MTM n°25
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 9 - Numero 1 - gen/apr 2010
Malattie rare
 


Daniela Concolino
Daniela Concolino
Ricercatore della Cattedra di Pediatria Università Magna Graecia di Catanzaro.
Referente del Centro Regionale Malattie Rare Pediatriche Regione Calabria


Anno 9 - Numero 1
gen/apr 2010

 




LA SINDROME DI MARFAN

di Daniela Concolino e F. Ceravolo

LA SINDROME DI MARFAN è una malattia del tessuto connettivo a trasmissione autosomica dominante la cui prevalenza è stimata intorno a 1/5000 persone. Il paziente affetto da sindrome di Marfan è classicamente un soggetto molto alto e magro, con una conformazione particolare delle dita della mano che risultano affusolate e molto lunghe [aracnodattilia], che spesso manifesta una iperlassità articolare, ovvero la capacità di compiere movimenti innaturali delle articolazioni come iperflettere le dita, i gomiti o le ginocchia, e delle alterazioni della gabbia toracica [petto escavato o carenato] o della colonna vertebrale [scoliosi]. Non di rado però la presentazione clinica del soggetto affetto si discosta dalla manifestazione classica della patologia e non è raro trovare soggetti che non presentano tutto il corteo sintomatologico sopra descritto. Per valutare il sospetto diagnostico di Sindrome di Marfan attualmente è utilizzato uno score definito “Ghent nosology” [tab1]. Questo si basa sulla ricerca di alcuni parametri differenziati in criteri maggiori e minori. L’utilizzo di questi criteri determina o esclude la diagnosi di Marfan nel 86% dei casi. Come si può notare dalla tabella la patologia si evidenzia principalmente in tre distretti che sono l’occhio, lo scheletro e il sistema circolatorio ma la prognosi è determinata dalla gravità delle complicanze cardiache e circolatorie. Particolare attenzione bisogna porre alla possibilità di un aneurisma o di una dissecazione aortica, che va valutata con periodiche visite ecocardiografiche, e qualora presenti, tempestivamente trattate con l’utilizzo di farmaci antipertensivi [beta-bloccanti] o con terapia chirurgica. La diagnosi e il follow-up della malattia si avvalgono di una gestione multidisciplinare in cui è importante che collaborino il medico genetista, il cardiologo, l’oculista, l’ortopedico e il reumatologo.

CRITERI CLINICI PER LA DIAGNOSI DI SINDROME DI MARFAN [GHENT NOSOLOGY]
•CRITERIO MAGGIORE IN 2 APPARATI DIFFERENTI + COINVOLGIMENTO DI UN TERZO APPARATO.
• PARENTE DIRETTO DI PERSONA AFFETTA + 1 CRITERIO MAGGIORE IN UN APPARATO + COINVOLGIMENTO DI UN SECONDO APPARATO


NOTIZIE UTILI
CODICE MALATTIA RARA: RN 1320


GENETICA

La Sindrome di Marfan è una malattia del tessuto connettivo dovuta alla sintesi difettosa di una proteina chiamata fibrillina-1. Il gene che codifica per tale proteina (FBN1) è localizzato sul cromosoma 15 ed ad oggi sono state descritte circa 400 mutazioni. Un secondo gene implicato nella patogenesi della sindrome di Marfan è stato recentemente localizzato sul cromosoma 3, sebbene il gene stesso e la proteina che codifica non sono note.
La sindrome si trasmette come carattere autosomico dominante per cui il rischio è che ogni figlio di genitore affetto ha la probabilità del 50% di contrarre la malattia a prescindere se il genitore sia maschio o femmina.