MTM n°4

 

MEDICAL TEAM MAGAZINE - Anno 2 - Numero 2 - mar/apr 2003

 


L'altra medicina
 


Elvira Stillo
Elvira Stillo

 

Dottor Michel Furter
Nella foto qui sopra il Dottor
Michel Furter

Il metodo ha poco più di una dozzina d’anni di pratica e ancora noi stessi non conosciamo quali sono i suoi limiti


Una novità per i colleghi. Il Metodo Furter
di Elvira Stillo

Il Dr. Luigi Guacci pratica da alcuni anni una nuova «terapia non convenzionale»: il metodo FURTER.

Dott. Luigi GuacciIn che consiste questo metodo?
Il metodo Furter è una particolare manipolazione che va eseguita sfruttando la collaborazione del paziente, tanto che gli è stato dato l’attributo di «interattivo»; ma soprattutto non va confusa con altre terapie manuali conosciute, specie con quelle di origine orientale. In più, pur essendo una tecnica manuale, ha anche il vantaggio di compensare una tendenza perversa dei medici contemporanei di non toccare più i propri pazienti e di affidarsi completamente alle macchine e in genere alla tecnologia sia per la diagnosi, sia molto spesso per la terapia.
Come nasce questa terapia?
Non vorrei fare considerazioni, che potrebbero sembrare faziose, sulle altre terapie, ma una cosa mi sembra che si possa affermare senza tema di smentita: che le medicine non convenzionali hanno una caratteristica comune alla quasi totalità, di essere state concepite molti anni fa, cioè in epoca «pre-scientitica»; il metodo FURTER al contrario (il suo Autore è un medico francese oggi cinquantacinquenne: il dr. Michel Furter) ha la novità e vorrei dire il vantaggio di conoscere tutte le nuove acquisizioni della nostra cultura medica ed è quindi da considerare non convenzionale solo perché è nata fuori dall’Università e perché l’Università si ostina a non voler valutare le novità nate fuori dalle sue aule.
A quali patologie si rivolge il metodo?
Il metodo ha poco più di una dozzina d’anni di pratica e ancora noi stessi non conosciamo quali sono i suoi limiti, tanto che, ogni volta che incontro i colleghi che lo praticano, mi viene riferito di nuove applicazioni, così come io stesso le comunico a loro.
Comunque le patologie che più sicuramente rispondono al metodo sono: l’80% delle patologie dell’apparato locomotore, le cefalee, le colopatie (anche ulcerose), le gastropatie (comprese le ernie jatali),le vertigini, le sinusiti, le aritmie cardiache, le malattie psico-somatiche (crisi di panico, claustrofobia, anoressia ecc.), le dipendenze, e in genere molte malattie croniche che non trovano risposta adeguata dalla medicina allopatica.
Che percentuale di successi si hanno?
Non ho mai fatto una statistica così matematica da poterla comunicare; però, se si tiene presente che in medicina non esiste il 100% di successi, posso affermare che i miei risultati, come quelli dei colleghi, sono di massima soddisfazione professionale.Va aggiunto che il risultato, quando anche non sia completamente positivo, quasi sempre dà almeno vantaggi parziali ai pazienti. Infine, cosa di non poco conto, il risultato, quando positivo, è «definitivo»! Chi fosse interessato a saperne di più può andare al sito del dr Furter: www.iuc-furter.com
Come viene insegnato il metodo? L’apprendimento richiede grande applicazione?
Come ho detto l’insegnamento, rispetto alle altre medicine non convenzionali, è molto facilitato dall’essere un’integrazione della nostra cultura medica, nel senso che non c’è da imparare nuove o lontane filosofie. È molto gradito l’interessamento dei medici. Il metodo viene insegnato direttamente dal dr. Furter, che viene periodicamente in alcune città italiane, più frequentemente Milano e Roma. Non sono necessari lunghi corsi di apprendimento, perché la teoria è illustrata in due piccoli volumetti-dispensa e la dimostrazione pratica viene fatta in una sola giornata festiva ogni due-tre mesi, in modo che fra una dimostrazione e la successiva il medico può provare sui propri pazienti ciò che ha appreso. Per concludere l’impegno per imparare è piccola cosa rispetto alla grande soddisfazione professionale

Dr. Luigi Guacci
Tel.: 06.41730812
e-mail: lguacci@libero.it