MTM n°27
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 10 - Numero 1 - dic 2010/feb 2011
L’angolo - Intervista
 


Serena Fumaria
Serena Fumaria


Anno 10 - Numero 1
dic 2010/feb 2011

 

Grazie a studi specifici, applicazione e capacità, ricopre ruoli di vario genere, nel panorama artistico




INTERVISTA A JANET DE NARDIS


di Serena Fumaria

Janet De Nardis mentre annuncia i programmi RaiJanet De Nardis è una ragazza bellissima.
Ha le sembianze della “ragazza della porta accanto” con un’ aurea artistica prepotente sicuramente riconoscibile. Un misto perfetto di semplicità e seduzione che esplodono al suo primo sorriso, che parte dagli occhi fino a illuminarla completamente.
La notorietà è iniziata nel 2003, quando diventa annunciatrice di Rai Due, ruolo precedentemente appartenuto alle più grandi conduttrici della storia della televisione italiana. Janet però non è solo un personaggio televisivo. Grazie a studi specifici, applicazione e capacità, ricopre ruoli di vario genere, nel panorama artistico.
Attrice, cantante, scrittrice, autrice, giornalista, pittrice. Vive d’arte e l’arte vive in lei.
È una donna moderna con tanti sogni e un obiettivo nella vita. Una bellissima ragazza, che ama ciò che fa, e desidera farlo bene.
Lei è una splendida donna, che trasmette dolcezza e forza.
Chi è Janet De Nardis?

Che domanda complicata! Citando Pirandello sono: uno, nessuno e centomila.
Sicuramente sono una persona positiva, dinamica, entusiasta. Mi piace pensare di essere in continua evoluzione e quindi di non poter essere ben definita. Questo non vuol dire che io non sia una persona concreta, costituita da una forte personalità, ma semplicemente che il tempo mi ha insegnato che ognuno di noi è fatto di tante cose, di contraddizioni e certezze.
Mi piace vivere il presente consapevolmente, perché aspiro a fare del tutto mia la frase “Vivi la vita come se oggi fosse l’ultimo giorno; progetta la vita come se durasse in eterno”.
Come nasci artisticamente, hai sempre sognato il mondo dello spettacolo?
Da bambina non sognavo di diventare attrice o ballerina. Per assurdo avevo una visione più semplice e concreta della vita quando ero piccola, rispetto ad oggi. Sono nata (da mamma peruviana e papà italiano) in un Paese che non conosco, il Canada. Sono cresciuta in Ciociaria, a Ceccano, finché a diciotto anni mi sono trasferita a Roma per studiare giurisprudenza. In questa splendida capitale ho trovato il mio “mondo”.
Fino a questo momento, parli della vita di una ragazza nella norma… cosa ti ha portata a diventare Janet De Nardis?
Ho iniziato a lavorare come modella grazie ad un talent scout e poi è stato un susseguirsi di eventi. Tra una campagna pubblicitaria e una sfilata, ho intrapreso la carriera della cantante con il gruppo Finger Prints con cui ho inciso un singolo “When I fall in love”.
Nel frattempo ho cambiato percorso di studi (laureandomi alla Sapienza in Architettura e arredamento di interni).
Nel 2002 ho iniziato a presentare eventi e poi ad essere l’inviata per alcuni programmi di SKY.
Nel 2003 fui selezionata, tra migliaia di aspiranti, come “Signorina buonasera” di Rai2. Da quel momento ci sono stati molti programmi, pubblicità, il tesserino da pubblicista, gli spettacoli teatrali e piccoli ruoli al cinema e in tv. Una serie di avvenimenti concatenati.
Quale dei tuoi ruoli artistici ami di più?
A dire la verità amo tutte le cose che faccio in modo differente. Dipende anche dal momento che vivo. Certamente apprezzo moltissimo la recitazione e sogno il grande cinema, ma riesco sentirmi libera e completa quando scrivo e dipingo.
Come trasmigri te stessa nella tua arte?
Come, non saprei dirtelo. Accade e basta. Proprio come per un musicista, lo strumento diventa un prolungamento del proprio corpo, anche la penna con cui scrivo o i pennelli che uso per dipingere, mi aiutano ad esprimere sentimenti ed emozioni che altrimenti resterebbero intrappolate nel mio inconscio.
Per quanto riguarda la recitazione, invece, è diverso. Recitare è un modo per diventare anche altro da sé.
Permette di capire molte cose del mondo interiore di chi ci è vicino. Permette di andare a fondo nelle emozioni, nei ricordi. È come vivere mille vite!
Un primo piano di Janet De NardisCosa ti porta a doverti esprimere attraverso l’arte? Cosa ti rende ispirata e felice?
È la vita stessa! Solo vivendo ci si emoziona. Solo confrontandomi con i miei sogni e le mie paure posso sentirmi felice o triste e di conseguenza, sentire l’esigenza di esprimere ciò che sento.
Quanto il tuo lavoro apporta soddisfazione alla tua vita?
Il mio lavoro, costituisce gran parte della mia vita. Se con una laurea in tasca ho scelto il lavoro più precario del mondo, ci sarà un perchè!
Ho scelto questa vita perchè mi piace, perchè voglio fare ciò che mi soddisfa, perchè sono alla ricerca della felicità momentanea e della serenità duratura.
Quali sono i tuoi sogni?
Sogno di avere una famiglia numerosa, di vedere tutta quella parte di mondo che ancora non ho conosciuto e sogno di scrivere dei libri che facciano emozionare.
E fammi esagerare nel sognare: magari da quei libri trarranno un film e io interpreterò il personaggio più complesso e assurdo della storia. Si, questo sarebbe un vero sogno che diventa realtà!
Sognare, richiede molto da se stessi. Come sostieni lo stress di una vita così piena?
Semplicemente restando con i piedi ben ancorati alla realtà, consapevole che nella vita le cose davvero importanti sono l’affetto delle persone care e la salute.
Negli anni ho perso alcune persone a me care e ho visto come si possa soffrire a causa delle malattie, perciò ringrazio la vita ogni giorno, per permettermi di essere forte e di potermi preoccupare di cose spesso futili.
Cosa pensi della medicina? Quale delle medicine conosciute utilizzi?
Sono molto grata alla scienza e alla medicina per avere permesso alla nostra generazione di vivere in un sistema così evoluto e in cui la salute non è un privilegio di pochi. Cerco di utilizzare le medicine solo nei casi strettamente necessari, perchè come diceva il mio professore di chimica: una medicina è sempre un male minore. Quindi la cura migliore è la prevenzione.
Cerco di mangiare bene, faccio sport, non bevo (eccetto un bicchiere di vino con un buon pasto) e non fumo.
Per il resto faccio dei controlli periodici. L’unico problema che ho è l’esofagite da riflusso, nata a causa di un periodo di fortissimo stress, molti anni fa. Attualmente quando ho acidità di stomaco, assumo un farmaco specifico e se sono in un periodo di forte stress, uso delle medicine come il “lucen” o “l’omeoprazen” che sono inibitori della pompa e aiutano a mantenere l’acidità dello stomaco a livelli accettabili.
Trovi che le applicazioni mediche risultino necessarie in periodi difficili e in vite cariche di stress?
Sono convinta che la medicina vada usata solo nei casi strettamente necessari. Quindi se come me, si ha una malattia che, se non curata, può diventare molto più grave (l’esofagite può portare all’ulcera, alla formazione di polipi e anche a gravi forme tumorali), è importante seguire una terapia adeguata al problema.
In tutti gli altri casi, bisognerebbe curare soprattutto la fonte del problema e capire da cosa deriva lo stress, cercando di vivere meglio ed evitando di diventare schiavi, come accade sempre più spesso, di ansiolitici e antidepressivi. Bisogna volersi bene e rispettarsi, questa è la cura migliore!


SU DI LEI
Janet De Nardis, nasce in Canada il 15 febbraio 1978. Inizia la sua carriera come modella ma ben presto diviene la “Signorina buonasera” di Rai Due. Sostiene studi specifici di recitazione con i migliori insegnanti (Beatrice Bracco, De Saprio, Veronesi, Manetti Bros) e si impegna nella carriera giornalistica. L’abbiamo vista al cinema in “Cavie” di Manetti Bros, “Ganja Fiction, il film” per la regia di Mirko Virgili, in “L’amore non è un osso” per la regia di Francesca Elia.
È nota come conduttrice e autrice di note trasmissioni quali: il TG Europeo, Key Award (galà della pubblicità), “Mattino Italia”, “Vippando” “Capitani in mezzo al mare” Rai Due e annunciatrice Rai Due.
È inoltre cantante autrice, pittrice.
Collabora con varie testate giornalistiche ed è scrittrice. Sito web: www.janetdenardis.it