MTM n°9
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 3 - Numero 5 - set/ott 2004
Speciale Medicine Non Convenzionali - L'altra medicina
 


Anno 3 - Numero 5
set /ott 2004



La loro crescente popolarità ha fatto nascere speranze
per alleviare
i più diffusi malanni
alla schiena e al collo. In che cosa consistono i «trattamenti eseguiti con le mani» e quali sono le scuole in Italia per i futuri osteopati.
Quanto alla Chiropratica,
la cosa
è più complicata:
in Italia non esistono scuole ma si va all’estero.


Omotossicologia
di Rosa Femia
Medico chirurgo, specialista in Idrologia Medica, perfezionato in Omotossicologia e Omeopatia; Direttore Responsabile della Rivista Omeonet

L’omotossicologia è considerata una derivazione dell’omeopatia, da cui diverge per l’approccio al malato e per l’impostazione terapeutica. Nata dalle osservazioni di Reckeweg, l’omotossicologia utilizza più farmaci contemporaneamente [complessismo], associando la cura del malato a un sistema patologico moderno. Il modello di malattia è imperniato sulla nozione di modificazione dei sintomi, i quali possono intensificare o diminuire, in base all’accumulo o alla eliminazione [rispettivamente] di sostanze tossiche, denominate «tossine». L’omotossicologia, con i farmaci complessi, stimola il cosiddetto «sistema di flusso», ossia il drenaggio [eliminazione] delle tossine, da parte dell’organismo. Tali complessi permettono al malato di ripristinare un equilibrio tra la produzione e lo smaltimento delle tossine. I farmaci usati sono molteplici e vanno dalle sostanze omeopatiche classiche alle vitamine; dagli estratti d’organo ai prodotti intermedi del metabolismo, fino ai farmaci di sintesi. Il principio farmacologico, su cui si basa l’azione dei complessi, è l’effetto inverso delle sostanze, ossia la capacità che queste hanno di stimolare una funzione biologica, mediante la diluizione, oppure di inibirla, mediante la concentrazione. Il principio di guarigione omotossicologica si basa, invece, sulla eliminazione delle tossine. Tale processo si realizza legando queste ultime a sostanze facilmente degradabili, come avviene per i radicali liberi, i quali vengono eliminati solo quando si legano a vitamine. Le patologie a cui si rivolge l’omotossicologia sono quelle della medicina convenzionale, alla quale si integra bene, proprio per la impostazione di base. Tale processo di integrazione favorisce il malato, considerando che non esiste alcuna incongruenza tra la terapia omotossicologica e quella ufficiale e che la prescrizione è sempre il risultato di un atto medico, il cui elemento fondamentale è costituito dalla diagnosi.
www.omeonet.it
E mail: rosfem@libero.it


Omeopatia
di Simonetta Bernardini
Pediatra e Endocrinologo, Presidente della Società Italiana di Omeopatia e Medicina Integrata-Siomi - siomipres@virgilio.it

L’omeopatia è una medicina complementare alla medicina accademica basata su un peculiare metodo di diagnosi e cura che prevede lo studio accurato dei sintomi del paziente e una prescrizione terapeutica strettamente individuale. In Omeopatia non si tratta di prescrivere una medicina contro qualcosa[il dolore, un batterio] quanto piuttosto di sollecitare l’organismo ad avviare la propria autoguarigione.
La scienza del nostro tempo non è ancora in grado di rispondere a questa domanda. Tuttavia informazioni interessanti ci giungono da due scoperte:
i-il fenomeno dell’ormesi, che ha evidenziato che un farmaco può produrre nell’organismo effetti diametralmente opposti se somministrato a basse o alte concentrazioni.
ii- le recenti scoperte sul sistema immunitario. Esso potrebbe organizzare una reazione di autoguarigione a partenza da uno stimolo infinitesimale efficace[medicinale omeopatico]. Questa ipotesi è particolarmente suggestiva poiché in omeopatia la stessa sostanza che produce una malattia è utilizzata in dosi infinitesimali per indurre la guarigione da una malattia simile.
In molte patologie sia dei bambini che degli adulti e anziani e in gravidanza. È un cura efficace delle allergie[rinite allergica stagionale, eczema,asma], infezioni respiratorie ricorrenti, cefalee, gastriti, in traumatologia etc. Più in generale il medicinale omeopatico è utilizzabile ogni qual volta l’organismo conservi la capacità di guarire e vi sia il tempo per attendere tale reazione di guarigione. Essa dunque non è prescrivibile per esempio nelle emergenze, nelle malattie chirurgiche, nei tumori maligni.
Il medico omeopata è anche un medico convenzionale! Questa sua duplice competenza gli consente di scegliere la terapia migliore per il suo paziente a seconda delle patologie che dovrà curare. La conoscenza e la pratica di due medicine insieme si definisce oggi modernamente Medicina Integrata.

Per saperne di più: Trenta domande sull’Omeopatia in: www.siomi.it