MTM n°8
MEDICAL TEAM MAGAZINE
Anno 3 - Numero 3/4 - mag/ago 2004
Speciale Medicine Non Convenzionali - L'altra medicina
 


Anno 3 - Numero 3/4
mag/ago 2004


Le Medicine Non convenzionali:
il punto della situazione

di Laila Visentini


Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento sulle Medicine Non Convenzionali. La prima realtà in Italia che unisce 13.000 medici, il 90% dei professionisti delle Medicine Non Convenzionali.


Nel 2002 la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri [Fnomceo], ha emanato le «Linee guida sulle Medicine e Pratiche Non Convenzionali» definendole ufficialmente «atto medico». Le Discipline che la Fnomceo riconosce d’esclusiva competenza di medici, odontoiatri e veterinari, sono nove: Agopuntura, Medicina Tradizionale Cinese, Omeopatia, Omotossicologia, Medicina Antroposofica, Medicina Ayurvedica, Fitoterapia, Chiropratica, Osteopatia. E l’Italia con notevole ritardo rispetto a molti altri paesi europei, nonostante il rifiuto dei premi nobel e del Comitato nazionale di bioetica al loro riconoscimento scientifico, chiede con urgenza un intervento legislativo al Parlamento per garantire l’operato dei medici delle Mnc e la legittima libertà di scelta della terapia.
La legge Lucchese ha cercato di riunire le ben 18 precedenti proposte di legge sulle Mnc, ma sembra che abbia ricevuto la disapprovazione della maggior parte degli attori in causa.
Le Mnc trovandosi davanti alla battaglia decisiva per la loro legittimazione, hanno dato vita ad un Comitato Nazionale che rappresenta 29 sigle comprensive di 88 associazioni per un totale di 13.000 medici più due associazioni nazionali di pazienti [Mnc Apo e Aipma]. Si tratta d’esperti di diverse discipline che da anni hanno fondato scuole, definito protocolli di formazione, fatto congressi e ricerche e hanno creato medici specializzati, in un clima di evidente disinteresse da parte delle università e istituzioni. Le Mnc reclamano una normativa che tuteli i pazienti da chi senza alcuna formazione può improvvisarsi omeopata o fitoterapeuta e che dia ai medici, seriamente preparati, un pieno riconoscimento istituzionale. Al dr. Paolo Roberti di Sarsina, promotore e coordinatore nazionale del Comitato, nonché psichiatra e omotossicologo nella Asl di Bologna, abbiamo rivolto due domande.
Quali sono le richieste principali che il Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento propone di inserire nel disegno di legge sulle Mnc?
Il Comitato già da mesi ha inviato il suo commento alla Fnomceo e all’onorevole Lucchese relatore della proposta di legge che, tra l’altro, allargava a quattordici le nove realtà previste dalla Comunità europea e dall’Ordine dei medici. A grandi linee questo è ciò che proponiamo:
1] riconoscere la complementarietà dei diversi approcci diagnostici e terapeutici delle Mnc per integrarle nel sistema sanitario. Favorire l’informazione soprattutto in ambito accademico con l’obiettivo di individuare terapie e trattamenti più appropriati per i pazienti.
2] realizzare programmi di studio e ricerca scientifica che consentano di verificare l’efficacia delle Mnc valorizzandone l’effettivo ruolo medico terapeutico;
3] istituire degli Osservatori Regionali per una corretta diffusione dell’informazione, per ottenere analisi indipendenti e qualificate sulla situazione delle Mnc a livello territoriale, analisi che verranno valutate da un Osservatorio Nazionale;
4] promuovere l’inserimento a pieno titolo delle Mnc in ambito universitario come avviene da molti anni a livello europeo;
5] dare la possibilità ai medici, indicati dalle Associazioni scientifiche più rappresentative per ogni disciplina, di partecipare a pieno titolo con parità di ruolo e di funzioni alle Commissioni e Organi consultivi del Ministero della Salute, dell’Università e della Ricerca Scientifica.
Quali sono i servizi di Mnc attivi nelle aziende sanitarie locali e ospedaliere in Italia?
Varie regioni italiane hanno previsto nel loro Piano Sanitario Regionale finanziamenti da destinare esclusivamente alla costituzione di servizi e strutture di Mnc. La Toscana da anni ha attivato queste realtà individuando dei Centri di Riferimento, per l'Omeopatia a Lucca, per la Fitoterapia ad Empoli, per l'Agopuntura e la Medicina Tradizionale Cinese Firenze. Inoltre Lombardia, Umbria, Lazio, Campania e l’Emilia-Romagna, hanno previsto nei loro piani sanitari una serie di risorse da destinare alle Mnc. Numerosi atenei italiani hanno attivato da tempo corsi di formazione annuali e pluriennali sulle Mnc. Guardando a quanto si fa negli altri stati europei, faccio presente che le Mnc sono state riconosciute ufficialmente dal Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Ungheria e Svizzera; inoltre in alcuni di questi paesi è consentito l’esercizio anche ai non medici.

Per informazioni: Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento per le Medicine Non Convenzionali in Italia, Coordinatore nazionale dr. Paolo Roberti di Sarsinap.roberti@fastwebnet.it
www.fondazionericci.it/comitato
Per scaricare il Documento del Comitato:
comitatoconsenso@fondazionericci.it