Una
nuova cultura politica della salute
A colloquio con Eugenio Raimondo, Consulente
del Presidente per le Politiche della Salute e Progetti Speciali
della Provincia di Roma
di Alessandra
Malito e Nicoletta Alborino
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Il
Presidente On. E. Gasbarra
e il Dott. E. Raimondo |
L’immagine di una sanità
che sappia propagandare una corretta informazione della salute,
che sottolinei l’importanza di periodici controlli preventivi,
trasparente e che sappia indirizzare i cittadini con sistematicità
verso il più vicino e organizzato centro di assistenza pubblico,
è senz’altro ancora lontana dal divenire reale. Un
nuovo approccio politico-sociale, sensibile cioè alla propaganda
di una buona cultura socio-sanitaria, capace di implementare questa
immagine e renderla effettiva nelle sue tante variabili assistenziali
risulta determinante. La nuova Amministrazione Provinciale, seguendo
questa logica, ha conferito un ruolo di primaria importanza alla
tutela del diritto della salute in tutti i suoi aspetti e, in particolar
modo, a quello relativo ai portatori di disagio psichico e fisico.
L’importante e delicato ruolo di consulenza è stato
affidato, con forte orgoglio della nostra redazione, al Dr. Eugenio
Raimondo, Direttore del Medical Team Magazine, nonché professionista
impegnato da anni nell’esercizio della medicina e nella divulgazione
di una corretta informazione scientifica e sociale della cultura
della salute e dell’assistenza soprattutto alle persone indigenti
e diversamente abili.
In cosa consiste, concretamente,
la sua carica ?
L’amministrazione del neoeletto, Presidente Enrico Gasbarra,
costituisce un punto di svolta per ciò che attiene il livello
di tutela della salute all’interno della Provincia di Roma.
Tale esigenza nasce soprattutto dall’aumento delle problematiche
connesse alla salute del cittadino: il malato anziano, il paziente
oncologico, l’amministrazione logistica del malato, la gestione
delle patologie di pazienti non-collaboranti, quali i portatori
di handicap o di coloro che, a causa di malattie primarie, sono
impossibilitati a raggiungere i centri di cura o per i quali addirittura
non esistono centri di cura adeguati. Sono tutti esempi della necessità
di ricreare un nuovo modo di intendere e agire nel nostro tessuto
sociale. Ecco perché, tra i primi obiettivi del mio mandato,
vi è quello di stimolare la creazione di nuove strutture
che sappiano accogliere differenti categorie di malati ed in grado
di rispondere alle loro esigenze. Spesso il paziente non collaborante,
per esempio, è una persona intellettualmente valida che,
per problemi motori, come nel caso degli spasmi, non riesce a tenere
la bocca aperta e ferma in caso di interventi odontoiatrici. Per
questi soggetti diventa necessario l’utilizzo di sedativi,
che consentano di calmare i movimenti spastici, nonché, e
per casi estremi, è fondamentale la disponibilità
di una sala operatoria.
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Approccio
dolce di un
soggetto non collaborante |
Quali gli obiettivi a breve
termine?
Il primo obiettivo è quello di realizzare, entro l’anno
in corso, una struttura abilitata e specialistica di cure odontoiatriche
per i soggetti non collaboranti, a tutt’oggi non sufficienti
le strutture presenti nella nostra Provincia. All’interno
di un complesso pubblico al paziente verranno elargite le prestazioni
necessarie in forma gratuita da personale altamente qualificato.
Tale struttura non si occuperà solo della cura dei denti,
ma garantirà anche chek-up, radiografie, risonanze magnetiche
e qualunque supporto diagnostico a tutti quei pazienti che hanno
bisogno di essere sedati o addirittura anestetizzati per poter usufruire
di queste prestazioni.
Parallelamente, andrà sostenuta una importante campagna mediatica
in grado di indirizzare ed informare correttamente i cittadini verso
strutture esistenti e già impegnate nell’erogazione
di importantissimi servizi, realtà però troppo spesso
isolate e bisognose di visibilità. Creare così, innanzitutto,
uno sportello del malato che, lasciando ai medici di base il compito
di orientare le informazioni essenziali in merito alle questioni
sulla salute del singolo, fornirà informazioni di carattere
sociale indirizzando correttamente le richieste dei cittadini verso
le più qualificate e specialistiche associazioni presenti
sul territorio e diffondendo informazioni sui servizi, spesso anch’essi
sconosciuti, offerti dalle Asl di appartenenza.
Inoltre sarà vivo tra i miei interessi avviare i processi
culturali per l’“umanizzazione” della medicina,
rivolgendo l’interesse sanitario non soltanto verso la malattia
e le cure della stessa con l’applicazione di protocolli ormai
standardizzati, ma anche all’aspetto umano necessario per
ottenere le vere guarigioni, mettendo in primo piano direttamente
la persona e non solo il suo aspetto clinico.
Per contatti, suggerimenti, informazioni con il dr. Eugenio Raimondo
spedisci una e-mail a:
eugenio.raimondo@tiscali.it
oppure contatta il 333.6579252
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