MTM n°18
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 6 - Numero 3 - ott/dic 2007
Mostre
 


Olimpia De Caro
Olimpia De Caro

Anno 6 - Numero 3
ott/dic 2007

 




Le Vie dell'arte
Canova e la Venere vincitrice

Roma, Galleria Borghese, Piazzale Scipione Borghese 5 (12 ottobre 2007 – 3 febbraio 2008)
Iniziative non-profit
di Olimpia De Caro

Venere VincitriceNella ricorrenza del 250° anniversario della nascita di Antonio Canova e del bicentenario della sua opera più famosa: Paolina Borghese Bonaparte come Venere Vincitrice, la Galleria Borghese, luogo tanto amato dallo scultore, farà da scenario ad una mostra unica nel suo genere e che è anche la seconda rassegna , dopo quella dedicata a Raffaello nel 2006, del programma espositivo “Dieci grandi mostre”, curato dal Soprintendente prof. Claudio Strinati della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano e dalla Direttrice della Galleria Anna Coliva.
Vale la pena porre l’accento sull’unicità di questa mostra che vede esposta, assieme a tante altre opere, la splendida Paolina, capolavoro inamovibile, mai uscito dalla sua sede e che per la prima volta entra a far parte di una mostra che Roma dedica al Canova. L’opera fu scolpita dopo la vendita da parte di Camillo Borghese a Napoleone della famosa collezione di antichità, che oggi costituisce il nucleo centrale delle collezioni greco- romane del Louvre. Partendo dal marmo che raffigura Paolina, la mostra si rivela come un momento di approfondimento per far luce sulla complessità delle relazioni tra Canova, il principe Borghese e la famiglia Bonaparte, per la quale l’artista realizzò quella particolare tipologia di ritratto divinizzato che in mostra verrà riproposto con tanti famosi esempi che potranno essere messi a confronto con quello, di straordinaria perfezione, di Paolina. L’evento romano sarà anche un’eccezionale occasione per ripercorrere l’intera produzione canoviana e attraverso le opere, di provenienza dai più rinomati musei del mondo, di analizzare l’incessante rielaborazione, a partire dalla fine degli anni ottanta del Settecento, del tema di Venere. Saranno esposti, oltre ai grandi marmi, disegni, dipinti, bozzetti in creta e in terracotta, tempere che offriranno una documentazione puntuale del genio creativo del Maestro, interprete ineguagliato della classicità e della mitologia, di colui che è riuscito a trasformare il marmo in “vera carne”.
Tra le opere in mostra non mancheranno sedici dei suoi grandi marmi tra cui:
le Tre Grazie dall’Ermitage di San Pietrburgo, la Naiade dal Metropolitan Museum di New York, Amore e Psiche dal Louvre, la Ninfa dormiente dal Victoria & Albert Museum di Londra. Sarà inoltre possibile vedere esposta per la prima volta in Italia la serie completa degli Amorini e si potrà ammirare anche l’unico alato, l’Amorino Yussopov [1793-97] , proveniente dall’Ermitage.
La Galleria Borghese risulterà per il visitatore la scena prospettica ideale nella quale poter confrontare le opere del Canova con i capolavori a cui l’artista si è ispirato ricreando un dialogo ideale tra le statue del Canova, i marmi antichi e le sculture del Bernini e per quanto riguarda l’influenza esercitata dalla pittura la stessa Paolina gareggerà in bellezza con la Veneri di Tiziano o con la Danae di Correggio. Definito come un “classico moderno” Canova aveva eguagliato e secondo alcuni finanche superato la perfezione degli antichi tanto che alcune sue sculture esposte senza cartellini al Musée Napoleon, come veniva denomino allora il Louvre, in occasione del Salon del 1808, furono confuse con le statue antiche esposte nelle sale vicine. La sua figura fu anche importante nella storia stessa della collezione Borghese. Infatti egli ne comprese a pieno il grande valore e cercò in ogni modo di impedirne la vendita forse anche riconoscendo il ruolo determinante che essa aveva avuto nella sua formazione e ispirazione artistica.

PRENOTAZIONI: 06-32810


TIMELESS. Omaggio a Leon Battista Alberti
Roma, Archivio Centrale dello Stato, 8-21.09.2007

Si è svolta a Roma dall’8 al 21 settembre 2007, presso L’archivio Centrale dello Stato una rassegna a cui hanno preso parte 15 artisti: Giampaolo Atzeni, Marco Baroncelli, Brunivo Buttarelli, Andrea Carini, Stefania Di Carlantonio, Max Marra, Massimo Maselli, Ettore Marchetti, Giorgio Pahor, Pietro Perrone, Antonio Pizzolante, Massimo Ruiu, Alessandro Savelli, Stefano Soddu, Pierantonio Verga.
La manifestazione è stata il capitolo conclusivo di una ricca serie di mostre e di eventi culturali che sono stati organizzati in varie città per ricordare il sesto centenario della nascita di Leon Battista Alberti, teorico e umanista fiorentino che visse per lungo tempo a Roma. Non poteva mancare questo omaggio che la città ha voluto rendere al grande architetto con questa particolare mostra di artisti contemporanei impegnati nella ricerca di nuove espressioni.
La rassegna ha avuto il pregio di dare voce ad artisti molto interessanti per la loro problematica di espressione e di far percepire il filo conduttore della cultura dell’immagine che lega l’epoca del Rinascimento italiano con l’era moderna caratterizzata dalla complessità di creare e vivere l’arte.