MTM n°7
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 3 - Numero 1/2 - gen/apr 2004
Speciale Diversamente abili - Amor...abili
 


Michele Suraci
Michele Suraci

Anno 3 - Numero 1/2
gen/apr 2004


Diritto di crescita
A colloquio con Mimmo De Angelis
Presidente Associazione Onlus Il Ponte e padre di un diversamente abile
di Michele Suraci


Integrazione e difesa dei diritti dei disabili sono i capisaldi su cui si basa l’Associazione Il Ponte. Fondata da genitori di ragazzi con disabilità cognitiva, sviluppa tre tipologie di attività: ludiche, lavorative e di casa famiglia.
In cosa consiste il problema della sessualità per un diversamente abile?
Un disabile con ritardo cognitivo, pur possedendo le stesse pulsioni, fantasie e voglie dei suoi coetanei normodotati, esprime la sessualità in modo errato. Per questo motivo stiamo sviluppando un percorso di ragionamento che approderà alla realizzazione di corsi su questa tematica in collaborazione con la Provincia di Roma.
Esistono casi in cui normodotati approfittino di queste espressioni errate della sessualità?
L’aspetto fisico dei nostri “ragazzi” è naturale, come quello dei loro coetanei normodotati, capace di invogliare a logiche di corteggiamento. Il problema risiede nella loro incapacità a gestire tali logiche rischiando così di essere circuirti o plagiati. Nel corso degli anni sono venuto personalmente a conoscenza di abusi di natura omosessuale, o peggio, protratti da gente adulta. Il problema allora che ci poniamo è di tipo educativo e protettivo.
Alcuni genitori, particolarmente preoccupati, proponevano di metterne sotto controllo i cellulari dei figli, cosa ne pensa?
Le proibizioni, o i controlli troppo stretti sono limitativi. Bisogna puntare all’autonomia dei nostri ragazzi, persistendo comunque un controllo a distanza. Dobbiamo costruire per i nostri figli strumenti di difesa adatti a tutelare il loro diritto ad una crescita autonoma.
Questo è possibile?
In linea di massima si. Persistendo per loro chiaramente l’impossibilità ad una vita indipendente. Di certo le risposte al tema della sessualità, abbracciando tutti i livelli di disabilità, divengono sempre più complicate se riferite a livelli di gravità crescenti. Basti ricordare l’appello disperato di una madre, disposta a pagare purché qualcuno accettasse di avere un rapporto sessuale con il figlio disabile.

Associazione Onlus Il Ponte
Via Romolo Balzani 60 L/3
Tel. 06.243032

 

Risposte chiare al bisogno di crescita individuale di un diversamente abile
di Anna Maci psicologa sessuologa

Negli ultimi anni, lentamente ma progressivamente, l’argomento “handicap e sessualità” è uscito dal buio della rimozione collettiva e dalla penombra penosa del privato individuale per divenire oggetto di discussione pubblica sia in ambito scientifico che sociale. Tuttavia la domanda semplice è: il diversamente abile possiede una propria sessualità? E di seguito, può avere una sua vita sessuale? In linea di massima si può affermare che, se si fa eccezione per alcuni quadri sindromici nei quali al ritardo mentale sono associate anomalie congenite degli organi genitali, i caratteri biologici che fanno da supporto alla sessualità sono presenti e si evolvono nel soggetto debole mentale non differentemente da quanto accade nella generalità della popolazione. Del resto non esiste nessun presupposto teorico in base al quale si possa pensare che il soggetto debole mentale non abbia una sessualità. La sessualità va intesa come la modalità globale di essere della persona nell’intreccio delle sue reazioni con gli altri e con il mondo e pertanto come essa inizia con la vita stessa della persona e si modella ed evolve lungo il percorso di sviluppo della medesima. È necessario quando ci si occupa di bambini con ritardo mentale, attivare e rinforzare la consapevolezza che il corpo gioca un ruolo essenziale nell’acquisizione della coscienza di sé e che in correlazione con quest’ultima si sviluppano i processi di autonomia e relazione. Sul piano del fare, una questione di fondo, è quella dell’educazione sessuale che deve essere prodigata ai bambini e ai ragazzi diversamente abili, tenendo in conto gli stessi criteri che vengono proposti in generale per tutti i bambini: informazioni e conoscenze commisurate alla capacità di comprendere; risposte pertinenti alle domande sempre in termini di verità; utilizzo delle occasioni spontaneamente emergenti nella vita quotidiana; integrazione del programma e nel processo educativo globali. Alcuni criteri guida devono comunque essere tenuti presenti. Il primo è quello di non sostituirsi mai al diversamente abile, decidendo per lui quel che è bene fare al riguardo. Il secondo, complementare al primo, è che bisogna sempre cercare di capire, e non in modo improvviso ed estemporaneo, qual è il vero bisogno sottostante alle espressioni manifestate, siano verbali o comportamentali. Importanti sono i consigli eugenetici, l’educazione alla pratica dei rapporti sessuali, le misure contraccettive adeguate, nulla di diverso da quello che si dovrebbe fare nei consultori familiari per gli adolescenti alle prese con le prime esperienze sessuali.
 

Winguido: il nuovo formidabile cantiere per i non vedenti
di Alessio Conti e Anita Manili

Il volontariato sbarca sulla rete, e da oggi per un non vedente cercare un numero sull'elenco telefonico, leggere un quotidiano o rilassarsi con un romanzo di narrativa non è più un problema. Tutte queste operazioni sono possibili grazie a Winguido, un programma ideato e fornito gratuitamente a tutti dall'ing.Guido Ruggeri. Un vero e proprio cantiere virtuale in cui basta essere connessi in rete per scaricare gratuitamente dal sito www.winguido.it l'ultimo aggiornamento del programma. «Quando ho iniziato a creare Winguido», ci spiega l’Ing. Ruggeri, «nell'ottobre del 1998, non vi erano strumenti che consentissero al non vedente di navigare in ambiente Windows. Per ovviare a questa mancanza, molti hanno tentato, con alterne fortune, di percorrere il percorso che ci aveva permesso di accedere all'ambiente M.s. Dos: quella dei lettori di schermo; ma in ambiente Windows questa operazione è risultata troppo complessa. Ho perseguito un’altra strada, quella cioè di creare un programma autonomo che gestisse i sintetizzatori di voce e facesse giungere al non vedente solo le informazioni necessarie in quel momento per svolgere quella operazione». Ne è nato un sistema assai semplice che consente di gestire testi, messaggi di posta, rubriche telefoniche e agende. «Ho realizzato, inoltre, due agganci che permettono all'utente di Winguido di accedere a due servizi virtuali: l'elenco telefonico internet, e il sito della fondazione Galiano, con circa 20 quotidiani consultabili e che permette di disporre di una piccola biblioteca virtuale». Winguido, infine, è anche relax, donando la possibilità di organizzare partite a briscola o a scopa tra l'utente e il computer. La cosa è semplice: il computer divide le carte e segnala vocalmente al giocatore quelle che gli sono toccate. La progressiva crescita, infine, delle potenzialità che il programma offre allo svago e al tempo libero si è recentemente arricchita di un altro gioco: il cruciverba. Il non vedente qui non è solo passivo fruitore ma può divenire realmente protagonista della produzione del gioco e sfidare altri utenti nella soluzione degli enigmi legati alle parole. Lo scaricamento dei cruciverba disponibili in una banca telematica è, naturalmente, gratuito. Ma per i più ardimentosi è anche prevista la possibilità di creare e mettere in rete cruciverba di loro composizione.

Esperienze di Volo
Volontariato e Volontà in mostra
di Olimpia De Caro


Esperienze di Volo… Volontariato e Volontà in mostra si articolerà su due giornate il 21 ed il 22 maggio 2004, la manifestazione si svolgerà presso gli spazi all’aperto dell’Istituto Romano San Michele in P.le Tosti, 4 ove saranno allestiti circa 100 stands che saranno assegnati alle diverse associazioni operanti sul territorio regionale che ne faranno richiesta, nonché un’area congressi al coperto di circa 300 posti che sarà utilizzata per lo svolgimento di tutte le attività convegnistiche e che ospiterà sia la premiazione del concorso Esperienze di Volo a Scuola : tale iniziativa indetta da Azione Sociale nel mese di febbraio è un concorso tra gli studenti delle scuole medie superiori, che intende premiare una proposta di intervento nel sociale che sarà elaborata e progettata da singoli e/o da intere classi o istituti; che la proiezione dei filmati relativi al concorso Miglior Video Sociale in Digitale: il premio si propone di promuovere da parte della organizzazioni non profit ma non solo, l’utilizzo delle tecnologie digitali legate al cinema al fine di documentare aspetti socialmente rilevanti della società attuale; ed infine il concerto del complesso musicale Ladri di Carrozzelle.
Via Poggio Moiano, 24-00199
Tel./Fax 06.8602191-3386261463
sito: www.azionesociale.org
www.esperienzedivolo.org
e-mail: presidente@azionesociale.org


Un mare di coraggio
Due domande al Prof. Giovanni Bollea
[neuropsichiatra infantile]

Quale consiglio si sente di dare ai genitori di figli diversamente abili nella costruzione di un rapporto educativo produttivo?
I genitori hanno paura, tendono a costringere la libertà del figlio diversamente abile. Si tratta certamente di una paura amorosa. Anche loro devono incominciare a considerare “normale” il proprio figlio, ad avere coraggio. Il disabile è un soggetto che presenta una lieve diminuzione della sua libertà totale. Ma quante disabilità esistono? Anche i miopi o gli astigmatici sono disabili. Esistono tante forme di disabilità, ed anche le più gravi, sul piano motorio e psichico, possono essere vinte.
Alla conferenza La Vela Solidale ha parlato del mare e dell’importanza terapeutica che esso riveste per un disabile. In cosa consiste questa importanza?
Il mare rappresenta una possibilità alta di vittoria, perché capace di stimolare molte emozioni interne, nascoste, che ognuno di noi possiede. Di fronte al mare diventiamo più buoni, dimentichiamo il mondo e ci facciamo attirare ma anche spaventare. Queste emozioni le condivide qualsiasi essere umano ed anche quindi un diversamente abile. Il mare può essere un ottimo elemento terapeutico “per tirar fuori”elementi positivi, emozioni nascoste, dalla persona disabile.


Handy cup: the european race for everyone

Handy Cup, la grande manifestazione di solidarietà e di vela in Italia, si svolge da tre anni all’Argentario accogliendo a bordo delle barche partecipanti disabili e giovani che vivono il disagio sociale. Oggi Handy Cup è ormai divenuta una bella pagina della cultura e della solidarietà italiana ed europea, a cui ogni anno si aggiungono immagini, storie, emozioni. Quest’anno la manifestazione farà rotta sulle sponde di Genova, promossa Capitale Europea della Cultura.
Una flotta di barche, con a bordo disabili, operatori e skipper, partirà da Cala Galera il 10 maggio, farà tappa all’Isola d’Elba, a Livorno e a La Spezia, arriverà a Genova il 15 Maggio. Il “viaggio” è patrocinato dall’unione vela solidale e vi partecipano tutte le associazioni che compongono l’unione: ogni imbarcazione ha in media 8 posti; quindi su 160 posti; 50-70 saranno per gli utenti delle associazioni e i rimanenti saranno per operatori e personale di bordo. La Provincia di Roma ed in particolare l’On. Tiziana Biolghini, Delegato alle politiche dell’handicap, sensibile all’iniziativa, ha così promosso nello scorso febbraio un momento di riflessione sull’importante ruolo svolto dallo sport nel mondo della disabilità con l’incontro: La Vela Solidale: come uscire dal porto del disagio. «Dalle ultime rilevazioni effettuate dall’Istituto Nazionale di Statistica -ha dichiarato Tiziana Biolghini- i disabili in Italia risultano essere circa tre milioni. Un terzo di questi è portatore di almeno due disabilità contemporaneamente fra disabilità delle funzioni, disabilità del movimento e disabilità sensoriali. Ma solamente una minima parte dei disabili italiani -il 24% scarso- pratica attività fisica o sportiva. Nasce da questa esigenza-la promozione e il consolidamento della cultura sportiva per i diversamente abili -il progetto vela solidale: promuovere lo sport del vento sia come pratica sportiva che terapeutica, una pratica arricchita per altro dal contatto con elementi naturali come acqua e vento».

Responsabile per Roma Mauro Pandimiglio Tel.06.582.336.97
info@maldimare.org
www.unionevelasolidale.org
www.maldimare.org