutte le creature, trasformano radicalmente
una tendenza così diffusa all’edonismo, ed un uso improprio delle
risorse fisiche ed economiche a nostra disposizione. Se osserviamo
le varie persone nel mondo intorno a noi, vedremo che ognuno possiede
una costituzione unica, diversa da quella di ogni altra persona.
La forma e la taglia, il temperamento e il carattere delle persone,
hanno enormi variazioni che influenzano il grado di salute e di
felicità. Senza avere la comprensione della propria costituzione
psico-fisica individuale ci si troverà in uno stato di salute carente
e di malattia.
L’Ayurveda, scienza della salute indovedica, e Jyotisha, l’astrologia
classica indiana, costituiscono strumenti a sostegno del progetto
Vastu, per comprendere le caratteristiche psico-fisiche della persona,
le sue esigenze energetiche, e le tendenze che lo conducono verso
una determinata destinazione. Ma il nostro futuro, ci rassicura
la saggezza indiana, non si è ancora definitivamente manifestato,
possiamo dunque intervenire modificando abitudini e comportamenti.
LA
CASA VASTU
La configurazione planetaria al momento della nascita manifesta
le qualità gunae le esperienze karmadi un individuo e ne definisce
la posizione in una “rete” di energia cosmica.
Il Vastu consente di riconoscere e potenziare nel microcosmo casa
i fattori che espandono sattva-guna, compensando simultaneamente
le energie planetarie squilibrate nella casa e nei residenti, incoraggiando
questi ultimi con gradualità a comportamenti coerenti con il dharma.
Così possiamo dunque affermare che la casa Vastu accresce sattvaguna
e il benessere dei residenti. Nel formulare i principi del Vastu
i rishi vedici hanno meditato profondamente sul significato dei
pianeti. Ogni pianeta, Sole e Luna inclusi, governa un settore del
raggio cosmico creativo, per trasmetterne la vibrazione in ogni
punto del sistema solare. Anche la casa in quanto microcosmo è soggetta
ai flussi di energia planetaria e galattica. Ciascuna direzione
cardinale è governata da un pianeta nella quale esso risplende in
tutta la sua forza. E ogni pianeta secondo la sua peculiare natura
esprime una funzione abitativa che opera perfettamente in quella
posizione del campo energetico della casa. Una disposizione armonica
delle funzioni della casa espande satva-guna, mentre un’errata disposizione
entra in conflitto con il dharma, l’Ordine cosmico, cedendo a rajas
e cadendo progressivamente sotto il dominio entropico di tamas-guna.
Poiché parte della nostra vita trascorre all’interno delle mura
di una casa, di un ufficio, in un ambiente di cura, in un determinato
contesto sociale, umano e culturale, è ritenuto importante scegliere
con cura la dimora e il suo contesto, riconoscerne anticipatamente
le qualità essenziali, i segni fausti e quelli infausti. Non importa
che si tratti di una semplice capanna di paglia o di una reggia.
Seguono alcuni requisiti essenziali previsti dal protocollo vastu
per la scelta della casa:
• L’ambiente naturale dovrebbe essere allietato da giardini, presenza
acqua ricca di vitalità.
• L’asse della casa vastu dovrebbe essere perfettamente allineato
con l’asse geo-magnetico nord/sud.
• Il lato est della casa sufficientemente esteso ed aperto con finestre
e porte per accogliere i benefici delle radiazioni solari nelle
ore del mattino, necessarie alla qualità della vita, nella formazione
soprattutto della vitamina D per l’assimilazione del calcio e del
fluoro. Ma anche necessarie al risveglio molecolare del corpo dopo
la notte in quanto radiazioni dotate di forte potere ionizzante.
• Presenza al centro della casa di uno spazio che ne diventi baricentro
energetico Brahmasthana, zona di silenzio essenziale per la pratica
della concentrazione.
• Valorizzazione a Nord-Est della casa di uno spazio da dedicare
ad attività considerate sacre come l’introspezione, la ricerca di
sé, la meditazione.
• Distribuzione delle funzioni abitative in armonia con le leggi
del cosmo.
Per abitazioni già esistenti l’esperienza millenaria vastu fornisce
strumenti allo stesso tempo semplici e potenti per il risanamento
ambientale, fra i quali primeggiano gli Yantra, potenti simboli
di trasformazione energetica, che applicano archetipi trascendenti
nella forma di combinazioni geometriche, che oltre a perseguire
il dominio del mentale, liberano la terra e la casa da memorie del
passato.
Se accuratamente applicate le norme del vastu, oltre a garantire
una lunga durata delle strutture della casa ed un felice completamento
delle opere edili, promettono alla persona residente e alla sua
famiglia vera prosperità, pace, buona fortuna.
1] Veda:letteralmente “sapienza, conoscenza”. L’insieme delle scritture
che la tradizione vedica considera di origine rivelata.
2] Yoga: dalla radice verbale yuj che significa “soggiogare”,ma
anche “congiungere, unire”. Lo Yogaindica infatti un metodo e una
disciplina per il dominio dei sensi e mente, considerato non come
fine a sé stesso ma quale presupposto indispensabile per la reintegrazione
del sé nella sua vera essenza: la realtà spirituale.
3] Guna: la materia pur essendo di per sé neutra, in quanto non
dotata di volontà propria, è pervasa da una triplice energia, impersonale
e potentissima, che è il triguna, l’insieme dei tre influssi che
condizionano gli esseri incarnati. Queste tre forze insite nella
natura, cieche ma formidabili, di grande potenza, illudenti e illusorie,
sono definite in sanscrito tamas, rajas e sattva. Sattva è la qualità
superiore ed ha la natura della luce, della leggerezza, della chiarezza,
dell’armonia, dell’equilibrio e dell’intelligenza. Rajas ha la natura
dell’energia, dell’azione, della violenza e della passione. Tamasè
la qualità inferiore ed ha la natura dell’inerzia, dell’oscurità,
dell’ostruzione, della pesantezza e dell’inerzia.
4] Mantra: letteralmente“strumento di pensiero”, ciò che aiuta a
riflettere, a meditare.
|