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Alessandra Malito
Nicoletta Alborino
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Arpa per la lotta
all’Autismo
Autismo: un problema in crescita.
Intervista alla Presidente Sabina Savagnone
Presentato il primo progetto
di Alessandra Malito e Nicoletta Alborino
Arpa:
Via del Mascherino,90
E-mail: anto.sab@tiscali.it
Telefono e fax 06.6280728
È stata condotta una lunga lotta
per garantire ai bambini autistici la possibilità di frequentare
le scuole pubbliche.
A.r.p.a. è un’associazione
di genitori che si propone di promuovere un’azione di informazione
culturale, sociale e politica sul problema “autismo”. L’A.r.p.a.
è stata la prima associazione ad introdurre in Italia i progressi
della medicina internazionale (convegno dell’88 Eric Shopler), anche
se ancor oggi nel nostro paese non vi è una adeguata informazione
scientifica: gli enti impegnati nella cura degli handicappati si limitano
a diffondere una conoscenza «domestica» sulla malattia, sulle
esperienze e sulle terapie di recupero; atteggiamento condannabile visti
i grandi progressi mondiali della scienza in questa materia.
L’associazione ha avviato un’importante processo di rivendicazione
pedagogica. Nel 71 con il prof. Ammanniti ha condotto una lunga lotta
per garantire ai bambini autistici la possibilità di frequentare
le scuole pubbliche, rifiutando l’inserimento nelle scuole specialistiche
per handicappati; la lotta si è concretizzata in un intervento
normativo (Legge n. 517 del ’81) che ha suggellato l’integrazione
scolastica in maniera formale e definitiva.
Il problema è ancora complesso; si pensi alla presenza dell’insegnante
di sostegno: finché ci sarà un’insegnante «dedicato»
al bambino ammalato l’integrazione non si realizzerà, al
contrario si riafferma la diversità; è per questo che l’associazione
ha chiesto che l’insegnante di sostegno sia di appoggio a tutta
la classe…è questa la vera integrazione.
L’atteggiamento più diffuso è sempre stato quello
di colpevolizzare i genitori e soprattutto le mamme. In America l’approccio
è già da tempo maturo tanto da considerare i genitori come
indispensabili collaboratori.
Considerando infatti la madre come massima detentrice della conoscenza
delle peculiarità del malato, questa diventa indispensabile collaboratrice
dei terapisti nella applicazione della terapia. Ai genitori che vivono
tale disagio l’Associazione può suggerire di rivolgersi prima
al medico di famiglia, ma poi anche agli specialisti dell’ alimentazione.
Sono stati infatti ancora una volta gli americani a capire l’importanza
dell’intervento bioenergetico attraverso le ricerche sulla «incompatibilità»
alimentare con un esame specifico «mineralogramma», che serve
ad individuare gli alementi da ingerire o eliminare ai fini di una maggiore
armonia dell’organismo.
Ma il primo impegno dell’associazione, dello Stato, e delle Strutture
dedicate, deve essere quello teso a rendere le persone malate indipendenti
soprattutto in prospettiva di un futuro fatto di familiari sempre più
stanchi e più anziani. Da parte dello Stato il sostegno si traduce
in 200 ¤ al mese di pensione e 400 ¤ di indennità
di accompagnamento. Nel ‘95 con la riforma delle pensioni è
stato introdotto il divieto di cumulo delle pensioni di reversibilità,
per questo motivo l’associazione si sta impegnando per l’inserimento
di un’indennità per la residenzialità. In realtà
il principio che si vuole affermare è il «diritto di scelta»:
bisogna dare la possibilità di scegliere se affidare il malato
ad una casa-famiglia (in questo caso si perderebbe il diritto all’indennità
che verrebbe versata direttamente alla casa-famiglia) o trattenerlo nella
casa dei genitori garantendo loro un adeguato sostegno economico, per
la cura dell’handicappato. L’indennità per la residenzialità
dovrebbe andare a ragazzi handicappati gravissimi cioè persone
che per svolgere le normali funzioni della vita hanno bisogno di una o
più persone.
Ai genitori vorrei ancora suggerire di restare sereni di fronte alle difficoltà
dei figli allo scopo di non far percepire loro il disagio vissuto quotidianamente.
E poi ci siamo noi (associazione dei genitori) che possiamo e vogliamo
trasfondere tutta la nostra esperienza a chi ne ha bisogno.
Ass. Arpa Via del
Mascherino,90 - 00193 Roma
Come sostenerci: c/c postale n° 34276006
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