MTM n°5
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 2 - Numero 3/4 - mag/ago 2003

Magazine
 


Francesca De Carlo
Francesca Decarlo


Magazine
di Francesca Decarlo

I medici smettano di fumare
«Tolleranza zero» contro i medici che fumano in ospedale. «Vanno esclusi dal servizio sanitario nazionale. Che, tradotto, significa licenziamento o non ammissione» spiega Silvio Garattini, il «numero uno» dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano. Secondo Garattini, se un medico fuma «entra in conflitto di interesse con il suo datore di lavoro, ospedale o ambulatorio che sia».
La Repubblica 15 Maggio 2003
di Laura Asnaghi

Davanti alla TV salgono peso e glicemia
Dedicare troppe ore allo schermo aumenta il rischio di obesità e di diabete.
Un gruppo di nutrizionisti e di epidemiologi bostoniani (…), fornisce prove per spingere chi si occupa di linee guida a non trascurare le ore dedicate ad attività di scarso o nullo impegno fisico, prima fra tutte guardare la Tv. «Si può ipotizzare che vedere la televisione comporti un dispendio energetico minore rispetto ad altre attività sedentarie, come cucire, leggere scrivere o guidare l’auto».
Tempo Medico n°786 22 Maggio 2003
di Valeria Gonfalonieri

Diabete: in sperimentazione l’insulina spray
Insulina spray nel trattamento del diabete al posto delle fastidiose iniezioni. Quest’annuncio, fatto al Congresso della Società Europea di studio sul diabete a Budapest, rappresenta il futuro terapeutico del paziente diabetico entro i prossimi 3-4 anni.
Il progetto è in fase avanzata di sperimentazione e “i risultati ottenuti finora -dichiara Kjeld Hermansen, responsabile della ricerca presso l’Ospedale Universitario di Aarhus, in Danimarca- rappresentano un importante passo avanti nell’eccitante cammino verso l’insulina spray».
Nella sperimentazione, i pazienti trattati con l’insulina spray hanno avuto un miglior controllo glicemico, con minor numero di picchi iperglicemici e ipoglicemici.
Il Messaggero 11 Febbraio 2003
di Francesca Filippi


Le leggi
Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate
Legge 104 del 5 Febbraio 1992
Gazzetta Ufficiale n°39 del 17 Febbraio1992, S.o.

Modifiche alla legge 5 Febbraio 1992, n°104 concernenti misure di sostegno in favore di persone con handicap grave
Legge del 21 Maggio 1998 n°162
Gazzetta Ufficiale n°123 del 29 Maggio 1998.

Legge quadro sul volontariato
Legge 11 Agosto 1991 n° 266.

Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’art.1 della legge 23 ottobre 1992, n°421
Decreto legislativo 30 Dicembre 1992 n° 502 -Supplemento ordinario della G.u. n°305 del 30 Dicembre 1992.


News da internet
Attivo dal 1° ottobre il Call Center Alzheimer Oggi.
Al numero verde 800915379, 20 operatori forniranno informazione e orientamento su: strutture e servizi ospedalieri specialistici; strutture socio-sanitarie operanti presso Municipi e Asl; disponibilità di prestazioni appropriate in campo socio-sanitarie e psicologico per i malati; questioni di ordine giuridico relative ai diritti dei malati e dei loro familiari; iniziative volte a fornire strumenti di comprensione della malattia per una migliore gestione della malattia stessa; supporto che le Associazioni forniscono attraverso l’opera dei loro volontari ed esperti.

 

Giovanni Pellettieri
Giovanni Pellettieri,
Professore di Diritto del
Lavoro, all'Università di
Camerino e avvocato

Medico generico e disabili
Prof. G. Pellettieri

«Persona handicappata -secondo la legge quadro n. 104/92-è colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione» (art. 3): obiettivo dello Stato è il «recupero funzionale e sociale» del disabile attraverso l’inserimento scolastico, il collocamento obbligatorio, la concessione di sgravi fiscali, indennità e contributi, e l’offerta di servizi terapeutici e riabilitativi L’interessato, che intenda ottenere il riconoscimento dello status di disabile, può farsi assistere da un medico di fiducia nella visita di accertamento, rimessa all’apposita Commissione istituita presso l’Asl. L’esito di questa visita può essere impugnato, se ritenuto insoddisfacente, con ricorso alla “Commissione medica superiore e di invalidità civile” entro 60 giorni dalla relativa notifica. La “prevenzione e la diagnosi prenatale e precoce delle minorazioni” impone al medico di informare i genitori del nascituro sulle possibili malformazioni del feto.