MTM n°23
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 8 - Numero 2 - mag/set 2009
Medicina non convenzionale
 


Mirella Bufalini
Mirella Bufalini
Naturopata


Anno 8 - Numero 2
mag/set 2009

 




Le intolleranze alimentari tra le cause del sovrappeso
Le intolleranze alimentari non vanno confuse con le allergie, pur essendo entrambe espressione della reattività e quindi del funzionamento del sistema immunitario

di Mirella Bufalini

Nella mia attività di naturopata spesso suggerisco di fare il test delle intolleranze alimentari e 5-6 persone su 10, risultano intolleranti a qualche sostanza che normalmente consumano nella loro dieta.
Ma cosa sono le intolleranze alimentari? Non vanno confuse con le allergie, pur essendo entrambe espressione della reattività e quindi del funzionamento del sistema immunitario.
Le allergie provocano una reazione immediata dell’organismo alla sostanza nociva, per esempio un soggetto allergico alle fragole, potrebbe avere, pochi secondi dopo l’ingestione delle medesime, un prurito intenso dovuto a orticaria, oppure un soggetto allergico all’aglio, potrebbe avere una reazione grave, come uno shock subito dopo l’ingestione.
L’intolleranza invece è subdola e potrebbe insorgere dopo ore o addirittura giorni, quindi è più difficile da smascherare e nel frattempo intossica lentamente l’organismo.
Ci vengono in aiuto i test non convenzionali per scoprire le intolleranze tra cui: citotest, alcatest, natrix, test dria, test muscolare kinesiologico, test elettrodiagnostici ed energetici. I risultati evidenziano gli alimenti a cui si è intolleranti ed insieme al medico o al terapeuta si deciderà il tempo di astensione e di reinserimento dal piano alimentare suggerito, rispetto anche al livello di positività.
Spesso eliminando quel cibo dall’alimentazione si verifica la scomparsa dei sintomi o malattie come cefalee, ipertensione, problemi gastrointestinali o disbiosi, come la stipsi o la diarrea, cistiti croniche, artrosi, orticarie, dermatiti, eczemi, psoriasi, nevrosi, difficoltà di concentrazione, astenia, alitosi, aereofagia, meteorismo, edemi e non per ultimo sovrappeso e dismetabolismo. Su queste ultime due manifestazioni è importante sottolineare che una dieta corretta e bilanciata è fondamentale nella perdita di peso ma avolte,nonostante il paziente segua scrupolosamente gli schemi consigliati, non riesce ad eliminare il peso superfluo con facilità, oppure quando vi riesce, magari anche con grossi sacrifici, tende a riprenderlo immediatamente alla fine del periodo di dieta.
In questi casi è sempre utile abbinare allo schema dietetico suggerito dall’esperto, l’individuazione e quindi l’eliminazione degli alimenti non tollerati, per riattivare il metabolismo, prima rallentato dal sovraccarico tossinico, ed ottenere una perdita di peso sicuramente maggiore e anche senza restrizioni caloriche particolari.
Quindi le intolleranze alimentari non vanno sottovalutate,visto che l’alimentazione è la prima cura di noi stessi…lo stesso padre della medicina, Ippocrate, fin dai tempi antichi si era reso conto che «alcuni individui non tolleravano determinati alimenti che altri utilizzavano senza subire alcun danno», fu il primo a parlare di reazioni allergico-intolleranti al latte che si manifestavano con disturbi digestivi e orticaria, tanto che affermò « lascia che il cibo sia la tua medicina e che la tua medicina sia il cibo».