Omotossicologia
di Rosa Femia
Medico chirurgo, specialista in Idrologia Medica, perfezionato
in Omotossicologia e Omeopatia; Direttore Responsabile della Rivista
Omeonet
L’omotossicologia
è considerata una derivazione dell’omeopatia, da cui
diverge per l’approccio al malato e per l’impostazione
terapeutica. Nata dalle osservazioni di Reckeweg, l’omotossicologia
utilizza più farmaci contemporaneamente [complessismo], associando
la cura del malato a un sistema patologico moderno. Il modello di
malattia è imperniato sulla nozione di modificazione dei
sintomi, i quali possono intensificare o diminuire, in base all’accumulo
o alla eliminazione [rispettivamente] di sostanze tossiche, denominate
«tossine». L’omotossicologia, con i farmaci complessi,
stimola il cosiddetto «sistema di flusso», ossia il
drenaggio [eliminazione] delle tossine, da parte dell’organismo.
Tali complessi permettono al malato di ripristinare un equilibrio
tra la produzione e lo smaltimento delle tossine. I farmaci usati
sono molteplici e vanno dalle sostanze omeopatiche classiche alle
vitamine; dagli estratti d’organo ai prodotti intermedi del
metabolismo, fino ai farmaci di sintesi. Il principio farmacologico,
su cui si basa l’azione dei complessi, è l’effetto
inverso delle sostanze, ossia la capacità che queste hanno
di stimolare una funzione biologica, mediante la diluizione, oppure
di inibirla, mediante la concentrazione. Il principio di guarigione
omotossicologica si basa, invece, sulla eliminazione delle tossine.
Tale processo si realizza legando queste ultime a sostanze facilmente
degradabili, come avviene per i radicali liberi, i quali vengono
eliminati solo quando si legano a vitamine. Le patologie a cui si
rivolge l’omotossicologia sono quelle della medicina convenzionale,
alla quale si integra bene, proprio per la impostazione di base.
Tale processo di integrazione favorisce il malato, considerando
che non esiste alcuna incongruenza tra la terapia omotossicologica
e quella ufficiale e che la prescrizione è sempre il risultato
di un atto medico, il cui elemento fondamentale è costituito
dalla diagnosi.
www.omeonet.it
E mail: rosfem@libero.it
Omeopatia
di Simonetta Bernardini
Pediatra e Endocrinologo, Presidente della Società
Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata-Siomi - siomipres@virgilio.it
L’omeopatia è una medicina
complementare alla medicina accademica basata su un peculiare metodo
di diagnosi e cura che prevede lo studio accurato dei sintomi del
paziente e una prescrizione terapeutica strettamente individuale.
In Omeopatia non si tratta di prescrivere una medicina contro qualcosa[il
dolore, un batterio] quanto piuttosto di sollecitare l’organismo
ad avviare la propria autoguarigione.
La scienza del nostro tempo non è ancora in grado di rispondere
a questa domanda. Tuttavia informazioni interessanti ci giungono
da due scoperte:
i-il fenomeno dell’ormesi, che ha evidenziato che un farmaco
può produrre nell’organismo effetti diametralmente
opposti se somministrato a basse o alte concentrazioni.
ii- le recenti scoperte sul sistema immunitario. Esso potrebbe organizzare
una reazione di autoguarigione a partenza da uno stimolo infinitesimale
efficace[medicinale omeopatico]. Questa ipotesi è particolarmente
suggestiva poiché in omeopatia la stessa sostanza che produce
una malattia è utilizzata in dosi infinitesimali per indurre
la guarigione da una malattia simile.
In molte patologie sia dei bambini che degli adulti e anziani e
in gravidanza. È un cura efficace delle allergie[rinite allergica
stagionale, eczema,asma], infezioni respiratorie ricorrenti, cefalee,
gastriti, in traumatologia etc. Più in generale il medicinale
omeopatico è utilizzabile ogni qual volta l’organismo
conservi la capacità di guarire e vi sia il tempo per attendere
tale reazione di guarigione. Essa dunque non è prescrivibile
per esempio nelle emergenze, nelle malattie chirurgiche, nei tumori
maligni.
Il medico omeopata è anche un medico convenzionale! Questa
sua duplice competenza gli consente di scegliere la terapia migliore
per il suo paziente a seconda delle patologie che dovrà curare.
La conoscenza e la pratica di due medicine insieme si definisce
oggi modernamente Medicina Integrata.
Per saperne di più: Trenta
domande sull’Omeopatia in: www.siomi.it
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