INTERVISTA A JANET DE NARDIS
di Serena Fumaria
Janet De Nardis è una ragazza bellissima.
Ha le sembianze della “ragazza della porta
accanto” con un’ aurea artistica prepotente
sicuramente riconoscibile. Un misto perfetto di semplicità
e seduzione che esplodono al suo primo sorriso, che
parte dagli occhi fino a illuminarla completamente.
La notorietà è iniziata nel 2003, quando diventa annunciatrice
di Rai Due, ruolo precedentemente appartenuto
alle più grandi conduttrici della storia della
televisione italiana. Janet però non è solo un personaggio
televisivo. Grazie a studi specifici, applicazione e capacità,
ricopre ruoli di vario genere, nel panorama artistico.
Attrice, cantante, scrittrice, autrice, giornalista,
pittrice. Vive d’arte e l’arte vive in lei.
È una donna moderna con tanti sogni e un obiettivo
nella vita. Una bellissima ragazza, che ama ciò che fa,
e desidera farlo bene.
Lei è una splendida donna, che trasmette dolcezza e forza.
Chi è Janet De Nardis?
Che domanda complicata! Citando Pirandello sono:
uno, nessuno e centomila.
Sicuramente sono una persona positiva, dinamica,
entusiasta. Mi piace pensare di essere in continua
evoluzione e quindi di non poter essere ben definita.
Questo non vuol dire che io non sia una persona concreta,
costituita da una forte personalità, ma semplicemente
che il tempo mi ha insegnato che ognuno di
noi è fatto di tante cose, di contraddizioni e certezze.
Mi piace vivere il presente consapevolmente, perché
aspiro a fare del tutto mia la frase “Vivi la vita come se
oggi fosse l’ultimo giorno; progetta la vita come se
durasse in eterno”.
Come nasci artisticamente, hai sempre sognato il mondo
dello spettacolo?
Da bambina non sognavo di diventare
attrice o ballerina. Per assurdo
avevo una visione più semplice
e concreta della vita quando
ero piccola, rispetto ad oggi. Sono
nata (da mamma peruviana e papà italiano) in un
Paese che non conosco, il Canada. Sono cresciuta in
Ciociaria, a Ceccano, finché a diciotto anni mi sono
trasferita a Roma per studiare giurisprudenza.
In questa splendida capitale ho trovato il mio “mondo”.
Fino a questo momento, parli della vita di una ragazza nella
norma… cosa ti ha portata a diventare Janet De Nardis?
Ho iniziato a lavorare come modella grazie ad un
talent scout e poi è stato un susseguirsi di eventi. Tra
una campagna pubblicitaria e una sfilata, ho intrapreso
la carriera della cantante con il gruppo Finger Prints
con cui ho inciso un singolo “When I fall in love”.
Nel frattempo ho cambiato percorso di studi (laureandomi
alla Sapienza in Architettura e arredamento
di interni).
Nel 2002 ho iniziato a presentare eventi e poi ad essere
l’inviata per alcuni programmi di SKY.
Nel 2003 fui selezionata, tra migliaia di aspiranti, come
“Signorina buonasera” di Rai2. Da quel momento ci
sono stati molti programmi, pubblicità, il tesserino da
pubblicista, gli spettacoli teatrali e piccoli ruoli al
cinema e in tv. Una serie di avvenimenti concatenati.
Quale dei tuoi ruoli artistici ami di più?
A dire la verità amo tutte le cose che faccio in modo
differente. Dipende anche dal momento che vivo. Certamente
apprezzo moltissimo la recitazione e sogno il
grande cinema, ma riesco sentirmi
libera e completa quando scrivo e
dipingo.
Come trasmigri te stessa nella tua arte?
Come, non saprei dirtelo. Accade e basta. Proprio come per un musicista,
lo strumento diventa un prolungamento del
proprio corpo, anche la penna con cui scrivo o i
pennelli che uso per dipingere, mi aiutano ad esprimere
sentimenti ed emozioni che altrimenti resterebbero
intrappolate nel mio inconscio.
Per quanto riguarda la recitazione, invece, è diverso.
Recitare è un modo per diventare anche altro da sé.
Permette di capire molte cose del mondo interiore di
chi ci è vicino. Permette di andare a fondo nelle emozioni,
nei ricordi. È come vivere mille vite!
Cosa ti porta a doverti esprimere attraverso l’arte? Cosa ti
rende ispirata e felice?
È la vita stessa! Solo vivendo ci si emoziona. Solo confrontandomi
con i miei sogni e le mie paure posso
sentirmi felice o triste e di conseguenza, sentire l’esigenza
di esprimere ciò che sento.
Quanto il tuo lavoro apporta soddisfazione alla tua vita?
Il mio lavoro, costituisce gran parte della mia vita. Se
con una laurea in tasca ho scelto il lavoro più precario
del mondo, ci sarà un perchè!
Ho scelto questa vita perchè mi piace, perchè voglio
fare ciò che mi soddisfa, perchè sono alla ricerca della
felicità momentanea e della serenità duratura.
Quali sono i tuoi sogni?
Sogno di avere una famiglia numerosa, di vedere tutta
quella parte di mondo che ancora non ho conosciuto
e sogno di scrivere dei libri che facciano emozionare.
E fammi esagerare nel sognare: magari da quei libri trarranno un film e io interpreterò il personaggio più
complesso e assurdo della storia. Si, questo sarebbe
un vero sogno che diventa realtà!
Sognare, richiede molto da se stessi. Come sostieni lo stress
di una vita così piena?
Semplicemente restando con i piedi ben ancorati alla
realtà, consapevole che nella vita le cose davvero importanti
sono l’affetto delle persone care e la salute.
Negli anni ho perso alcune persone a me care e ho
visto come si possa soffrire a causa delle malattie, perciò
ringrazio la vita ogni giorno, per permettermi di essere
forte e di potermi preoccupare di cose spesso futili.
Cosa pensi della medicina? Quale delle medicine conosciute
utilizzi?
Sono molto grata alla scienza e alla medicina per avere
permesso alla nostra generazione di vivere in un sistema
così evoluto e in cui la salute non è un privilegio di
pochi. Cerco di utilizzare le medicine solo nei casi
strettamente necessari, perchè come diceva il mio professore
di chimica: una medicina è sempre un male
minore. Quindi la cura migliore è la prevenzione.
Cerco di mangiare bene, faccio sport, non bevo (eccetto
un bicchiere di vino con un buon pasto) e non fumo.
Per il resto faccio dei controlli periodici. L’unico problema
che ho è l’esofagite da riflusso, nata a causa di
un periodo di fortissimo stress, molti anni fa. Attualmente
quando ho acidità di stomaco, assumo un farmaco
specifico e se sono in un periodo di forte stress,
uso delle medicine come il “lucen” o “l’omeoprazen”
che sono inibitori della pompa e aiutano a mantenere
l’acidità dello stomaco a livelli accettabili.
Trovi che le applicazioni mediche risultino necessarie in
periodi difficili e in vite cariche di stress?
Sono convinta che la medicina vada usata solo nei
casi strettamente necessari. Quindi se come me, si ha
una malattia che, se non curata, può diventare molto
più grave (l’esofagite può portare all’ulcera, alla formazione
di polipi e anche a gravi forme tumorali), è
importante seguire una terapia adeguata al problema.
In tutti gli altri casi, bisognerebbe curare soprattutto
la fonte del problema e capire da cosa deriva lo stress,
cercando di vivere meglio ed evitando di diventare
schiavi, come accade sempre più spesso, di ansiolitici
e antidepressivi. Bisogna volersi bene e rispettarsi,
questa è la cura migliore!
| SU DI LEI
Janet De Nardis, nasce in Canada il 15 febbraio 1978. Inizia la sua carriera come modella ma ben presto diviene la
“Signorina buonasera” di Rai Due. Sostiene studi specifici di recitazione con i migliori insegnanti (Beatrice Bracco, De
Saprio, Veronesi, Manetti Bros) e si impegna nella carriera giornalistica. L’abbiamo vista al cinema in “Cavie” di Manetti
Bros, “Ganja Fiction, il film” per la regia di Mirko Virgili, in “L’amore non è un osso” per la regia di Francesca Elia.
È nota come conduttrice e autrice di note trasmissioni quali: il TG Europeo, Key Award (galà della pubblicità), “Mattino
Italia”, “Vippando” “Capitani in mezzo al mare” Rai Due e annunciatrice Rai Due.
È inoltre cantante autrice, pittrice.
Collabora con varie testate giornalistiche ed è scrittrice. Sito web: www.janetdenardis.it | |
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