Interventi
-Medicina
Antroposofica
di A. Basili
-Ayurveda, scienza della vita
di D. Giannandrea
-Fitoterapia
di F. Firenzuoli
-Agopuntura
di C.M. Giovanardi
Medicina
Antroposofica
Dott. Andrea Basili
Presidente Fon.e.m.a. [fondazione europea medicina antroposofica]
a.basili@tiscalinet.it
La medicina antroposofica è un’applicazione in campo
medico dell’indagine scientifico-spirituale, elaborata nei
primi del 900 dal Dr. R. Steiner. Tale metodo scientifico si propone
di superare quella visione della malattia che considera uguali tutti
i malati, elaborando una diagnosi con criteri correnti ma personalizzandola
sul momento biografico del paziente. Un accidente vascolare, avrà
significati diversi per la storia del paziente a seconda del suo
momento di vita ed avrà anche cause diverse che potranno
essere evidenziate e trattate ora in modo allopatico ora omeopatico.
I medicinali, comprendono formulazioni di piante, estratti animali
o minerali. Esiste una specifica farmacopea nella medicina antroposofica
le cui preparazioni farmacologiche sono anch’esse considerate
in relazione al singolo distretto umano su cui si ritiene che esse
debbano agire. L’organismo umano può essere esaminato,
infatti, secondo un criterio triarticolato: sistema neurosensorio
[radice], sistema ritmico o cardio respiratorio [foglia], sistema
metabolico e degli arti [fiori e semi]. La medicina antroposofica
non esaurisce comunque la sua attività nell’atto medico,
si avvale di trattamenti esterni con applicazioni di olii e unguenti
[massaggio ritmico], idroterapia [bagni medicati]. Inoltre, la medicina
orienta le attività artistiche [pittura, scultura, musica,
ed euritmia] verso la terapia [terapie artistiche]. Le applicazioni
trovano la loro elezione nelle malattie croniche dell’apparato
articolare, in alcune specifiche patologie neurologiche, nelle malattie
del metabolismo, come coadiuvante nei trattamenti oncologici, nelle
forme non gravi di disturbo psichiatrico e nella cura del bambino
diversamente abile. In questo campo si contano fin dal 1941 diversi
centri europei [Camphill] dove i ragazzi convivono stabilmente con
gli operatori dando luogo a solide ed efficienti comunità.
Ayurveda,
Scienza della vita
Dott.ssa Daniela Giannandrea Medico Chirurgo
specializzata in Ayurveda Libero Docente per le Discipline Non Convenzionali
Università Tor Vergata Roma
hestia_57@hotmail.com
Letteralmente Ayurveda significa
“Scienza della vita”. Il testo fondamentale a cui si
fa riferimento parlando di Ayurveda è il Charaka Samhita
[ II secolo a.c.] Esso consiste in una raccolta di osservazioni,
di regole centrate sulla teoria del Tridosha, il cardine del pensiero
ayurvedico, laddove attraverso le tre energie, dosha, Vata [movimento],
Pitta [trasformazione] e Kapha [stasi], è spiegata la costituzione
umana, lo stato di salute, la malattia, i metodi diagnostici, le
misure igieniche, le terapie e i mezzi di cura. Il principio su
cui si fonda la teoria è proprio questo: in tutto l’universo
ogni elemento di per sé positivo è al tempo stesso
elemento negativo. Vata, Pitta e Kapha sono le tre energie alla
base del corpo umano quali elementi costituenti, di mantenimento
della salute e allo stesso tempo sono all’origine della malattia.
Ciò che noi conosciamo dell’universo risponde all’attività
di Vata, Pitta e Kapha. Per il mantenimento della salute e la guarigione
della malattia, il primo obiettivo è quello di accordare
la propria vita a queste leggi della natura mediante la disciplina,
dharma, applicando in modo appropriato le informazioni, artha, comprendendo
i desideri del corpo, kama, onde mantenere la salute che permette
all’individuo di godere appieno del significato della vita,
Moksha. Dharma, artha, kama e moksha sono le quattro finalità
dell’Ayurveda che articolano e motivano il bisogno e la volontà
di mantenere il corpo e la mente liberi dalla malattia. La salute
è una condizione legata a fattori sociali, ambientali, climatici
e comportamentali. La malattia vede esprimersi al negativo i fattori
che costituiscono la vita. Lo studio della “Scienza della
vita” offre i mezzi e le condizioni per riportare gli stessi
fattori al positivo mediante terapie e sostanza naturali il cui
potere curativo si esprimerà nella sua interezza quando sostenuto
dalla volontà del malato e dalla conoscenza del medico.
Fitoterapia
Dr. Fabio Firenzuoli Direttore Centro
di Medicina Naturale, Az. Usl 11 Empoli
Centro di riferimento per la Fitoterapia Regione Toscana
La Fitoterapia è la disciplina medica che consente l’utilizzo
di piante medicinali e derivati nella prevenzione e cura delle malattie,
relativamente alle proprietà farmacologiche dei costituenti
chimici presenti nella pianta, o meglio nel preparato utilizzato
[alcaloidi, polifenoli, polisaccaridi, oli essenziali, saponine,
flavonoidi, ecc.]. La fitoterapia non segue particolari filosofie
o credenze religiose, né metodologie diagnostiche o terapeutiche
diverse da quelle della medicina scientifica, e molte sono oggi
le piante utilizzabili in base alle evidenze scientifiche [Firenzuoli
F. Fitoterapia. Masson, Milano, 2002]. La pianta è quindi
considerata come il contenitore di numerose sostanze, variamente
estraibili con le moderne tecnologie. E molti sono i fitoterapici
presenti nella Farmacopea Ufficiale e nello stesso Prontuario terapeutico
come specialità medicinali. Ma la Fitoterapia non è
riconducibile alla mera prescrizione di questi farmaci. Esiste ad
esempio anche la possibilità di utilizzare le piante in preparazioni
galeniche magistrali, utilizzando vari tipi di estratti, e con tutta
una serie di problematiche talvolta più complesse di quelle
relative al farmaco di sintesi, in particolare circa la farmacocinetica
[Vickers A., Zollman C. Abc of complementary medicine: herbal medicine.
Bmi, 319, 1050-1052, 1999]. Per questo è indispensabile acquisire
nozioni di biologia vegetale, etnobotanica, botanica farmaceutica,
fitochimica, tecnologia estrattiva e farmaceutica, farmacologia
e tossicologia, galenica clinica, con tirocini pratici anche complessi
ed articolati. E sarebbe auspicabile che nozioni di base relative
se non altro agli aspetti farmacologici ed alle interazioni fossero
inserite nel corso di laurea in Medicina [Gensini GF. Fitoterapia
e formazione del medico. Toscana Medica, 3, 8-16, 2000]. Per ulteriori
informazioni consulta il sito:
www.naturamedica.net
Agopuntura
Una valida alternativa terapeutica
Dott. Carlo Maria Giovanardi Presidente della Federazione Italiana
delle Società di Agopuntura giovanardicarlo@libero.it
L’Agopuntura è una delle
branche della Medicina Tradizionale Cinese. Non tutti i meccanismi
d’azione dell’Agopuntura sono stati scoperti, ma sappiamo
ad esempio che nel trattamento del dolore, l’Agopuntura attiva
determinate aree cerebrali e provoca l’increzione di neuromodulatori
quali beta endorfine, enkefaline e dinorfine. Queste sostanze non
intervengono soltanto nel modulare la percezione del dolore, ma
influiscono anche sui livelli ematici di diversi ormoni.
Parallelamente alla sua diffusione come metodo terapeutico, si è
andata sviluppando la ricerca in ambito scientifico al fine di valutarne
l'efficacia.
Nel 1997 si è tenuta a Bethesda, presso la sede dei Nih [National
Institutes of Health] degli Stati Uniti, un'importante Conferenza
di Consenso sull'Agopuntura. La Dichiarazione di Consenso è
stata formulata sulla base di un'ampia rivisitazione della letteratura
medica esistente e di una serie di presentazioni messe a punto da
ricercatori sull'Agopuntura. La letteratura, analizzata e selezionata
dalla National Library of Medicine, riguarda 2302 pubblicazioni
di cui 1986 studi clinici, 397 [20%] dei quali controllati. I Nih
hanno concluso che: «ampie esperienze cliniche, supportate
da alcuni dati di ricerca, suggeriscono che l'Agopuntura può
essere una ragionevole opzione per numerose condizioni cliniche.
Esempi sono il dolore postoperatorio e il dolore miofasciale e lombare.
Esistono altre condizioni come dipendenza da tabacco, riabilitazione
a seguito di ictus, cefalea, dolori mestruali, sindrome del tunnel
carpale e asma, nelle quali l'Agopuntura può essere utile
come trattamento aggiuntivo o trattamento alternativo [National
Institutes of Health Consensus Development Statement Acupuncture
Nov. 3-5, 1997 In Press 2-4-98].
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