MEDICAL TEAM MAGAZINE Anno 2 - Numero 5/6 - set/dic 2003 |
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Monumenti | |||
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Conserva un’iscrizione
in dialetto Nell’antica
Roma, fino alla pace tra la chiesa e l’impero romano, non vi fu
una architettura adatta all’usa liturgico e, infatti, la storia
delle chiese di Roma procede di pari passo con l’affermarsi del
cristianesimo nella città eterna. Prima dell’Imperatore Costantino
gli unici luoghi di culto erano i “tituli romani”. La maggior
parte dei tituli scoperti a Roma sono delle vere e proprie case trovate
sotto le fondazioni di chiese posteriori come quella di San Clemente.
Costruita appunto sulla casa di un cristiano, nel iv Secolo, la Basilica
di San Clemente è una delle più antiche di Roma, conserva,
tra l’altro, un’iscrizione in dialetto napoletano-romanesco
che risale al 1084: era l’alba per la lingua italiana! Sappiamo
tutti che l’italiano, come altre lingue europee, deriva dal latino,
non dalla lingua raffinata usata dai dotti bensì dal linguaggio
popolare, quello parlato della gente comune. La lingua italiana si è
venuta formando in molti secoli di storia, di generazione in generazione
attraverso la parlata viva delle nostre genti, diverse per ragioni fisiologiche
e storiche da regione a regione, ed è per questo che, nonostante
la somiglianza con il latino, la lingua italiana e una lingua nuova. È
nei nostri dialetti che troviamo le radici dell’italiano: non facciamoli
sparire!
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