MTM n°17
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 6 - Numero 2 - apr/set 2007
Medicina non convenzionale
 


Arch. Alessandro Checchi
Arch. Alessandro Checchi
Ph.D. In Hindovedic Psychology


Anno 6 - Numero 2
apr/set 2007

 

Le recenti scoperte della fisica quantistica descrivono con il linguaggio scientifico occidentale le grandi intuizioni dei saggi della tradizione antico indiana.
L'intuizione nello stato meditativo apre alla percezione diretta di un livello più profondo di realtà in cui gli opposti si armonizzano e cessano di essere tali.




Architettura e salute olistica
La casa e l'arte della vita nella saggezza dell'India antica


dell'Arch. Alessandro Checchi

OBIETTIVO DELL’ARCHITETTURA INDOVEDICA È LA SALUTE OLISTICA
casa L’immenso patrimonio culturale dell’India è stato ed è tuttora veicolato dalla letteratura dei Veda[1] e dalle opere che su di essa si fondano, fonte di ogni conoscenza fisica e metafisica.
Vastu, scienza dell’Architettura vedica, le cui prime testimonianze risalgono a più di tremila anni prima dell’era attuale, risulta straordinariamente utile ed efficace anche nella nostra attualità, per collocare l’opera umana rispettosamente nella scena del creato. Vastumira all’ottenimento armonioso dei quattro obiettivi ritenuti fondamentali nella civiltà indovedica, Dharma, Artha, Kama e Moksha [giustizia, realizzazione delle proprie aspirazioni personali, soddisfacimento dei sensi e liberazione dalla sofferenza], alla tensione verso la Verità, la Sapienza e la Bellezza.
Il termine sanscrito vastu indica uno “spazio abitativo equilibrato in tutte le sue parti, nelle sue funzioni, in sinergia con le Leggi di Natura, in sanscrito dharma”. La casa è considerata nella tradizione dell’India classica come strumento di Yoga [2] a nostra disposizione per operare una trasformazione positiva del carattere e della coscienza, per dare una mano a chi vuole uscire dalle turbolenze dell’ego, aprendo alla visione della nostra realtà superiore.
Dalla grande Natura, in sanscrito prakriti, nascono le tre qualità principali o guna [3]: Sattva, Rajas e Tamas. Per l’evoluzione della coscienza è necessario ridurre Rajas e Tamas e incrementare Sattva.

PROTOCOLLO VASTU
Scopo principale dei saggi della Tradizione indovedica è quello di svelare la fitta rete di correlazioni che collega il mondo delle cose a quello della coscienza, l’oggetto al soggetto, riconducendo la molteplicità del reale alla sua Sorgente unitaria, essenza dell’universo.

LA PERSONA HA STRUMENTI PER CONOSCERSI
L’ambiente domestico in particolare non costituisce solo un rifugio contro le tempeste del mondo, ma è un vero laboratorio per conoscere sé stessi attraverso i gesti della vita quotidiana. Il risveglio di buon’ ora, la pulizia del corpo fisico e di quello energetico, la pratica della concentrazione, la meditazione, la pulizia del cuore con recitazione dei mantra [4], la contemplazione di simboli eterni, nutrirsi di cibo santificato, l’esercizio dell’equilibrio e del rispetto verso tutte le creature, trasformano radicalmente una tendenza così diffusa all’edonismo, ed un uso improprio delle risorse fisiche ed economiche a nostra disposizione. Se osserviamo le varie persone nel mondo intorno a noi, vedremo che ognuno possiede una costituzione unica, diversa da quella di ogni altra persona. La forma e la taglia, il temperamento e il carattere delle persone, hanno enormi variazioni che influenzano il grado di salute e di felicità. Senza avere la comprensione della propria costituzione psico-fisica individuale ci si troverà in uno stato di salute carente e di malattia.
L’Ayurveda, scienza della salute indovedica, e Jyotisha, l’astrologia classica indiana, costituiscono strumenti a sostegno del progetto Vastu, per comprendere le caratteristiche psico-fisiche della persona, le sue esigenze energetiche, e le tendenze che lo conducono verso una determinata destinazione. Ma il nostro futuro, ci rassicura la saggezza indiana, non si è ancora definitivamente manifestato, possiamo dunque intervenire modificando abitudini e comportamenti.

luceLA CASA VASTU
La configurazione planetaria al momento della nascita manifesta le qualità gunae le esperienze karmadi un individuo e ne definisce la posizione in una “rete” di energia cosmica.
Il Vastu consente di riconoscere e potenziare nel microcosmo casa i fattori che espandono sattva-guna, compensando simultaneamente le energie planetarie squilibrate nella casa e nei residenti, incoraggiando questi ultimi con gradualità a comportamenti coerenti con il dharma. Così possiamo dunque affermare che la casa Vastu accresce sattvaguna e il benessere dei residenti. Nel formulare i principi del Vastu i rishi vedici hanno meditato profondamente sul significato dei pianeti. Ogni pianeta, Sole e Luna inclusi, governa un settore del raggio cosmico creativo, per trasmetterne la vibrazione in ogni punto del sistema solare. Anche la casa in quanto microcosmo è soggetta ai flussi di energia planetaria e galattica. Ciascuna direzione cardinale è governata da un pianeta nella quale esso risplende in tutta la sua forza. E ogni pianeta secondo la sua peculiare natura esprime una funzione abitativa che opera perfettamente in quella posizione del campo energetico della casa. Una disposizione armonica delle funzioni della casa espande satva-guna, mentre un’errata disposizione entra in conflitto con il dharma, l’Ordine cosmico, cedendo a rajas e cadendo progressivamente sotto il dominio entropico di tamas-guna.
Poiché parte della nostra vita trascorre all’interno delle mura di una casa, di un ufficio, in un ambiente di cura, in un determinato contesto sociale, umano e culturale, è ritenuto importante scegliere con cura la dimora e il suo contesto, riconoscerne anticipatamente le qualità essenziali, i segni fausti e quelli infausti. Non importa che si tratti di una semplice capanna di paglia o di una reggia.
Seguono alcuni requisiti essenziali previsti dal protocollo vastu per la scelta della casa:
• L’ambiente naturale dovrebbe essere allietato da giardini, presenza acqua ricca di vitalità.
• L’asse della casa vastu dovrebbe essere perfettamente allineato con l’asse geo-magnetico nord/sud.
• Il lato est della casa sufficientemente esteso ed aperto con finestre e porte per accogliere i benefici delle radiazioni solari nelle ore del mattino, necessarie alla qualità della vita, nella formazione soprattutto della vitamina D per l’assimilazione del calcio e del fluoro. Ma anche necessarie al risveglio molecolare del corpo dopo la notte in quanto radiazioni dotate di forte potere ionizzante.
• Presenza al centro della casa di uno spazio che ne diventi baricentro energetico Brahmasthana, zona di silenzio essenziale per la pratica della concentrazione.
• Valorizzazione a Nord-Est della casa di uno spazio da dedicare ad attività considerate sacre come l’introspezione, la ricerca di sé, la meditazione.
• Distribuzione delle funzioni abitative in armonia con le leggi del cosmo.

Per abitazioni già esistenti l’esperienza millenaria vastu fornisce strumenti allo stesso tempo semplici e potenti per il risanamento ambientale, fra i quali primeggiano gli Yantra, potenti simboli di trasformazione energetica, che applicano archetipi trascendenti nella forma di combinazioni geometriche, che oltre a perseguire il dominio del mentale, liberano la terra e la casa da memorie del passato.
Se accuratamente applicate le norme del vastu, oltre a garantire una lunga durata delle strutture della casa ed un felice completamento delle opere edili, promettono alla persona residente e alla sua famiglia vera prosperità, pace, buona fortuna.


1] Veda:letteralmente “sapienza, conoscenza”. L’insieme delle scritture che la tradizione vedica considera di origine rivelata.
2] Yoga: dalla radice verbale yuj che significa “soggiogare”,ma anche “congiungere, unire”. Lo Yogaindica infatti un metodo e una disciplina per il dominio dei sensi e mente, considerato non come fine a sé stesso ma quale presupposto indispensabile per la reintegrazione del sé nella sua vera essenza: la realtà spirituale.
3] Guna: la materia pur essendo di per sé neutra, in quanto non dotata di volontà propria, è pervasa da una triplice energia, impersonale e potentissima, che è il triguna, l’insieme dei tre influssi che condizionano gli esseri incarnati. Queste tre forze insite nella natura, cieche ma formidabili, di grande potenza, illudenti e illusorie, sono definite in sanscrito tamas, rajas e sattva. Sattva è la qualità superiore ed ha la natura della luce, della leggerezza, della chiarezza, dell’armonia, dell’equilibrio e dell’intelligenza. Rajas ha la natura dell’energia, dell’azione, della violenza e della passione. Tamasè la qualità inferiore ed ha la natura dell’inerzia, dell’oscurità, dell’ostruzione, della pesantezza e dell’inerzia.
4] Mantra: letteralmente“strumento di pensiero”, ciò che aiuta a riflettere, a meditare.