MTM n°25
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 9 - Numero 1 - gen/apr 2010
Intervista
 


Serena Fumaria
Serena Fumaria
Modella e opinionista
Corrispondente da Milano. serenafumar.splinder.com


Anno 9 - Numero 1
gen/apr 2010

 




INTERVISTA A JONIS BASCIR
Un uomo che vive il suo tempo esprimendosi con totalità
di Serena Fumaria

Jonis BascirJONIS BASCIR, MUSICISTA, COMPOSITORE E ATTORE di successo, vive la sua vita esprimendosi con totalità.
Padre di famiglia, professionista, personaggio pubblico impegnato nel sociale.
Tradizionalista, ma moderno. Solido, ma filosofico. Un uomo che si racconta senza timore.

Chi è Jonis Bascir?
Jonis Bascir è un uomo che vive il suo tempo.

Lei nasce come modello di successo, diventa attore ma è un musicista bravissimo. In quale arte si esprime al massimo?

La musica è sicuramente la mia espressione più completa. Comporre mi permette di provare una gioia enorme alla quale non riesco a dare una spiegazione logica, ma solo emotiva. Nella composizione riesco ad astrarmi da tutto, mi trasporto in un mondo trascendentale, dove esistono solo le mie emozioni.

Cosa c'è dietro la capacità di far emozionare gli altri?
Credo che dipenda dal saper veicolare le proprie emozioni a servizio dell’arte. Lasciarsi andare, aprire i propri canali, permette di arrivare al proprio cuore e a quello di coloro che desideriamo emozionare.

Crede che la musica abbia delle capacità terapeutiche?
Sicuramente. Credo che la musica abbia un enorme potere.

Le sue origini sono somale, un paese meraviglioso con cultura, musica e colori diversi dai nostri. Quali sono i suoi ricordi, le sue emozioni?

Sono nato da padre somalo e madre italiana, ho vissuto in Somalia da 6 a 11 anni. Ricordo una popolazione molto bella, una terra meravigliosa, una splendida cultura. Sono dispiaciuto ed amareggiato per quello che è successo a livello storico e sociale nel mio paese d’origine. Ad oggi la Somalia è un paese devastato, distrutto e abbandonato, sfruttato da nazioni che non si sono preoccupate dei danni che stavano provocando. Se ci fossero state risorse d’interesse economico, sarebbe un paese meno degradato e più sereno. Promuovo da sempre l’attenzione verso questo tema, non solo come uomo di origine somala, ma come cittadino del mondo.

Sicuramente la sua vita è piena e ricca di impegni: famiglia, carriera di successo, impegno sociale. Come riesce a mantenere il suo equilibrio e la sua concentrazione e a salvaguardarsi nei periodi di maggior tensione?
Cerco di spostare la mia totale attenzione sulle cose che mi impegnano al momento, senza disperdere energia. Tramite un processo di studio personale ho capito che porre una profonda attenzione a ciò che sto facendo, mi aiuta molto a concentrarmi nella giusta maniera. Nell’ultimo anno, attraverso lo Yoga, la respirazione e la concentrazione che ne deriva, sono riuscito rinnovare il mio equilibrio. Quello attraverso il quale riesco a vivere bene anche in momenti più complicati.

Che rapporto ha con la medicina?
Nonostante sia attore di “Un medico in famiglia” [ride], non faccio molto uso di medicinali tradizionali. Quando non mi sento bene, cerco di capire se la problematica è risolvibile in maniera psicologica o naturale. Solo nei rari casi in cui la malattia è “fisica”, mi indirizzo verso i farmaci tradizionali. Credo che molti nostri disagi siano legati al modo in cui viviamo, per quanto possibile li elimino, cercando di vivere e far vivere bene anche le persone a me vicine.


Jonis Bascir è nato a Roma da padre somalo e madre italiana.
È un noto attore televisivo e cinematografico oltre che essere un affermato musicista con un forte impegno in attività a scopo benefico.
Nasce come indossatore e si fa notare al grande pubblico grazie allo spot del Caffè Kosè. Da quel momento ad oggi sono molti i ruoli da lui interpretati, tra i tanti lo possiamo vedere in “Il Mercante di pietre”, “Un medico in famiglia”, “Incantesimo 5”, “Un posto al sole”, “Il commissario Montalbano - Il ladro di merendine”.
Prossimamente lo vedremo in “ Due imbroglioni e mezzo” E “Roma nuda” e sentiremo la sua ultima composizione musicale nello spettacolo teatrale “L’estasi dell’anima”.