Le intolleranze alimentari tra le cause del sovrappeso
Le intolleranze alimentari non vanno confuse con le allergie, pur essendo entrambe
espressione della reattività e quindi del funzionamento del sistema immunitario
di Mirella Bufalini
Nella mia attività di naturopata spesso suggerisco
di fare il test delle intolleranze alimentari
e 5-6 persone su 10, risultano intolleranti
a qualche sostanza che normalmente consumano
nella loro dieta.
Ma cosa sono le intolleranze alimentari?
Non vanno confuse con le allergie, pur essendo
entrambe espressione della reattività
e quindi del funzionamento del sistema immunitario.
Le allergie provocano una reazione immediata
dell’organismo alla sostanza nociva,
per esempio un soggetto allergico alle fragole,
potrebbe avere, pochi secondi dopo
l’ingestione delle medesime, un prurito intenso
dovuto a orticaria, oppure un soggetto
allergico all’aglio, potrebbe avere una reazione
grave, come uno shock subito dopo
l’ingestione.
L’intolleranza invece è subdola e potrebbe
insorgere dopo ore o addirittura giorni, quindi
è più difficile da smascherare e nel frattempo
intossica lentamente l’organismo.
Ci vengono in aiuto i test non convenzionali
per scoprire le intolleranze tra cui: citotest,
alcatest, natrix, test dria, test muscolare
kinesiologico, test elettrodiagnostici ed
energetici. I risultati evidenziano gli alimenti
a cui si è intolleranti ed insieme al medico
o al terapeuta si deciderà il tempo di
astensione e di reinserimento dal piano alimentare
suggerito, rispetto anche al livello
di positività.
Spesso eliminando quel cibo dall’alimentazione
si verifica la scomparsa dei sintomi o
malattie come cefalee, ipertensione, problemi
gastrointestinali o disbiosi, come la
stipsi o la diarrea, cistiti croniche, artrosi, orticarie,
dermatiti, eczemi, psoriasi, nevrosi,
difficoltà di concentrazione, astenia, alitosi,
aereofagia, meteorismo, edemi e non per ultimo
sovrappeso e dismetabolismo. Su queste
ultime due manifestazioni è importante
sottolineare che una dieta corretta e bilanciata
è fondamentale nella perdita di peso
ma avolte,nonostante il paziente segua
scrupolosamente gli schemi consigliati, non
riesce ad eliminare il peso superfluo con facilità,
oppure quando vi riesce, magari anche
con grossi sacrifici, tende a riprenderlo immediatamente
alla fine del periodo di dieta.
In questi casi è sempre utile abbinare allo
schema dietetico suggerito dall’esperto, l’individuazione
e quindi l’eliminazione degli
alimenti non tollerati, per riattivare il metabolismo,
prima rallentato dal sovraccarico
tossinico, ed ottenere una perdita di peso sicuramente
maggiore e anche senza restrizioni
caloriche particolari.
Quindi le intolleranze alimentari non vanno
sottovalutate,visto che l’alimentazione è la
prima cura di noi stessi…lo stesso padre della
medicina, Ippocrate, fin dai tempi antichi
si era reso conto che «alcuni individui non
tolleravano determinati alimenti che altri
utilizzavano senza subire alcun danno», fu il
primo a parlare di reazioni allergico-intolleranti
al latte che si manifestavano con disturbi
digestivi e orticaria, tanto che affermò
« lascia che il cibo sia la tua medicina e che la
tua medicina sia il cibo».
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