Medicina familiare
del Dott. Luigi Guacci
Medici
e pazienti in un rapporto d’altri tempi.
L’importanza della ricetta rosa, tramite tra medici e ospedali
Dr. Marcello Pisaneschi,
laureato nel 1981,
specialista in otorinolaringoiatria,
medico di base dal 1987
Lo
studio del dr. Pisaneschi è ubicato nel cuore della vecchia Roma,
a venti passi da Piazza Argentina. Rileviamo che il dottore dedica un
tempo abbastanza lungo ad ogni paziente. Questo mese è a lui che
abbiamo rivolto le nostre domande.
Com’è cambiato in
questi ultimi anni il lavoro del medico di base?
L’aumento della burocrazia, le lunghe attese per eseguire le varie
prove diagnostiche e le note CUF ostacolano notevolmente la gestione del
paziente e della terapia.
Qual è il suo rapporto con i pazienti? La seguono sempre?
Sono molto soddisfatto perché faccio in modo che il rapporto sia
di tipo familiare, come usavano i medici d’altri tempi. In generale,
i pazienti seguono le mie indicazioni e raramente si fanno fuorviare da
consigli di zie o amici e consultano altri specialisti solo su mia prescrizione.
Si ritiene soddisfatto del trattamento economico per la sua produzione
di salute?
No comment.
Ritiene che gli ospedali siano un valido aiuto per il medico che
è quotidianamente a contatto con il paziente? Cosa manca per una
reale collaborazione?
Gli ospedali dovrebbero avere una via di comunicazione preferenziale con
il medico di base e dovrebbero essere responsabilizzati con un uso più
frequente delle ricette rosa (compresa l’apposizione controfirmata
della relativa nota CUF).
Quali sono i suoi rapporti con le Asl?
La ASL è l’ozio senza riposo, dove il facile diventa difficile
attraverso l’inutile.
Lei è specialista in ORL ciò l’aiuta nella
pratica di medico di base?
La patologia otoiatrica è molto comune nei nostri studi, quindi
sono avvantaggiato nel poter curare direttamente e subito queste patologie
e nell’evitare perdita di tempo prezioso per diagnosticare soprattutto
le patologie maggiori.
Ha qualche aneddoto, magari allegro da raccontare?
Certo: ho rivisto giorni fa una paziente anziana che non vedevo da un
po’ di tempo. Mi racconta che si era sentita male ed era stata ricoverata,
ed aggiunge: ora devo vivere sempre col black&daker. Naturalmente
compresi subito che si trattava del Pace-Maker.
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