Intervista a Massimiliano Rosolino e Emiliano Brembilla
I campioni del nuoto Italiano e la Medicina
di Serena Fumaria
Incontro i nostri campioni di nuoto immediatamente
dopo le fatiche del meeting di Pescara,
durante il post meeting di Gallarate.
Oggi hanno nuotato sotto la pioggia e il nostro
l’appuntamento me li mostra per quello
che sono fuori dall’acqua: affamati e infreddoliti,
ma disponibili a parlare di loro
stessi e sorridenti.
Massimiliano Rosolino, il biondo napoletano
ed Emiliano Brembilla, il moro bergamasco.
Entrambi trentenni, entrambi campioni di
fama internazionale.
Anni di gare, rivalità e infine di amicizia che
hanno reso nota l’Italia nel panorama
sportivo.
Decido, vista la loro sinergia, di fare un’intervista
doppia e noto immediatamente il
loro divertimento.
Come vi siete conosciuti?
M. Fin dall’inizio eravamo grandi rivali. Dal
primo momento! Il nord contro il sud. Il
biondo ed estroso napoletano contro il moro
e pacifico bergamasco.
E. Ci siamo incontrati nel ’92. Ci incontravamo
spesso ma non ci conoscevamo. Avendo
la stessa età, facevamo lo stesso percorso
sportivo. Diciamo che ci “parliamo” dal ’93,
da quando siamo entrati in Nazionale.
Quindi è una competizione diventata amicizia?
M. All’inizio c’era una lotta agguerritissima.
Non ci salutavamo anche se ci incontravamo
spesso. Poi grazie all’allenatore, siamo
entrati entrambi nei Carabinieri, ma la
competizione veniva comunque fomentata.
Nel ’96 ci siamo avvicinati, ma immediatamente
dopo si è riaccesa una lotta più
forte, perché i nomi “dominanti” nel panorama
italiano erano sempre i nostri.
E. La nostra rivalità però è sempre stata leale,
mai cattiva. Lo dimostra il fatto che negli
ultimi due anni siamo diventati veramente
amici, anche al di fuori dell’attività
sportiva.
Siamo due caratteri diversi e limiamo i difetti
l’uno dell’altro. Ci aiutiamo nelle cose
di tutti i giorni come due fratelli.
Definite l’altro con tre pregi e tre difetti.
M. I pregi? Emiliano è buono, coerente e faticatore,
fuori e dentro l’acqua. Difetti: testardo,
orgoglioso e a volte troppo buono.
E. Max è altruista, professionista e consapevole
dei propri mezzi, sempre. Difetti?
Permaloso, egocentrico e calcolatore.
Siete abituati a periodi di grande stress, emotivo
e fisico. Qual è il vostro rapporto con la salute?
M. Oramai io sono diventato il medico di
me stesso. Mi faccio la diagnosi e mi curo
da solo…
E. Siamo entrambi ipocondriaci! Ci chiamano
porcellana e cristallo!
Il mio beauty dei medicinali è una farmacia
vera e propria. Ho medicinali tradizionali,
omeopatici e fitoterapici. Non si sa mai!
E che rapporto avete con la medicina?
M. Io sinceramente ho un ottimo rapporto.
Porto di tutto con me, dalla tradizionale all’omeopatica.
Insomma, dico solo che faccio
la raccolta punti in farmacia!
E. Io sarei contrario a quella tradizionale, ma
non posso farne a meno. Il corpo sotto pressione,
ha bisogno di cure immediate. Non si
hanno i tempi per le cure alternative.
Massimiliano Rosolino è nato a Napoli nel 1978
da padre italiano e madre australiana. Ad oggi
vanta l’onore di aver in attivo 60 medaglie internazionali.
Emiliano Brembilla, bergamasco, è nato il 21
dicembre 1978. È considerato un atleta
poliedrico e un campione di fama internazionale.
Entrambi si allenano a Verona sotto la guida
tecnica di Alberto Castagnetti.
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