MTM n° 2

 

MEDICAL TEAM MAGAZINE - Anno 1 - Numero 2 - nov/dic 2002

 


La prevenzione
 


Dott. Stefano Quici
Dott. Stefano Quici


Pagina scientifica
La prevenzione
del Dott. Stefano Quici

Carcinoma colon-rettale
Il carcinoma colon rettale è il 3° tumore per frequenza nella popolazione italiana ed ha una mortalità inferiore solo al carcinoma polmonare per l’uomo ed al carcinoma mammario per la donna; inoltre nei 95% dei casi si tratta di un adenocarcinoma. La sintomatologia è differente a seconda del tratto colico in cui si sviluppa. Nel colon ascendente può rimanere per lungo tempo asintomatico o presentarsi con saltuaria diarrea, decadimento delle condizioni generali, dolenza nei quadranti addominali di destra, sangue occulto nelle feci e non di rado è palpabile una massa addominale. Nel colon traverso e nel discendente i sintomi sono più precoci e caratterizzati da stitichezza ingravescente a cui talora si alternano periodi diarroici. Altri sintomi sono: dolori crampiformi, feci nastriformi, tenesmo, fino all’occlusione intestinale. La diagnosi precoce è fondamentale perché la prognosi si aggrava in presenza di metastasi (soprattutto linfonodali ed epatiche) e di dimensioni tumorali ampie.

Come prevenirlo
Benché non siano note le cause, studi epidemiologici fanno pensare che nella patogenesi di questo carcinoma un ruolo importante possa essere svolto dai fattori dietetici: la maggior incidenza del carcinoma del colon nei paesi occidentali sarebbe da attribuire ad una dieta ricca di grassi animali e povera di fibre. Alcune patologie espongono a un aumentato rischio, come i polipi adenomatosi del colon, la poliposi rettocolica familiare e la colite ulcerosa. Inoltre il fumo aumenta il rischio di sviluppare un carcinoma del colon del 30-40%. Come screening l’American Cancer Society suggerisce per gli uomini e le donne oltre i 50 anni senza storia familiare di cancro colon rettale di effettuare un annuale ricerca del sangue occulto nelle feci, una sigmoidoscopia ogni 5 anni ed una colonscopia ogni 10 anni. I pazienti possono prevenire questa neoplasia con una dieta ricca di vegetali e frutta e povera di carne rossa, effettuando regolari esercizi fisici e mantenendo il peso corporeo nella normalità.